E con sabato anche l’edizione di quest’anno dell’Eurovision Song Contest è giunto al termine. Un’edizione andata in scena a Malmo, in Svezia, che ha regalato momenti particolari ed emozionanti, ma che ha visto anche alcune polemiche e colpi di scena.
L’Eurovision Song Contest 2024 si è concluso con la vittoria della Svizzera grazie al trionfo di Nemo ed il suo brano dal titolo The Code. Non è stata un fulmine a ciel sereno questa vittoria. Negli ultimi giorni, infatti, Nemo era dato tra i favoriti e tutto è stato confermato, mentre la nostra Angelina Mango con la sua La Noia è arrivata settima, un posto di tutto rispetto. Ora non ci resta altro che aspettare e vedere quale tra le città svizzere sarà la prescelta per ospitare la prossima edizione dell’Eurovision Song Contest. Al momento pare che sia una gara tra Basilea, Ginevra e Zurigo, ma ancora è presto per avere la risposta definitiva. Abbiamo ancora un anno di tempo, intanto torniamo alla serata di sabato e vediamo i nostri voti per ogni singola esibizione.
Markus & Martinus – Unforgettable (Svezia): voto 5,5
I due fratelli aprono la serata. Giocavano in casa, ma non sono comunque riusciti a convincere del tutto il pubblico. Certo, è vero: è davvero raro che per due anni consecutivi l’Eurovision Song Contest venga vinto dalla stessa nazione. Loro sicuramente sanno come tenere la scena visto che sono un’istituzione nel mondo musicale scandinavo e con questo brano sono pronti a conquistare anche l’estate dell’intera Europa.
Alyona Alyona & Jerry Heil – Teresa & Maria (Ucraina): voto 5,5
Da apprezzare, senza dubbio, la loro voglia di celebrare la forza delle donne con un brano che vede protagoniste Madre Teresa di Calcutta e la Vergine Maria. Un tema importante che, però, ci lascia un po’ con l’amaro in bocca per il loro voler unire un canto tipico da chiesa con influenze pop e rap. Da brividi le immagini che scorrono sullo schermo alle loro spalle con i bombardamenti in Ucraina per non dimenticare ciò che sta succedendo.
Isaak – Always on the Run (Germania): voto 6
Merita la sufficienza principalmente per la coreografia che vede il cantante tedesco circondato da alte fiamme. Un ritornello che ti viene facilmente da cantare, ma che non è sufficiente per convincere del tutto. Avrà tempo per rifarsi.
Tali – Fighter (Lussemburgo): voto 6
Cittadinanza lussemburghese per Tali che però ha nel sangue un mix di culture con il papà dell’Israele, la mamma del Perù e lei stessa cresciuta tra Sud America e New York. Conta su un importante produttore come Dardust, ovvero Dario Faini, lo stesso di Angelina Mango. La sufficienza arriva anche per il semplice fatto che ha riportato il Lussemburgo all’Eurovision Song Contest dopo oltre 30 anni.
Eden Golan – Hurricane (Israele): voto 6,5
Senza dubbio una delle esibizioni che, fin dall’inizio, ha fatto parlare più di tutti. Per la maggior parte, infatti, Israele non doveva essere presente sul palco dell’Eurovision Song Contest ed infatti anche la sua esibizione è stata accolta dai fischi del pubblico. La cantante, ovviamente, non ha colpe ed anzi ha un grande talento e la canzone piace. Non è piaciuta la scelta di dare spazio alla sua nazione in un periodo come questo che stiamo vivendo. Eden Golan ha una grande voce e non si è lasciata abbattere dai fischi e sappiamo come sia difficile concentrarsi e dare il meglio se il pubblico ti è contro.
Silvester Belt – Luktelk (Lituania): voto 4,5
Da apprezzare la decisione di cantare nella propria lingua, ma nulla di più. Il tipico brano che ti serve da motivazione quando fai il work out.
Nebulossa – ZORRA (Spagna): voto 5
La canzone passa decisamente in secondo piano rispetto l’esibizione che lascia, più volte, senza parole sia per la cantante Mery Bas che, nonostante l’età, si presenta con un look total black vedo non vedo, ma soprattutto per i due ballerini che l’accompagnano in guepiere e tacchi a spillo.
5MIINUST x Puuluup – (nendest) narkootikumidest ei tea me (kull) midagi (Estonia): voto 6
Il gruppo hip hop più famoso nel loro paese. La canzone è ritmata e loro portano in scena la tradizionale Talharpa insieme ad un messaggio antiproibizionista.
Bambie Thug – Doomsday Blue (Irlanda): voto 6
La sua esibizione ovviamente va a gusti, può piacere come non piacere. Non esistono mezze misure con lei. D’altronde è abituata visto che mescola le atmosfere metal e sataniche con una parte pop e quasi dolce.
