Ora è l’interprete a parlare
Devo essere sincera: Emilia Clarke non ha mai dato a Daenerys della folle, né in maniera esplicita né in modo sottinteso; ma dato che è pur sempre di Daenerys che stiamo parlando, trovo azzeccato ribadire ulteriormente nel titolo l’insania che ha ormai preso il sopravvento nella Madre dei Draghi.
Ma sì, lo ammetto, il titolo era clickbait.
Detto ciò, procediamo con il vero punto cardine dell’articolo: la dolcissima Emilia Clarke (che, per chi non fosse bravo a ricordare i nomi, è l’interprete di Daenerys ne Il Trono Di Spade) ha recentemente rilasciato un’intervista in cui ha parlato della sua esperienza nel cast della pluripremiata serie tv, della sua evoluzione come attrice e della conseguente evoluzione del personaggio da lei interpretato.
E in quanto a Daenerys, questo è quanto ha affermato:
“Ero così felice quando fui presa per questo ruolo. Non avevo idea di cosa fosse IMBD, né ero cosciente di cosa significasse fare parte di questo mondo.
È stato un viaggio fantastico quello che ho fatto nei panni di Daenerys, una ragazza che alle origini risultava essere talmente timida, ingenua, spaventata e vulnerabile – esattamente come lo ero io, a dire il vero! E poi in ogni stagione lei si trasforma in una persona diversa, cresce e acquisisce una forza che ammetto essere fuori dalla mia portata, ma che mi ha aiutata ad essere maggiormente tenace.
Per interpretare Daenerys, per cui ho dovuto ergermi su una montagna e parlare a 700 comparse in una lingua straniera, tu attore devi avere le palle… O fartele crescere!”
Un’interpretazione prettamente personale, e di certo non si può biasimare Emilia Clarke per non essere troppo dura nei confronti di un personaggio a cui risulta essere ragionevolmente affezionata; ma noi che invece possiamo attuare il nostro sacrosanto diritto di critica senza subire alcun tipo di influenza emotiva, diciamolo: Daenerys nun ce sta più colla capoccia.
È questa la vera (e terribile) evoluzione di uno dei personaggi un tempo più amati della tv.