La figlia di Bruce Lee, grande leggenda delle arti marziali e del cinema di genere, si scaglia contro Tarantino per il modo in cui fa apparire suo padre in C’era una volta… a Hollywood.
Shannon Lee ha dichiarato apertamente la sua delusione dando anche delle spiegazioni totalmente condivisibili, ma si sa, tra le mani di Quentin Tarantino non bisogna mai prendersi troppo sul serio.
Bruce Lee in C’era una volta… a Hollywood
Nel nuovo film di Tarantino, C’era una volta… a Hollywood, il personaggio di Bruce Lee è stato interpretato dall’attore Mike Moh. Chi conosce l’ironia di Tarantino potrà ben immaginare il modo in cui lui racconta le cose, un modo tutto suo, che da sempre suscita o profonda ammirazione e puro odio.
Le accuse mosse dalla figlia di Bruce Lee riguardano proprio il modo in cui l’attore suo padre è stato scritto e interpretato, ossia come “uno stronzo pieno di sé che dice un sacco di idiozie”
Capisco che mio padre sia un antieroe nel film, capisco che vogliano mostrare Brad Pitt come il tipo tosto che può battere Bruce Lee, ma non dovevano trattarlo nel film nello stesso modo in cui la Hollywood bianca l’ha trattato in vita!
Con queste dure parole Shannon boccia totalmente il film di Tarantino, dichiarando che sia stato un film sgradevole, come è stato sgradevole sentire il pubblico ridere delle battute affidate a Bruce Lee.
L’aspra critica di Shannon Lee
Dure parole quelle di Shannon, che non ha nascosto quindi la sua disapprovazione per il film e che ha accolto C’era una volta… a Hollywood come un’occasione mancata per raccontare quello che era davvero il mondo cinematografico in quegli anni.
Mio padre ha dovuto lavorare il triplo più duramente di qualsiasi altra persona per raggiungere i suoi obiettivi
Il film C’era una volta… a Hollywood, uscito nelle sale americane il 26 luglio, arriverà da noi in Italia il 19 settembre.