Anche se il tema della violenza sulle donne è presente nel cinema già da tempo, è solo negli ultimi anni che l’attenzione vi si è focalizzata in maniera più strutturale, dando spazio anche ai risvolti psicologici che questa comporta e considerandone tutte le implicazioni.
La grande differenza rispetto ad alcune celebri pellicole del passato (Il colore viola, Pomodori verdi e fritti, dove la sopraffazione avveniva in un contesto in cui era bene o male accettata e la condizione femminile ancora di grande inferiorità) è che oggi ci si sofferma maggiormente sulla percezione sociale rispetto alla violenza che le donne subiscono e ai comportamenti, passivi o attivi, che le protagoniste mettono in atto per reagire.
Ecco cosa (ri)guardare nella giornata contro la violenza sulle donne.
You
La serie You, che ha al suo attivo due stagioni ed una terza in produzione, racconta la solita storia di un ragazzo, Joe (Penn Bagdley), che incontra una ragazza, Guinevere (Elizabeth Lail), e se ne innamora a prima vista. Sembrerebbe una storia romantica, se non fosse che in realtà Joe confonde l’amore con l’ossessione e in nome di quel sentimento si sente legittimato a compiere ogni azione ritenga necessaria: prima per conquistarla e poi per tenerla con sè.
Quello che rende la serie interessante, è che osserviamo gli eventi dal punto di vista del criminale (le azioni che compie lo qualificano come tale): tutte le strategie che mette in atto sono l’espressione di una mente malata e pericolosa, e lo spettatore lo sa, ma Guinevere, l’oggetto di quelle attenzioni, vede solo la superficie, quello che lui ha scelto di mostrarle. Mentre la protagonista si innamora di un uomo perfetto, noi vediamo un mostro prendere sempre più forma sotto le sembianze dell’ottimo Badgley.
Big Little Lies
In questa serie le violenze si consumano invece in un contesto familiare. I coniugi Wright (Nicole Kidman e Alexander Skarsgard) sono perfetti, genitori amorevoli, estremamente benestanti, belli, uniti da una passione fortissima. Ma mentre la serie procede, ci rendiamo conto attraverso piccoli dettagli, di come la perfezione sia solo apparente e ci si svela una quotidianità fatta di prevaricazioni, piccole prepotenze e soprusi che prendono corpo e sfociano in violenza pura.
Particolarmente interessante è il percorso del personaggio di Celeste, che fa luce sulle dinamiche psicologiche che entrano in gioco in questi casi. Lo show ci fa percorrere insieme a lei le varie tappe dell’accetazione del problema, assistiamo ai vari tentativi di Celeste di risolvere il problema e vengono dati anche consigli, sotto forma di narrazione, di quali passi pratici compiere per liberarsi da una situazione di pericolo come quella in cui vive.
Altra nota di rilievo è l’attenzione riservata ai personaggi femminili e ai loro legami, senza cadere in cliché banali. Il cast vede infatti la partecipazione di Reese Whiterspoone, Zoe Kravitz, Laura Dern e Shailene Woodley, i cui personaggi intrecciano relazioni diverse con epiloghi per nulla scontati.
Primo amore
La pellicola è di qualche anno fa ed è girata da Matteo Garrone: molto forte e duro, ci cala in una relazione tossica in cui l’ossessione di Vittorio per la magrezza annienterà psicologicamente la donna con cui intreccia una relazione, Sonia (Michela Cescon).
Inserito di recente nel catalogo Netflix, il film è tornato all’attenzione del pubblico proprio per il tema che indaga e per la narrazione cruda e distrubante. Il personaggio di Vittorio inquieta dalla prima inquadratura ed è difficile capire come Sonia avverta a sua volta questa inquietudine. Il suo sentimento per lui lo porta ad assecondare la sua natura patologica, accettando di perdere peso e farsi guidare da lui in questo percorso.
Dove la terra trema
Ambientato in Giappone negli anni ’80, il film ha come protagonista Alicia Vikander (Tomb Raider) che interpreta Lucy Fly.
La violenza non è parte integrante di questo lungometraggio, ma è un sospetto che aleggia da un certo punto della narrazione in poi e si nasconde tra le pieghe dell’ineffabilità del protagonista maschile, Teiji (Naoki Kobayashi). Senza fare anticipazioni sul finale, tutta la pellicola gioca sull’ambiguità dei ruoli ed è difficile inquadrare i personaggi e i loro obiettivi. Nel cast anche Riley Keough, attrice che stiamo vedendo sempre più spesso nelle produzioni americane (Le strade del male).
Speriamo che i nostri suggerimenti su cosa guardare nella giornata contro la violenza sulle donne ti siano piaciuti.
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