Oggi, venerdì 19 marzo, ha fatto il suo debutto su Netflix la terza stagione di Drive to Survive, la serie dedicata al mondo della Formula Uno. Una serie che, a nostro parere, vale la pena vedere per almeno cinque motivi che vi elenchiamo di seguito.
1. Covid: il vero protagonista
Lo scorso anno, il vero protagonista di qualsiasi cosa è stato il Covid che ha rallentato la vita di tutti noi, costringendoci a prendere del tempo libero e restare chiusi in casa per frenare i contagi. Anche il circus della Formula Uno ha dovuto sottostare alla pandemia ed ha dovuto interrompere il proprio programma, cambiare calendario con l’introduzione di nuove gare e dando l’arrivederci ad alcune storiche. Nella terza stagione di Drive to Survive sarà interessante vedere come tutto questo è stato vissuto all’interno del paddock. L’assenza dei giornalisti, dei tifosi, la paura di un contagio con le giornate passate tra tamponi e test rapidi, ma anche la conseguente quarantena quando si entrava a contatto con un positivo.
2. 200 giorni di pausa
Si tratta del periodo di pausa più lungo vissuto dalla Formula Uno moderna. Sarà bello vedere come i piloti sono tornati in pista dopo tutti questi giorni lontani dalle gare e dalle competizioni, conoscere le loro emozioni e le loro sensazioni, nonostante tutte le difficoltà portate dal Coronavirus.
3. Conoscere meglio i piloti
Il mondo della Formula Uno è spesso visto come un mondo inavvicinabile con piloti come Lewis Hamilton, Sebastian Vettel o Max Verstappen che, grazie a questa serie tv, avremo la possibilità di conoscerli meglio. Di vedere che anche loro, come tutti gli esseri umani, hanno dei lati fragili, di capire com’è realmente il loro carattere e come si preparano alla gara. Senza dimenticare, ovviamente, le rivalità interne che possono nascere in un team come, ad esempio, quelle tra Lewis Hamilton e Valtteri Bottas con il pilota finlandese che vuole emergere nei confronti del compagno di squadra e sarà proprio questo l’argomento principale del terzo episodio dal titolo Il secondo violino.
4. Vedere le gare da un altro punto di vista
Ovviamente le gare non saranno le protagoniste dell’intera puntata di Drive to Survive, ma saranno presenti solo tramite spezzoni. La cosa bella è che si vivrà il dietro le quinte come, ad esempio, la reazione dei piloti a seguito dell’incidente che ha coinvolto Romain Grosjean durante il Gran Premio del Bahrain quando è andato letteralmente a fuoco. Vedremo la paura sul volto dei suoi compagni soprattutto ricordando quello che è successo durante il Gran Premio del Giappone nell’ottobre 2014 quando, a seguito di un incidente, il pilota francese Jules Bianchi è venuto a mancare.
5.Avvicinarsi al mondo della Formula Uno
La Formula Uno è uno sport meno popolare rispetto ad altri come il calcio o il tennis. Con Drive to Survive c’è la possibilità di conoscere meglio questo mondo, le dinamiche che vi fanno parte ed imparare ad amarlo avvicinandosi a questo sport adrenalinico e che regala emozioni.
Allora, cosa ne pensate? Avete già visto Drive to Survive? Fatecelo sapere nei commenti!