San Valentino è passato, ma l’atmosfera di romanticismo persiste in quel di Netflix. I film spagnoli sono rinomati per il loro approccio esuberante al romanticismo, capace di affascinare il pubblico. “Dalla mia finestra 3: Guardando te” segue la linea dei precedenti capitoli della serie, mantenendosi fedele allo stile emotivo del genere.
Il regista Marçal Forés presenta “Dalla mia finestra 3: Guardando te” come terzo capitolo della saga romantica e drammatica, proseguendo la narrazione da “Dalla mia finestra – Al di là del mare“. Questo episodio riprende la storia con la rottura inevitabile tra Raquel e Ares. Ambientato durante le vacanze natalizie a Barcellona, vediamo Raquel alle prese con l’attesa della pubblicazione del suo libro e col suo lavoro in un negozio di giocattoli. Viene invitata alla festa di lancio del suo libro, che si terrà la notte di Capodanno. Nel frattempo, Raquel intrattiene una relazione con Gregory, mentre Ares si trova in una relazione con Vera.
La tensione tra Raquel e Ares, iniziata nel film precedente, continua a crescere: nonostante il loro tentativo di evitarsi, i due faticano a smettere di pensarsi. Gregory, leggendo alcuni passaggi del prossimo libro di Raquel, si sente disturbato. Contemporaneamente, le famiglie di Vera e Ares stanno considerando una fusione aziendale, lasciando Ares dubbioso sulla sincerità della sua relazione con Vera. Ci si chiede se Gregory lascerà Raquel e se lei tornerà a desiderare Ares.
La trama e la sceneggiatura del film ricadono in cliché noti, senza sforzi apparenti per innovare il genere. Il film dedica molto tempo alle dinamiche amorose, trascurando di fornire una narrazione coesa al pubblico. Il rapporto tra Gregory e Raquel riceve poca attenzione, enfatizzando la delusione di lui per i contenuti del prossimo libro di lei. Anche la relazione tra Vera e Ares merita più approfondimento, specie se il film intende esplorare aspetti erotici della stessa.
Anche l’introduzione del film non brilla per originalità e manca di profondità narrativa. Chi si avvicina per la prima volta alla serie potrebbe trovarsi disorientato senza una chiara ricostruzione del passato condiviso dai personaggi. La mancanza di una solida base narrativa rende le scene d’amore forzate e prive di chimica tra i personaggi. La regia avrebbe dovuto creare una sorta di magia tra gli attori, ma invece si assiste a una successione di scene amorose prive di significato.
La trama secondaria, che vede Anna arrabbiata con Raquel per la morte di Yoshi, è poco sviluppata, lasciando i telespettatori senza una conclusione soddisfacente. La relazione tra Artemis e Claudia, sebbene inizialmente promettente, perde di rilevanza man mano che il focus ritorna su Raquel e Ares. Questa scelta narrativa sembra un’occasione persa per esplorare tematiche diverse.
Per concludere questa recensione, il film soffre di prevedibilità, mancando di aggiungere complessità o nuove dinamiche. La segreta relazione tra Raquel e Ares appare poco convincente, sollevando dubbi sulla loro invisibilità agli occhi di amici e partner. La narrazione tende a banalizzare l’amore e il romanticismo, senza approfondire la crescita personale dei protagonisti o la loro integrazione reciproca nella vita dell’altro.
Nonostante le potenzialità, Dalla mia finestra 3: Guardando te delude per una sceneggiatura superficiale che non esplora adeguatamente le solitudini e le complessità emotive dei personaggi. Il climax, drammatico ma non necessario, sembra aggiunto solo per estendere la durata del film. La regia non riesce a sostenere una narrazione coesa, e le performance degli attori non riescono a compensare le carenze del testo. “Dalla mia finestra 3: Guardando te” diventa così un capitolo conclusivo obbligato, da guardare solo se si dispone di tempo inutile o se occorre recensire il film 🙁
La Recensione
Dalla mia finestra 3: Guardando te
"Dalla mia finestra 3: Guardando te" prosegue la saga romantica tra Raquel e Ares, ambientata nella festiva Barcellona. Mentre Raquel attende l'uscita del suo libro e lavora in un negozio di giocattoli, la sua relazione con Gregory e il passato con Ares complicano le cose. La narrazione si intreccia con sottotrame poco sviluppate e relazioni amorose forzate, mancando di profondità e originalità. La prevedibilità e la mancanza di chimica tra i personaggi rendono il film un capitolo conclusivo che si limita a seguire cliché consolidati senza aggiungere nuovi elementi significativi alla serie.
PRO
- Scenografia festiva di Barcellona.
- Finalmente l'ultimo capitolo.
CONTRO
- Sceneggiatura prevedibile e priva di originalità.
- Relazioni amorose forzate senza vera chimica tra i personaggi.
- Sottotrame poco sviluppate e inconcludenti.