Come ti ammazzo il bodyguard 2 – La moglie del sicario, sequel del film Come ti ammazzo il bodyguard, pellicola del 2017 diretta da Patrick Hughes (Signs, Red Hill, I mercenari 3), ha come protagonisti gli attori Ryan Reynolds (Un milione di modi per morire nel West, Life – Non oltrepassare il limite) e Samuel L. Jackson (Come far carriera molto… disonestamente, White Sands – Tracce nella sabbia).
Il film, che riprende le vicende raccontate nel primo episodio, è disponibile su Amazon Prime Video dopo il discreto successo al botteghino della prima avventura, assumendo però questa volta uno stile un po’ rétro – persino nel font scelto per i titoli -, che viene mantenuto anche durante le due ore di durata.
Pochi effetti speciali, quindi, poca voglia di stupire, ma più che altro l’idea di puntare il più possibile sulla bravura degli attori, su una sceneggiatura divertente e su un filone cinematografico già sperimentato e approvato dagli spettatori. Perché, dunque, la scelta di distribuire direttamente la pellicola su Amazon Prime Video?
Ormai il trend è diventato questo, soprattutto dopo la pandemia da Covid-19 che ha paralizzato a lungo il mercato cinematografico, rallentando le produzioni e le uscite dei film. Puntare sullo streaming, però, non è più una scelta di serie B come poteva essere considerata un tempo, ma solo una una maniera per fare arrivare più velocemente e in modo più diretto il prodotto ai telespettatori, contenti di poterne usufruire più agevolmente e comodamente.
La tram di Come ti ammazzo il bodyguard 2: La moglie del sicario
Cosa succede in questa nuova avventura? Quattro anni dopo gli eventi del film originale, la guardia del corpo Michael Bryce – interpretato dall’attore Ryan Reynolds -, con disagi post traumatici per aver per perso la licenza AAA, su consiglio della sua psicologa decide di prendersi una pausa, di staccare totalmente dalla sua routine lavorativa e di viaggiare. La sua meta è l’Italia, dove l’uomo si reca per trascorrere una lunga vacanza.
Mentre è lontano, l’uomo viene contattato da Sonia Kincaid – ovvero l’attrice Salma Hayek (Nel cuore della città – Midaq Alley, Mela e Tequila – Una pazza storia d’amore con sorpresa, Nessuno scrive al colonnello) – che lo informa del rapimento di suo marito Darius Kincaid, – che ha ancora una volta il volto di Ryan Reynolds -, noto killer professionista che è stato però prelevato dalla mafia.
Dopo averlo liberato, entrambi verranno ingaggiati dall’interpol per sventare un cyber attentato all’Unione Europea ritrovandosi nelle improbabili vesti di nuovi eroi. Un action comedy, quindi, con tutti i crismi, in cui non mancano di certo pistolettate, inseguimenti, spari ed esplosioni. Nella trama, inoltre, viene infilato un po’ di tutto, dall’infertilità al tradimento, dall’etica sul lavoro alla politica sulle armi. Non si scontenta nessuno, e ogni cosa, quindi, assolutamente come da copione, che farà felici tutti gli appassionati del genere.
Già dalle prime scene del film, dunque, è facile capire quello che ci si può aspettare da tutto il resto della pellicola, ma rispetto al precedente capitolo, però, anche a quanto dicono coloro che lo hanno già visto, la storia ha perso un po’ di mordente rispetto alla prima avventura della saga, soprattutto perché non c’è nulla di davvero innovativo, originale o non visto rispetto al prequel.
Ha avuto realmente senso, a questo punto, decidere di produrre e di girare anche questo film così simile al precedente? Voi lo avete già visto, e se sì, cosa ne pensate? Ha aggiunto o ha tolto qualcosa al già famoso Come ti ammazzo il bodyguard? Scrivetecelo nei commenti!