“Sento di trovare la mia strada nell’oscurità
Guidato da un cuore che batte
Non so dove il viaggio si concluderà
Ma so da dove iniziare…”
Inizia così “Wake me up”, uno dei più celebri successi di Avicii ed ora leggendo queste parole stringono un nodo alla gola di tutti noi.
È arrivata questa sera, come una bomba, la notizia della scomparsa di Avicii lasciando tutti davvero sgomenti. Personalmente speravo fosse una bufala ma purtroppo così non è; la notizia è rimbalzata da un capo all’altro del mondo nel giro di pochissimi minuti.
Il celebre dj svedese è stato trovato morto a Muscat, in Oman, dove si trovava per un viaggio. A confermare la morte la portavoce dell’artista, Diana Baron.
Un fulmine a ciel sereno
La notizia della morte di Avicii, all’anagrafe Tim Bergling, ad appena 28 anni, come dicevamo, lascia attoniti davvero tutti e non solo i fan, ma anche i colleghi, primo fra tutti David Guetta che via twitter ha dedicato un commosso ricordo al giovane collega.
Diana Baron annunciando la triste notizia, ha pregato media e pubblico di rispettare il dolore e il lutto della famiglia Bergling. Le cause della morte non sono ancora chiare e probabilmente bisognerà aspettare gli esami autoptici.
Timidissimo e introverso, Avicii aveva deciso, un anno e mezzo fa, di ritirarsi dalle scene proprio all’apice della carriera, dedicandosi unicamente al lavoro in studio poiché non era più in grado di reggere lo stress dei suoi ambitissimi live. In passato aveva sofferto di pancreatite, causata dal consumo eccessivo di alcool e che aveva portato alla rimozione della cistifellea nel 2014. Già in quell’occasione il dj aveva annullato una serie di concerti.
Noi tutti raggiungiamo un punto nella vita e nella carriera in cui capiamo cosa è più importante per noi. Per me è creare musica. E’ quello per cui vivo, quello per cui sento di essere nato. La fine dei live, non ha significato la fine di Avicii o della mia musica. Sono tornato nella dimensione dove tutto ha avuto un senso: lo studio. Il prossimo passo riguarderà il mio amore nel fare musica per voi. È l’inizio di qualcosa di nuovo. Spero che vi piaccia tanto quanto me
Aveva dichiarato il dj annunciando il proprio ritiro dalle scene
La carriera stellare
In pochissimi anni Avicii era riuscito a conquistare il suo posto nel panorama sempre più affollato di dj e produttori; la sua commistione di musica elettronica e pop aveva conquistato il mondo: pezzi come “Le7els” e la già citata “Wake me up” (cantata dalla meravigliosa voce di Aloe Blacc) sono tutt’ora dei must, apprezzati anche da chi è poco avvezzo all’elettronica. Memorabile il suo live all’Aquafan di Riccione nel 2013 alla presenza di 16mila persone (delle quali, il 20% proveniente dall’estero).
Bering era stato da poco candidato ai Billboard Music Awards per il suo album “Avicii” e aveva espresso la sua soddisfazione qualche giorno fa attraverso i suoi profili social.
Ci sarà tempo, anzi nei prossimi giorni non si parlerà d’altro, per capire come un ragazzo di soli 28 anni possa andarsene così improvvisamente, quel che è certo, è che la carriera di Avicii ci appare ora come una cometa luminosa, di quelle che si ha la fortuna di vedere una sola volta nella vita. Era appena arrivata e già la vediamo scivolare via. Ma la musica, beh, quella resta.
Buon viaggio, Tim!