Ci sono film che entrano nel mito senza che nessuno li abbia nemmeno visti. Anzi, senza che nemmeno siano stati girati per intero.
È la storia dell’ormai mitologico “Don Chisciotte” di Terry Gilliam, in gestazione da ormai vent’anni ed ora prossimo all’uscita con il titolo di “The man who killed Don Quixote”. Il film come da programma avrebbe dovuto chiudere il Festival di Cannes, ma anche questa volta le cose non sembrano andare per il verso giusto.
Gilliam, il visionario che combatteva contro i mulini a vento
Come abbiamo già detto, la storia del “Don Chisciotte” di Gilliam, affonda le proprie radici nella fine degli anni novanta; inizialmente il progetto annoverava l’attore francese Jean Rochefort nel ruolo di Don Chisciotte e Johnny Depp in quelli del fido Toby Grisoni. Il cast includeva anche l’allora compagna di Depp, Vanessa Paradis.
Non ci volle molto che sul film sembrò abbattersi una maledizione, roba che nemmeno le dieci piaghe d’Egitto: alluvioni, tempeste di sabbia, problemi finanziari e non ultima la salute cagionevole di Rochefort che fu costretto poi ad abbandonare il set in via definitiva. Gilliam, irriducibile sognatore, si arrese all’evidenza. Il documentario del 2002 “Lost in La Mancia” racconta proprio le traversie che il regista inglese ha dovuto affrontare e mostra diverse scene inedite del film mai terminato.
Negli anni il soggetto è stato ripreso e rimaneggiato da diverse produzioni (sempre con Terry Gilliam alla regia) e nel ruolo di Don Chisciotte si alternarono i nomi di John Hurt e Robert Duvall e Ewan McGregor e e Jack O’Connell nei ruoli di Toby Grisoni.
Il regista sembrava aver ingaggiato davvero una battaglia contro i mulini a vento, proprio come l’eroe di Cérvantes.
Finalmente nel 2016 il film entrò definitivamente in produzione con protagonisti Johnathan Pryce nel ruolo di Don Chisciotte e Adam Driver in quelli di Grisoni.
Maledizione senza fine
“The man who killed Don Quixote” avrebbe dovuto chiudere l’edizione 2018 del Festival di Cannes ma la sua proiezione sembra ora a rischio a causa di una denuncia del produttore Paulo Branco.
L’uomo asserisce di detenere ancora il diritto di distribuire il film nonostante all’epoca della produzione, non essendo riuscito a trovare i fondi necessari, obbligò Gilliam a cercare altri produttori.
Ora la direzione della kermesse francese fa sapere che la questione verrà trattata d’urgenza nella giornata di lunedì 7 maggio e speriamo tutti che per Don Chisciotte giungano finalmente le luci della ribalta.
Terry Gilliam rimane l’esempio vivente che a volte val la pena combattere contro i mulini a vento pur di coronare i propri visionari sogni.