Devil in Ohio è l’ultima miniserie thriller pubblicata su Netflix e precisamente il 2 settembre 2022. È basata sull’omonimo libro di Daria Polatin ed è stata diretta da John Fawcett, Steven A. Adelson, Leslie Hope e Brad Anderson. Racconta la storia di una psichiatra ospedaliera, la dottoressa Suzanne Mathis, mentre ospita una misteriosa ragazza evasa da una setta. Il suo mondo viene sconvolto mentre l’arrivo della strana ragazza minaccia di fare a pezzi la sua stessa famiglia.
Ci sono 8 episodi in totale e ognuno dura circa 40-50 minuti. Il cast della serie vanta Emily Deschanel come Dr Suzanne Mathis,
Sam Jaeger come Peter Mathis, Gerardo Celasco come il Detective Lopez, Madeleine Arthur come Mae, Xaria Dotson come Jules Mathis, Alisha Newton come Helen, Naomi Tan come Dani, Djouliet Amara come Tatiana e Jason Sakaki come Isaac.
Devil in Ohio inizia con una tipica scena dell’orrore in cui una giovane ragazza con un vestito bianco sta scappando da una fattoria fangosa con alti raccolti di mais mentre alcune persone cercano di catturarla. Per fortuna arriva sulla strada principale e viene trovata da un camionista. La ragazza all’inizio fatica a trovare autostop perché tiene in mano un coltello. Lo lascia cadere e tac, arriva un camionista che la porta subito in ospedale.
Qui gli infermieri scoprono che ha un pentacolo capovolto inciso sulla schiena e chiedono una consulenza alla dottoressa Suzanne, che è una psichiatra.
La dottoressa Suzanne cerca di creare un rapporto con lei e scopre che il suo nome è Mae e viene dalla contea di Amon, conosciuta per essere una comunità molto religiosa. Suzanne, che proviene anche lei da una famiglia violenta, si sente profondamente attratta dalla storia di Mae e teme per la sicurezza della giovane. Decide quindi di prendersi cura di lei, ospitandola a casa sua.
Suzanne è sposata con Peter Mathis, un agente immobiliare, e i due hanno 3 figli: Helen, Jules e Dani. Jules è la prima ad essere presentata a Mae, anche perché le due hanno la stessa età, e viene costretta a lasciare la sua stanza all’ultima arrivata. Mae inizia a scavalcare Jules nella gerarchia del giornale della sua scuola e gli ruba praticamente la vita.
In questo dramma adolescenziale ci vengono mostrati alcuni flashback del passato di Mae, ex membro di un culto che adora Lucifero o Satana. Lei conferma il suo credo durante la preghiera di ringraziamento del cibo al tavolo di Suzanne e Peter. Mae è una prescelta che ha dovuto affrontare il rituale in cui ha ottenuto il pentagramma e deve essere sacrificata al diavolo. Ma è scappata e ora le persone del culto la stanno cercando per completare il sacrificio. Ulteriori retroscena sulla setta vengono rivelati attraverso le indagini condotte dal detective Lopez, che sta cercando di scoprire cosa si cela dietro lo strano caso di Mae. Suzanne, che si è legata sin da subito a Mae, ha attraversato alcuni momenti traumatici durante la sua adolescenza, che ci vengono proposti tramite flashback, quindi è eccessivamente protettiva nei confronti di Mae, poiché le ricorda il suo passato travagliato.
Devil in Ohio ha tutti gli elementi che potresti trovare in un horror, dai corvi morti ai rituali di culto con persone incappucciate ai sacrifici di animali. Tuttavia, non trasmette molta paura, a parte quella per le vertigini. Durante il 4° o 5° episodio mi aspettavo uno spargimento di sangue o che Mae avrebbe finalmente abbracciato il suo personaggio sinistro, ma non è successo.
La storia avrebbe potuto essere racchiusa in quattro episodi poiché tutto diventa troppo prevedibile durante il proseguo. Nel complesso, la serie è interessante da guardare fino a quando i personaggi non iniziano a sentirsi troppo ripetitivi e limitati dalla sceneggiatura.
E tu hai visto Devil in Ohio? Ti è piaciuta la miniserie? Dì la tua attraverso i commenti. Ti lascio al mio giudizio finale che puoi leggere qui sotto.
La Recensione
Devil in Ohio
Devil in Ohio è una storia che è allo stesso tempo intrigante e irrimediabilmente stereotipata. È un peccato perché, come accennato, c'è un tema di fondo sull'abuso che si rispecchia bene sia nel passato di Mae che di Suzanne. Anche il finale è accattivante. È un modo deliziosamente ambiguo per chiudere una storia. C'è tanto potenziale in Devil in Ohio ma la storia è divisa in due strati che non si fondono: come il formaggio con il pesce. C'è l'elemento horror da una parte e il dramma per adolescenti dall'altra... È una strana miscela di generi e, per molti versi, è determinante in negativo per questa serie TV.
PRO
- Bel gancio iniziale
- Finale accattivante
CONTRO
- 8 episodi sono parecchi. Dopo 4 i personaggi sembrano aver smarrito le idee.
- I due generi non si fondono molto bene
La serie mi è piaciuta in generale per lo sviluppo dei personaggi e per la sua originalità: Mae non si comporta da persona inquietante e cerca di integrarsi, ho apprezzato la non segretezza, infatti Mae spiega sia a Suzanne il culto da cui proviene sia a Jules del fratello. Originale anche dal punto di vista scolastico, infatti la persona traumatizzata non viene presa di mira per il suo comportamento, ma suscita curiosità nei compagni.
Il finale è stato un po’ troppo esagerato: per una seconda stagione bastava il pretesto della setta, invece sembra che Mae voglia “rubare” Suzanne agli altri membri della famiglia (cosa già vista ad esempio in The Ring). Mi sarebbe piaciuto (chissà poi magari accadrà) che lei rimanesse in famiglia e continuasse ad essere amica di Jules. Sarebbe interessante se lei continuasse a venerare Lucifero, ma in maniera diversa rispetto ai suoi genitori, solo con preghiere e piccoli altarini, sarebbe molto inclusivo (infatti le persone che venerano Lucifero nella realtà non fanno nulla di male, lo venerano perché lui rappresenta la vitalità la salute il godimento e il bello).