Ti sei mai immaginato Denzel Washington con la Bibbia in mano, intento a predicare come un pastore carismatico? Eppure è proprio quello che sta accadendo: l’attore premio Oscar, noto per ruoli indimenticabili come Alonzo Harris in “Training Day” e Malcolm X nell’omonimo film di Spike Lee, è stato recentemente battezzato e ha persino ricevuto il titolo di ministro ordinato. Un colpo di scena che sa quasi di serie tv in stile “The Young Pope”, ma con un’aura ancora più solida, dato che Washington non ha mai nascosto la sua profonda fede religiosa.
Un salto di fede (e di carriera)
Denzel, a 69 anni, non teme di mescolare la sua vocazione spirituale con la sua professione d’attore. In un’intervista rilasciata a Esquire, ha ribadito: “Non m’importa se non vincerò mai più un altro Oscar. Ciò che conta è manifestare la mia fede pubblicamente”. Parole forti, che ci mostrano come l’interprete di “Philadelphia” e “American Gangster” abbia deciso di anteporre la spiritualità a qualsiasi logica di marketing hollywoodiano. Sarà forse questa nuova prospettiva a rendere i suoi personaggi ancora più intensi?
Il ritorno nell’arena con “Il Gladiatore 2”
Nel frattempo, l’instancabile Denzel è tornato sul grande schermo con “Il Gladiatore 2”, sequel firmato da Ridley Scott che porta avanti la tradizione epica inaugurata dal cult del 2000. Qui, Washington interpreta Macrinus, personaggio intrigante e pieno di sfumature che si incrocia con la storia di Lucius Verus (interpretato da Paul Mescal), figlio di Lucilla. L’ambientazione è quella che già conosciamo: un’Impero Romano in subbuglio, dominato dai gemelli Caracalla e Geta, con generali assetati di potere come Marcus Acacius.
Se ti domandi se “Il Gladiatore 2” abbia fatto faville al botteghino, la risposta è un gigantesco sì: la pellicola ha superato addirittura “American Gangster” (267 milioni di dollari) e ha stabilito un nuovo record di incassi nella carriera di Denzel, varcando la soglia dei 400 milioni. Una vera e propria prova del nove, come se l’arena romana fosse tornata a vivere la sua gloria antica, con un cast stellare che include anche Pedro Pascal, Connie Nielsen e Joseph Quinn.
I numeri da capogiro
Vuoi sapere quali sono i film più redditizi di Washington in assoluto? Ecco la top 5, aggiornata dopo l’uscita de “Il Gladiatore 2”:
- Il Gladiatore 2: oltre i 400 milioni di dollari.
- American Gangster: 267 milioni di dollari.
- Safe House – Nessuno è al sicuro: 207 milioni di dollari, con Ryan Reynolds al suo fianco.
- Philadelphia: 201 milioni di dollari, un dramma toccante con Tom Hanks.
- The Equalizer – Il vendicatore: 192 milioni di dollari, che ha poi generato due sequel di successo.
Da “Fino all’ultimo indizio” a “La tragedia di Macbeth”: la versatilità di Denzel
Spiritualità e azione non sono gli unici elementi chiave della filmografia recente di Washington. Solo un paio d’anni fa lo abbiamo visto nel poliziesco “Fino all’ultimo indizio”, al fianco di Rami Malek e Jared Leto: un thriller psicologico che racconta il lato oscuro di un’indagine per omicidio nella Los Angeles degli anni ’90. Pur non essendo campione di incassi, il film ha ricordato a critica e pubblico che, quando si tratta di interpretare figure autorevoli o tormentate, Denzel non ha davvero rivali.
Subito dopo, nel 2021, l’attore si è tuffato a capofitto nel teatro shakespeariano con “La tragedia di Macbeth”, diretto da Joel Coen. La performance da brivido di Washington gli è valsa un’altra nomination all’Oscar, dimostrando che può passare dai metodi spicci di un vendicatore urbano a un re scozzese che sprofonda nella follia. Se non è versatilità questa, spiegami cos’altro potrebbe esserlo!
Ritorno in azione con “The Equalizer 3 – Senza tregua”
A confermare che l’età è solo un numero, poco prima di approdare nel colosseo di “Il Gladiatore 2”, Denzel è tornato a interpretare Robert McCall in “The Equalizer 3 – Senza tregua”. L’action movie, terzo e ultimo capitolo della saga, è stato un successo mondiale con 191 milioni di dollari incassati, un bottino niente male per un franchise che mette al centro della scena un ex agente della CIA dal cuore grande e dai pugni altrettanto efficaci. Se i primi due capitoli – “The Equalizer – Il vendicatore” e “The Equalizer 2 – Senza perdono” – ti hanno tenuto incollato alla poltrona, scommetto che anche il terzo non ti ha deluso.
L’ordinazione come ministro: tra realtà e finzione
Ma torniamo alla vera novità: la svolta religiosa di Denzel. Un post su Facebook di Christopher Bryant ha annunciato che l’attore non solo è stato battezzato, ma è anche divenuto ministro ordinato. Una decisione che potrebbe influenzare i futuri progetti cinematografici di Washington, soprattutto se vorrà continuare a raccontare storie dove la fede e i valori umani sono centrali. Certo, l’industria di Hollywood non sempre applaude apertamente le scelte di fede, ma Denzel sembra deciso a seguirne la strada.
Significati profondi di un percorso controcorrente
In un mondo patinato come quello del cinema, in cui spesso l’immagine conta più di ogni altra cosa, c’è un certo coraggio nel mostrare con fierezza la propria dimensione spirituale. È un po’ come se Denzel stesse interpretando un doppio ruolo: da un lato resta la star di fama mondiale, dall’altro si fa uomo di chiesa che non teme il giudizio altrui. Un parallelismo interessante, quasi “meta-cinematografico”, che offre agli spettatori la possibilità di scoprire un volto più intimo e autentico dell’attore.
E tu, che ne pensi?
Insomma, tra “Il Gladiatore 2” che macina incassi record, la svolta pastorale da ministro ordinato e le sue performance sempre impeccabili, Denzel Washington resta al centro dell’attenzione come poche altre star di Hollywood. Tu sei pronto a seguire le sue prossime mosse? Preferisci il Denzel che sforna interpretazioni hardcore in film polizieschi o quello che cavalca l’onda epica dell’Impero Romano? Ti affascina di più il lato spirituale di quest’uomo che, nonostante l’età, non teme di rimettersi in gioco?
Dicci la tua nei commenti: siamo curiosi di conoscere la tua opinione sul Denzel-predicatore e sull’attesissimo “Il Gladiatore 2”! Che tu sia un amante dell’azione, del dramma o delle storie introspettive, la carriera di Washington ha sempre qualcosa di nuovo da offrire. E chissà che il suo prossimo step non sia dirigere un film sulle parole del Vangelo, o magari interpretare un avventuriero spaziale in un blockbuster sci-fi… con Denzel, niente è impossibile!