Solitamente quando sento parlare di fair play mi viene in mente subito il calcio e i ricordi mi portano a una partita in cui giocava un calciatore italiano, non uno qualunque. Si, sto parlando di Paolo di Canio. Di Canio non era certo famoso per il suo carattere fragile ma nella patria dei lord lo ammirano – oltre per i goal fatti col West Ham – anche per un gesto di sportività durante una partita di calcio. Il portiere dell’Everton si fa male, Di Canio riceve un cross, la porta è spalancata ma, al posto di tirare verso la rete, raccoglie il pallone con le mani e dice: “stop, fermiamoci, è a terra.”
Nell’ultimo Festival di Sanremo, che sarà ricordato soprattutto per l’assenza del pubblico e gli applausi finti per aiutare gli artisti ad esibirsi, abbiamo assistito a un altro grande gesto di sportività. Irama sembrava costretto a ritirarsi dopo i casi di positività al COVID di due membri del suo staff. Ma i 25 partecipanti hanno remato tutti dalla stessa parte: “Resta in gara,” hanno detto.
Si perché il buon Amadeus sa come far funzionare uno spettacolo ed ha pensato bene di chiedere agli altri cantanti di far partecipare Irama con la registrazione delle prove generali. Teoricamente non sarebbe stato permesso dal regolamento ma in tempo di COVID uno strappo alla regola si può pur fare. Tutti gli artisti hanno votato si ed Irama ora si gioca la vittoria finale. Nell’ultima registrazione mandata in onda infatti, Irama ha conquistato tutti piazzandosi 3°, dietro ad Ermal Meta ed Annalisa.
Riuscirà a trionfare? Continuate a guardare il festival per scoprirlo.
La sportività comunque ha vinto anche questa volta, così nella musica come nel calcio.