Ernia feat. i Pinguini Tattici Nucleari creano un connubio tra il pop e il rap con il remix del singolo “Ferma a guardare”, un brano pubblicato insieme al video ufficiale visibile Youtube.
Il rapper Ernia lo scorso anno ha ottenuto un buon successo con il suo progetto dal titolo “Gemelli”, che lo ha lanciato sulla scena rap italiana. Il nuovo brano che vede la collaborazione con i Pinguini Tattici Nucleari è un esperimento pop, un’idea che comunque affonda le radici nel passato artistico del rapper milanese, quando le influenze commerciali decretarono il successo di “Superclassico”, che gli ha permesso di raggiungere il disco di platino, un traguardo che si conferma con la certificazione arrivata negli scorsi giorni per l’album d’esordio “Come uccidere un usignolo”.
“Ferma a guardare” è un brano con melodie più leggere coadiuvate da un testo delicato e profondo, che quasi sorprende i fan del rap abituati a brani decisamente meno tenui. La collaborazione sancita con un gruppo che sta ottenendo un meritato successo come i Pinguini Tattici Nucleari evidenzia la propensione di Ernia a una scrittura meno aggressiva e maggiormente focalizzata sulla dimensione interiore.
Il remix di “Ferma a guardare” è basato su generi come il rap, l’indie rock, ma soprattutto il pop made in Italy. Queste influenze emergono in maniera evidente quando si colgono le sfumature melodico-testuali. Il singolo riesce a esprimere un ritmo inaspettato, un incontro di anime distanti che cercano un punto di accordo in un continuo giro sulla giostra dell’incertezza dell’amore, che si basa su piccole e grandi promesse, e perché no, anche di sogni non sempre realizzabili.
Ecco le parole di Ernia riguardo la proficua collaborazione con la band bergamasca:
“I Pinguini Tattici Nucleari sono dei veri professionisti, lo sapevo, ma mi è rimasto fortemente impresso come hanno subito preso a cuore la traccia lavorandoci per poter far coesistere le nostre figure artistiche”.
Testo di “Ferma a guardare”
(Strofa 1 )
Non mi fare mai più del male
Vai
Io che non ho mai avuto una donna per un po’
Ho sempre tenuto le relazioni distanti
Vogliono tutte prender qualcosa che non ho
Non ci si lega alle persone quando si è grandi
Dopo arrivi tu, ehi, nei tuoi occhi blu, ehi
Trovo la paura che ho di innamorarmi
Tiro su una nube fatta dalle scuse
Che mi invento solo per non avvicinarmi
(Pre-Ritornello)
Sotto il tuo portone tu m’hai chiesto se ci sto
A salire, ed era solo il primo appuntamento (Eh-eh-eh-eh)
Nello stesso punto dopo mesi io ti do
Dispiaceri е tu mi stai mandando via dicendo:
(Ahah, eh-eh-еh-eh)
(Ritornello)
“Non mi fare mai più del male
Ora non voglio più parlare (Eh-eh-eh-eh)
Perché non so restare ferma a guardare
Te che scendi giù dalle scale e te ne vai” (Eh-eh-eh-eh)
(Strofa 2)
In un monolocale sui Navigli in quaranta metri
Mi hai chiesto: “Credi all’amore?” o se avessi dei desideri
Che pensassi del futuro e se avessi amici veri
Eri ubriaca, ma riempivi entrambi i nostri pensieri (Eh-eh-eh-eh)
Se ti muovi, c’hai qualcosa come nessuna tipa
E io ho delle verità che non vuoi che ti dica
Se tornassi indietro, sai che non ti avrei mai ferita
Avrei comprato degli anelli per riempirti le dita
Poi lo facevamo forte, in piedi sulle porte
Dici: “Non ti fermare” (Eh-eh-eh-eh)
Però io guardo le altre e so che d’altra parte
Non lo puoi perdonare (No, eh-eh-eh-eh)
(Pre-Ritornello)
Sotto il tuo portone tu m’hai chiesto se ci sto
A salire, ed era solo il primo appuntamento
Nello stesso punto dopo mesi io ti do
Dispiaceri e tu mi stai mandando via dicendo:
(Ritornello)
“Non mi fare mai più del male
Ora non voglio più parlare (Eh-eh-eh-eh)
Perché non so restare ferma a guardare
Te che scendi giù dalle scale e te ne vai” (Eh-eh-eh-eh)
(Ponte)
Te l’avrò detto già tremila volte
Se servirà, te lo dirò di più
Ti penso pure quando sto alle poste
Spedisco lettere ai tuoi occhi blu
E non lo so se mi farai rientrare
C’ho i fiori in mano e sono in imbarazzo
Tu ridi e resti lì ferma a guardare
Quanto sei bella, cazzo
(Ritornello)
“Non mi fare mai più del male
Ora non voglio più parlare (Eh-eh-eh-eh)
Perché non so restare ferma a guardare
Te che scendi giù dalle scale e te ne vai” (Eh-eh-eh-eh)
(Finale)
Uoh
Te ne vai