Il Coachella Valley Music and Arts Festival è diventato nel corso degli anni uno degli appuntamenti più attesi per gli amanti della musica e non solo. Il Coachella è diventato anche luogo di ritrovo per influencer e celebrità, che puntualmente si rendono altrettanto protagonisti dell’evento.
Quest’anno il festival dovrebbe celebrare la sua 20esima edizione e seppur attualmente l’evento non sia stato cancellato ma posticipato al mese di Ottobre, ci sono alte probabilità che potrebbe non avvenire a causa dell’enorme affluenza di persone che puntualmente si accalca nel deserto di Indio, California.
In attesa di scoprire quali saranno le sue sorti, Chris Perkel ha realizzato in collaborazione con il fondatore del festival Paul Tollett un documentario intitolato “Coachella: 20 Years in the Desert”, pubblicato in esclusiva su Youtube.
Il documentario vuole porre luce su come sia nata l’idea di dar vita nel 1999 alla prima edizione e di come, nonostante le difficoltà riscontrate nei primi anni, sia riuscito a evolvere a tal punto da dover raddoppiare il suo appuntamento a causa della troppa richiesta di partecipazione.
Ma non solo, in una serie di “capitoli” il documentario affronta l’approccio del festival ai diversi stili musicali, dall’elettronica all’hip hop fino alla pop music, regalando al pubblico alcune immagini delle maggiori performance che hanno fatto la sua storia.
Dalla riunione dei The Pixies del 2004 a quella dei Rage Against The Machine nel 2007, a come la musica elettronica si sia riuscita a infiltrare all’interno di una realtà nella quale era sempre stata ignorata con le immagini della piramide dei Daft Punk nella loro esibizione sul palco del Coachella.
Nello stesso anno, nel 2006, viene ospitato il primo artista ‘big’ della hip hop music, Kanye West, che farà il suo ritorno con un’esibizione quasi teatrale nel 2011. Ma sarà Jay-Z, nel 2010, ad aprire le danze come primo artista hip hop a salire sul palco principale. Nel primo anno in cui il Coachella deciderà di proseguire per ben due weekend consecutivi avverrà uno dei momenti più indimenticabili della sua storia. Nel 2011 infatti Dr. Dre “portò” sul palco l’ologramma di Tupac.
Il documentario prosegue con una serie di interviste al fondatore Tollett e ai suoi collaboratori che rivivono insieme al pubblico anche l’avvento degli artisti della nuova generazione: da Travis Scott a Post Malone, da Lady Gaga a Lana Del Rey e Billie Eilish.
Degna di menzione e che rientra senza alcun dubbio tra i suoi momenti più iconici, è l’esibizione di Beyoncé del 2018 della quale è stato interamente dedicato il documentario “Homecoming”, disponibile su Netflix. La cantante ha fatto la storia per essere stata la prima donna afroamericana ad avere avuto la possibilità di esibirsi come artista principale sul palco del festival.
In attesa di scoprire se il Coachella avrà modo di festeggiare il suo 20esimo compleanno, di seguito il link del documentario attualmente disponibile.