Dopo anni di trattative e tentativi, finalmente la serie su uno degli sportivi più conosciuti e controversi di tutti i tempi è ai blocchi di partenza: a bordo del progetto su Mike Tyson l’attore Jamie Foxx nel ruolo del protagonista, Hulu, Martin Scorsese in veste di produttore e Antoine Fuqua che la dirigerà.
Erano ormai diversi anni che circolava l’idea di raccontare la storia di Mike Tyson sullo schermo, ma non si era mai concretizzata; poi questa estate Jamie Foxx – che è uno di quelli che più fortemente si è impegnato per questo progetto – aveva pubblicato sul suo profilo Instagram le foto del suo fisico scolpito da mesi di duro allenamento per essere credibile nel ruolo dello sportivo. Da quel momento in poi il biopic su Mike Tyson è diventato una realtà.
In verità i rapporti tra la produzione e Mike Tyson non erano partiti al meglio, dato che il pugile non era stato coinvolto nel progetto. Ma Tyson ha dovuto semplicemente pronunciare le parole “appropriazione culturale indebita”, perché Hulu corresse ai ripari e coinvolgesse il pugile. Il quale si dice estremamente contento e afferma di voler raccontare la sua vita da tantissimo tempo.
Sarà molto interessante vedere come questa serie su Mike Tyson racconterà la sua storia, specie alla luce del coinvolgimento del diretto interessato. La vita del campione è infatti attraversata da luci e ombre, come quella di quasi tutti i grandi, ma nel suo caso certe ombre sono molto scure. A partire dalla condanna per stupro, continuando per l’abuso di sostanze stupefacenti, la dipendenza dal sesso, il matrimonio a due settimane dalla morte della figlia di 4 anni e, l’episodio forse più celebre, il morso sul ring a Holyfield, in occasione del quale tranciò parte dell’orecchio dell’avversario.
In un business in cui basta un’insinuazione per licenziare attori dal set, accuse non ancora verificate bastano per stroncare le carriere, tweet fuori luogo sono sufficienti a far saltare collaborazioni o sciogliere contratti, girare una serie su un uomo condannato per violenza sessuale (anche se lui si è sempre proclamato innocente) e che più volte ha fatto dichiarazioni apertamente minacciose e violente, fa riflettere sulla schizofrenia di questo ambiente.
Tyson è stato sicuramento uno degli sportivi più grandi di sempre, il più giovane vincitore del titolo nella sua categoria, ma appare anche come un uomo che ha amato il successo e il potere più dello sport che lo ha portato in cima al mondo. E alla luce di quello che succede oggi, uno di quelli a cui più è stato perdonato.
Non ci rimane che augurarci che la serie riesca ad essere almeno in parte rispettosa delle vittime e che non si riveli un’agiografia di Tyson.
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