Esce domani, giovedì 5 aprile nelle sale italiane “I segreti di Wind River”, il thriller opera prima del regista Taylor Sheridan.
Protagonisti principali sono Jeremy Renner ed Elizabeth Olsen, che dividono di nuovo il set dopo la fortunata saga degli Avengers.
L’America e i suoi incubi
La prima sinossi del film ci racconta di Cory Lambert (Renner) che durante una battuta di caccia invernale nelle sconfinate lande del Wyoming, si imbatte nel cadavere martoriato di una giovane e questo riacutizza in lui il dolore per la perdita della figlia, morta in circostanze analoghe. Ad indagare sul caso, l’FBI manderà l’inesperta ma caparbia Jane Banner (la Olsen).
Il film è essenzialmente un thriller ma si promette di spingersi ben oltre; in un’America più che mai divisa dall’odio razziale, Sheridan ci porta nelle sconfinate riserve dei Nativi Americani, riesumando la dolorosa ghettizzazione di un popolo fiero e antico, prigioniero in casa propria.
Veniamo così trascinati nel cuore dell’America, tra un’incessante caccia al serial killer e le eterne contraddizioni sulla questione etnica dei Nativi.
Sarà il nuovo “Il silenzio degli innocenti”?
Presentato al Festival di Cannes 2017 nella categoria “Un certain regard”, “I segreti di Wind River” vanta già critiche entusiastiche tanto che molti lo indicano come l’erede naturale de “Il silenzio degli innocenti”.
Eguagliare od anche solo avvicinarsi al capolavoro del grandissimo Jonathan Demme sembra davvero impossibile soprattutto considerando due protagonisti come il Doc. Lecter/Sir. Anthony Hopkins e l’agente Clarice Sterling/Jodie Foster. È altrettanto vero però, che da troppo tempo nel panorama cinematografico, mancano i thriller “old style”, di quelli che ti toglievano il respiro. E il sonno.
Per sapere se “I segreti di Wind River” sarà in grado di mantenere le promesse (e le premesse) fatte, non ci resta che vederlo sul grande schermo. La presenza di due attori solidi e lanciatissimi come Elizabeth Olsen e Jeremy Renner, ci fa comunque ben sperare.
E se incubi devono essere, che incubi siano.