Sono passati diversi mesi dalla prima volta che abbiamo ascoltato “Doccia ghiaccia”, durante le audizioni di X Factor 17 e SELMI era ancora semplicemente Niccolò Selmi.
Quel giorno il giovane cantautore si presentò con una camicia a scacchi che sembrava omaggiare il grunge, salvo poi iniziare a eseguire una ballad struggente. Oggi inizia la sua avventura con Asian Fake.
SELMI con “Doccia ghiaccia” alle audizioni ha convinto tutti i giudici, in particolare Morgan che lo ha scelto per la sua squadra e lo ha portato fino ai live di X Factor 17.
Il significato di “Doccia ghiaccia” di SELMI
Il brano, che oggi esce finalmente in versione digitale su tutte le piattaforme streaming, racconta le sensazioni che la società odierna spesso ci costringe a subire. Si potrebbe definire ansia sociale ma per il cantautore originario di Lucca non è altro che un modo per calare la maschera.
Per Niccolò la musica ha fin da sempre rappresentato l’unico modo per condividere il suo sentire e avere un contatto col mondo esteriore. La composizione è diventata un rifugio per il giovane artista classe 2001 in un momento complicato della sua vita, dopo un periodo in cui ha lavorato come cameriere.
Con la pubblicazione del nuovo brano, per SELMI, oggi inizia l’avventura con l’etichetta Asian Fake. Un “luogo” apparentemente ideale per il suo stile che unisce il cantautorato a una continua volontà sperimentatrice.
Il testo di “Doccia ghiaccia” di SELMI
E siamo soli e il fuoco mi uccide
voglio usare le lacrime
solo per piangermi addosso
come fosse una doccia ghiaccia fatta d’estate
se guardo voglio soffrire
che trovo uno specchio
e non capisco come
per ogni difetto a cui non do’ più un nome
se poi scappo da un pezzo
ma se scappo ti perdo
e siamo soli e il fuoco mi uccide
voglio usare le lacrime
solo per piangermi addosso
come fosse una doccia ghiaccia fatta d’estate
E sono questi inutili ricordi
di momento così grandi dati a me
come potessero valorizzarmi
da soli farmi grande
da parte tutti gli altri
e c’ho troppo domande
e poi mi perdo nell’aria
e chissà quando mi mancherà
toccherà per terra
con sopra al viso una maschera
si che ogni volta basta il tempo a rimetterla
E siamo solo e il fuoco mi uccide
voglio usare le lacrime
solo per piangermi addosso
come fosse una doccia ghiaccia fatta d’estate
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