Condannato a 5 anni di carcere, alla fustigazione, al pagamento di una multa e alla confisca dei beni il regista iraniano Mohammad Rasoulof.
La notizia è stata resa nota sui social il suo avvocato, Babak Paknia, anche perché la sentenza non è stata annunciata in via ufficiale dai media locali. L’accusa rivoltagli è quella di “collusione contro la sicurezza nazionale”.
Condannato Mohammad Rasoulof, uno dei più influenti esponenti del cinema iraniano
Rasoulof ha trionfato più volte in vari festival internazionali di settore e porterà il suo ultimo film in concorso a Cannes.
Il regista iraniano ha vinto anche l’Orso d’oro a Berlino con il film del 2020 “Il Male non esiste”, incentrato sulla pena di morte nel suo Paese. E la sua ultima fatica artistica, “The Seed of the Sacred Fig”, è stata inserita nella selezione ufficiale del Festival di Cannes 2024 che ne ospiterà la prima assoluta.
Rasoulof, nato nel 1973 a Shiraz, viene considerato uno dei più influenti esponenti del cinema iraniano odierno. Ha studiato regia cinematografica presso l’Università di Teheran e ha iniziato la sua carriera come regista negli anni ’90.
Il suo lavoro è stato spesso al centro di polemiche e ha affrontato dure censure e condanne da parte delle autorità iraniane a causa della natura critica dei suoi film. Oltre alla carriera cinematografica, Rasoulof è stato attivo anche nel campo dei diritti umani e ha affrontato diverse sfide legali in Iran a causa delle sue opinioni politiche.
In passato, ad esempio, era stato condannato ad un anno di carcere e al divieto di girare film per i successivi due anni, a seguito di una sentenza che ha ritenuto tre delle sue opere “propaganda contro il sistema”.
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