Per qualche strana ragione Hollywood deve ancora girare un buon film legato ad un videogioco di successo. Mentre alcuni sono stati adattati per la realizzazione di un film, come Resident Evil e Angry Birds, molti fan devono continuare a soffrire in silenzio per l’assenza di un film legato al mondo di Mario Bros. Sicuramente terribili autori, registi e cast sono da incolpare per non riuscire ad adattare un genere così “vecchio”, ma di certo c’è da discutere per la scelta, per molti sbagliata, di adattare determinati videogames. Dopottutto giochi come Tetris, uno dei più famosi e giocato da tutti almeno una volta nella vita, non crediamo di poterlo vedere sul grande schermo in un futuro. O forse sì?
Ecco un elenco dei più grandi videogiochi che potrebbero finire nelle mani di Hollywood:
1. Bioshock
Gore Verbinski, il regista del primo film “Pirati dei Caraibi”, voleva girare un film su Bioshock. Il gioco logiato dalla critica sembra già fatto su misura per un adattamento cinematografico, data la trama complessa, ma convincente. Inoltre il gioco include ambientazioni incredibili e personaggi con trapani come braccia; tutti elementi che convincono sempre gli appassionati del mondo virtuale.
Verbinski vorrebbe adattare il gioco con più scene splatter e terrore allo stato puro.
“Volevo solamente trasformarlo in un film dove, anche quattro giorni dopo averlo visto, lo spettatore continua a tremare ed esclamare ‘Gesù!’… È un film chè deve spaventare tantissimo.”
Il problema principale della realizzazione era la costruzione dell’intera città di Rapture sott’acqua. Infatti lo studio cinematografico che aveva preso in carica l’adattamento del gioco, aveva chiesto a Verbinski di ridurre il budget a 80 milioni di dollari (il costo iniziale prevedeva una cifra pari a 200 milioni). Il regista decise così di abbandonare il progetto.
Halo è uno di quei giochi che definisce una generazione. Fu uno dei primi giochi che era destinato al successo, ma anche al seguire le condizioni di Hollywood. Tantissimi ragazzi sono cresciuti con la speranza che un giorno avrebbero visto un adattamento del Master Chief, in cui spazzava via l’Ordine dell’alleanza e calpestato Flood.
Non vedremo Halo al cinema per colpa della Microsoft.
La realizzazione di Halo non vede luce perché la Microsoft vuole 10 milioni di dollari in anticipo e il 15% dei profitti, senza considerare il denaro disponibile dei produttori del gioco. Inoltre la Microsoft non contribuirebbe alla realizzazione del film.
Per fare un paragone, é costata 2 milioni di dollari la produzione dei primi quattro libri di Harry Potter. Ironia della sorte, Halo é meno popolare del maghetto di Hogwarts.
John Woo, regista di diversi film d’azione come “Due facce di un assassino” e “Hard Boiled”, prese in considerazione di acquistare i diritti alla Nintendo e sembrava deciso a realizzarne un film. Lui e il suo team hanno passato ben tre anni a discutere con la Nintendo perché quest’ultima temeva che il film si allontanasse troppo dal gioco. E prima ancora di arrivare ad un compromesso, la Nintendo si è tirata indietro. Infatti quando il regista Woo ha presentato il progetto riguardo al personaggio Samus, la Nintendo ha capito che non sapevano niente del gioco. Nonostante Woo abbia proposto altre idee, tutte bocciate, ha deciso di rinunciare.
Dopo aver acquistato i diritti nel 2007 e scelto Len Wiseman (regista della serie “Underworld”), c’era aria di speranza nel vedere prossimamente al cinema Gears Of War. Il film originale sarebbe stato epico con 100 milioni di dollari, che avrebbero coperto l’intera guerra fra Locusts e Gears.
Meno violento e più intimo.
Simile a Bioshock, lo studio aveva deciso di limitare il budget, essendo un film basato su un videogame. Questo perchè l’idea era quella di renderlo più “intimo”, aggettivo che nessuno aveva mai affiancato al gioco. Questo fatto non era piaciuto a Wiseman, il quale definiva il gioco più simile all’inferno e che non bisognava alleggerire la trama.
In molti aspetti questo videogioco della Naughty Dog viene già considerato un film. Quando il regista di “Spiderman” Sam Rami cercò una via per l’adattamento cinematografico, le persone erano già in estasi. Le cose stavano incominciando a muoversi e anche molto velocemente. Infatti si stava già scrivendo il copione con alcuni possibili attori. Ma sfortunatamente Neil Druckmann, l’autore di The Last Of Us, aveva già venduto i diritto alla Sony prima ancora di essere informato della volontà di Rami. Adesso Druckmann e la Sony continuano a discutere per poter riappropriarsi dei diritti, mentre il regista sembra starsene in un angolo aspettando in un miracolo.
“Sfortunatamente, quando andammo da Neil con Ghost House Pictures con la speranza che lui ci cedesse i diritti come noi avevamo progettato, lui era già andato dalla Sony – con cui ho pure un buon rapporto – i quali avevano buttato giù progetti per il gioco e penso che Neil ne avesse degli altri… Io e la mia compagnia, non avendo i diritti , non possiamo aiutarlo più di tanto. Anche se io sono uno dei produttori che stava realizzando un progetto, lui ha venduto i diritti alla Sony, la quale mi ha assunto come produttore per caso, e io non posso ottenere i diritti gratuitamente per lui… Non posso rivelare cosa decideranno Neil e la Sony. Se riusciranno a fare un passo in avanti, mi piacerebbe aiutarli.”
Quindi finchè non smetteranno di litigare, le possibilità di vedere un film post-apocalittico padre-figlia sono uguali a zero. Fantastico.
Uncharted viene considerato l’Indiana Jones per Playstation. Nonostante abbia una trama accattivante e scenografie cinematografiche, nessuno pare sia interessato a girarne un film. Almeno, non seguendo il gioco.
La Naughty Dog non riesce a trovare un regista.
Il primo regista a mettersi in gioco è stato David O. Russel, ma aveva già premesso che avrebbe cambiato totalmente la trama, inserendo una storia basata su una famiglia e dei ladri d’arte. Alla Naughty Dog non piacque l’idea, quindi presero in considerazione un nuovo regista (Neil Burger, conosciuto per “Limitless”), che però non acccettò perchè interessato di più alla serie “Divergent”.
Furono poi contattati diversi scrittori e registi, ma per tutto il tempo l’interesse cadeva su Seth Rogen e Evan Goldberg, i quali rifiutarono entrambi perché non lo volevano troppo Indiana Jones.
La domanda che ci stiamo ponendo tutti é: ma che diavolo c’è di sbagliato in Indiana Jones?