Il famoso chef Antonino Cannavacciuolo è di nuovo in azione, questa volta a Milano anzi, alle porte di Milano, per salvare l’ennesimo ristorante in difficoltà.
Nel nuovo episodio, il 4° della 9° stagione del programma “Cucine da incubo“, disponibile da oggi, domenica 23 aprile su Sky Uno e in streaming su NOW, Cannavacciuolo ha deciso di visitare il ristorante “Ciak si mangia” a Cologno Monzese, a pochi chilometri dal centro di Milano. Quindi anche a pochi chilometri da dove vivo. Può essere interessante provarlo per capire se il ristorante proporrà i piatti scelti da Antonino e manterrà uno stile decoroso.
Nonostante il nome del locale faccia pensare al mondo del cinema, i riferimenti alla cinematografia sono quasi inesistenti. Anzi, forse il tocco del film horror c’è tutto… soprattutto quando il cameramen utilizza un primo piano su ragni e mosche. Questa è solo una delle incoerenze che caratterizzano Ciak si Mangia, gestito dal nuovo proprietario Gigi, che l’ha rilevato da pochi anni. Pur essendo un imprenditore, Gigi è alle prime armi nel mondo della ristorazione e sembra pentito della sua scelta. Anzi, per sua confessione, tutte le attività che ha gestito non sono andate alla grande. Riuscirà a riscattarsi con questo Ciak? Chissà.
Al suo arrivo, Cannavacciuolo trova un locale che non brilla per igiene ed organizzazione, con un clima teso tra lo staff e il titolare. Antonino decide quindi di attuare la sua terapia per far andare d’accordo lo staff e Gigi.
Come in tutti gli episodi di Cucine da Incubo, Cannavacciuolo assaggia il menù offerto dal ristorante, valutando cibo e servizio, e osserva lo staff al lavoro. In base ai problemi riscontrati, decide come porre rimedio e suggerisce un nuovo menù proponendo 4 nuove portate. Tra queste quella che mi ha ispirato di più è il guazzetto di pesce con la polenta. Il ristorante viene poi sottoposto a un completo restyling strutturale, che lo rende più accogliente e funzionale. In questo caso anche l’ingresso ha subito una bella ristrutturazione. Prima c’era un pesce enorme che copriva addirittura il nome del ristorante.
Dopo l’intervento di Antonino lo staff sembra cavarsela meglio e anche i clienti appaiono maggiormente soddisfatti. Devo dire la verità. Vedendo le recensioni sul web non ho notato gravi problemi nel ristorante. Almeno lato feedback dei clienti. Comunque la media è buona sia su TripAdvisor che su Google o Facebook. Probabilmente trattasi di recensioni acquisite anche dalla vecchia gestione. Oppure il proprietario vedeva che qualcosa non andava, gli serviva un restyling e ha deciso di contattare Cucine da Incubo.
A parte questo.
L’episodio di “Cucine da incubo” mette in luce come la determinazione e l’esperienza di un grande chef possano fare la differenza per aiutare un’attività a migliorare. Inoltre, ci ricorda che la passione per il cibo, la coesione del team e la volontà di migliorarsi sono fondamentali per avere successo nel mondo della ristorazione.
Nei prossimi appuntamenti, Cannavacciuolo continuerà la sua missione per salvare ristoranti in difficoltà in altre località italiane, come Colle Val d’Elsa (Siena), Bogliasco (Genova) e Porto Cesareo (Lecce).