Una marcia sulla scala principale dell’evento
Al Festival di Cannes 2018, nomi come Cate Blanchett, Kristen Stewart, Patty Jenkins, Marion Cotillard e Ava DuVernay, percorreranno la scala principale del Palais. Le donne saranno 82 e prenderanno parte a questa marcia per sostenere l’uguaglianza di genere nell’industria cinematografica.
L’evento avrà luogo alla prima di gala per Girls Of The Sun di Eva Husson, uno dei tre film diretti da donne in competizione al Festival, che tratta di un battaglione femminile kurdo.
Il movimento che ha organizzato la marcia è stato chiamato 5050 x 2020, ed è stato fondato per richiedere una parità di genere maggiore e una diversificazione nell’industria cinematografica francese. Le 82 donne presenti rappresentano gli 82 film diretti dalle partecipanti alla competizione ufficiale di Cannes, rispetto ai 1645 film diretti da uomini, secondo quanto detto dall’organizzazione.
Tutte le figure che rientrano nella competizione, attrici, registi, tecnici, produttori, agenti, si fermeranno sulla scalinata e resteranno in silenzio di fronte al Palais, per attirare l’attenzione sulle difficoltà delle donne, su quell’ascesa simbolica che rappresenta la scala sociale e professionale nel mondo del cinema, prettamente dominato da un’essenza maschile. Cate Blanchett e Agnès Varda, famosa regista e sceneggiatrice, leggeranno una dichiarazione comune.
Durante la giornata di lunedì, Edouard Waintrop (Directors’ Fortnight), Thierry Fremaux (leader del Film Festival di Cannes) e Charles Tesson (Critics’ Week), presenzieranno a una conferenza organizzata dal Ministro della Cultura Francese, Françoise Nyssen e dal presidente della CNC, Frédérique Bredin. All’evento in questione parteciperanno tutte le femministe ed i membri del movimento pro-uguaglianza, come Time’s Up US, Time’s UP UK,Spain’s IMA, Italy’s Dissenso Comune, e Greek Women’s Wave.
Il Film Festival di Cannes, giunto alla sua 71esima edizione, è rappresentato quindi da un forte girl power, con Cate Blanchett che aprirà il concorso, e Kirsten Stewart come membro ufficiale della giuria, oltre a lanciare la protesta con la marcia tutta al femminile, in sostegno all’uguaglianza di genere nell’industria cinematografica. Decisamente un’ascesa sempre più in alto per le loro carriere, e sempre più forte per le lotte sociali delle donne.