Dons – Hollow (Lettonia): voto 5,5
Lui si emoziona mentre canta questo brano lirico, ma non va oltre ed il pubblico non riesce a provare le stesse emozioni.
Marina Satti – ZARI (Grecia): voto 7
Sarà che nel suo sangue scorre un mix di culture con la Grecia da parte della madre e l’Arabia da parte del padre, ma la sua canzone piace e convince proprio perché mixa standard di culture diverse. Una specie di danza sirtaki con ritmo arabo a farle da cornice.
Olly Alexander – Dizzy (Regno Unito): voto 5
Qualcuno è riuscito ad ascoltare la canzone? L’attenzione del pubblico, infatti, era calamitata da questa stanza che gira e che ti fa girare la testa. Olly Alexander è un grande artista, uno dei migliori nel suo paese e, per questo motivo, ci si aspettava di più da lui.
Gate – Ulveham (Norvegia): voto 5
Una canzone cupa dai toni melodrammatici e con una coreografia tipica dei paesi del Nord Europa: uno scoglio e tanta solitudine.
Angelina Mango – La Noia (Italia): voto 7,5
Non si tratta di essere di parte, ma Angelina Mango ci ha regalato un’esibizione quasi perfetta facendo ballare tutti. Giovane, ma di talento lei non si tira mai indietro: canta, balla e si diverte.
Teya Dora – Remonda (Serbia): voto 5
Non si discute il suo talento con una voce davvero potente, ma il brano non riesce a convincere.
Windows95Man – No Rules! (Finlandia): voto 7,5
Abbiamo capito che l’importante per l’artista finlandese era far parlare di sé non importa se poi il brano non era all’altezza dell’Eurovision Song Contest. Windows958Man esce da un uovo di dinosauro indossando una maglietta bianca con il logo di Windows, la pancia di fuori ed un perizoma color carne che, però, sembra quasi non esserci. A completare il tutto sandali e calzini, tipico cliché del Nord Europa.
Iolanda – Grito (Portogallo): voto 6,5
Sempre in bianco, Iolanda è una ragazza giovane e di talento con doti interpretative degne di nota. Riesce a mescolare i suoni tradizionali con quelli che tendono più verso l’elettronica.
LADANIVA – Jako (Armenia): voto 6,5
Qualcosa di originale sul palco dell’Eurovision Song Contest con una canzone nella lingua originaria e con la propria cultura. Un brano che ci riporta alla mente la tranquillità e la bellezza di un paese come l’Armenia.
Silia Kapsis – Liar (Cipro): voto 5,5
La ragazza australiana sa come tenere il palco: bella e sa muoversi bene, ma la sua canzone è identica a molte altre. Stesso ritmo, stesso ritornello, manca di personalità.
Nemo – The Code (Svizzera): voto 8
Nemo si presenta alla finale dell’Eurovision Song Contest con una minigonna proprio perché nel suo brano The Code sfrutta una metafora del famoso codice binario informatico per parlare della capacità di accettarsi per quello che si è. Senza dubbio innovativo, una canzone che serve a far riflettere e la vittoria non poteva che essere sua. E poi lo sappiamo che tutti noi ci siamo chiesi come abbia fatto a stare in equilibrio su questa antenna mentre gira.
Raiven – Veronika (Slovenia): voto 5
Outfit in nero, sulla falsa riga di molte colleghe, è protagonista di una coreografia sensuale, ma nulla di più. Ricorderemo la sua esibizione soprattutto per le sue urla verso la fine del brano.
Baby Lasagna – Rim Tim Tagi Dim (Croazia): voto 7,5
Tra i favoriti per la vittoria insieme a Nemo ed infatti ha raggiunto il secondo posto. Una canzone che ti resta in testa e che porta sul palco dell’Eurovision Song Contest il folk croato.
Nutsa Buzaladze – Firefighter (Georgia): voto 4,5
Una canzone che non convince così come non convince il balletto fatto da Nutsa Buzaladze.
Slimane – Mon Amour (Francia): voto 6
Un brano malinconico e triste, ma con una potenza tale della voce di Slimane che fa applaudire tutto il palazzetto.
Kaleen – We Will Rave (Austria): voto 5,5
Probabilmente gli esponenti di sesso maschile non hanno sentito neanche una parola della canzone in quanto la cantante si è presentata sul palco dell’Eurovision Song Contest inizialmente con un cappotto, ma poi si scopre e compare un body con stivali alti ed è protagonista di coreografie audaci.
E tu hai seguito la serata finale dell’Eurovision Song Contest? Quale esibizione ti è piaciuta maggiormente e quale meno? Ti aspettiamo nei commenti!