Nel mare di (molti) sequel, reboot, spin-off (pochi), e remake, avremo anche qualche new entry in grado di attirare gli amanti dei film horror
Ma in tal contesto non possiamo non pensare al 2018 come l’anno della crisi del genere horror, periodo dove si faticava a trovare un prodotto di qualità.
Ma grazie alla Blumhouse, l’orrore sta tornando nelle sale seppur in maniera altalenante.
Non tutti i film prodotti nel 2019, ovviamente, saranno realmente validi ma qualcosa si sta muovendo per la felicità di tutti gli amanti dell’horror.
I film horror più attesi in questo 2019 sono tanti e tutti sono entrati prepotentemente sui radar del pubblico.
Ma prima di dire qualunque cosa aspettiamo il loro arrivo, sperando che qualche prodotto valido riesca a venir fuori.
Ma la fiducia si fa strada grazie anche al nuovo Suspiria, uscito il primo giorno di questo 2019, il quale ci regala il ritorno ad un buon vecchio horror.
“E se il buongiorno si vede dal mattino… allora forse sarà davvero buono.”
Nel 2018 c’è stato qualche exploit inatteso e linfatico, una manciata di titoli destinati a rimanere impressi nella cronistoria del genere e recuperati per le nottate in cui si ha voglia di una buona dose di adrenalina e paura: abbiamo avuto esordi come (Ari Aster e il suo Hereditary), un’agognata rinascita (Pascal Laugier con La Casa Delle Bambole – Ghostland), l’intrigante rivisitazione di Suspiria di Luca Guadagnino e persino un glorioso ritorno alla filosofia dell’exploitation anni settanta col caotico horror di trincea Overlord.
E da quello che possiamo vedere dei vari trailer che scorrono nel mondo del web, il 2019 non sarà da meno, avremo schierata una vera squadra horror degna del campionato più malvagio di sempre. Tra questi saltano subito all’occhio:
Glass
Torna M. Night Shyamalan con una delle sue pellicole più ambiziose e anche più attese. Infatti seguito sia di Unbreakable – Il predestinato (2000) che di Split (2016), riunisce all’interno della stessa trama l’invincibile David Dunn (Bruce Willis), l’uomo di vetro Elijah Price (Samuel L. Jackson) e l’inarrestabile Bestia/Kevin Wendell Crumb (James McAvoy). Il trio, si ritroverà all’interno di un istituto psichiatrico a condividere le cure della dottoressa Ellie Staple (Sarah Paulson). Con la diffusione dell’Universo Cinematografico Marvel e quello della DC comics, anche Shyamalan si cimenta nel tentativo di crearne uno tutto suo a base di thriller e supereroi.
Pet Sematary
Primo remake della lista, è ispirato all’omonimo romanzo di Stephen King che si rifà al Cimitero Vivente (1989). La pellicola racconta la storia di una famiglia, i Creed, costretta ad affrontare la morte e le terribili conseguenze delle debolezze umane. Orrori di provincia, accettazione e sofferenza sono i tre ingredienti di Pet Sematary. Nel cast Jason Clarke, Amy Seimetz e John Lithgow.
Benvenuti a Zombieland 2
Sequel di Zombieland (2009), questo secondo capitolo riunisce tutto il cast della pellicola originale. Ritroveremo Emma Stone, Woody Harrelson, Jesse Eisenberg e Abigail Breslin dieci anni dopo le improbabili gesta che li avevano visti sopravvivere all’apocalisse zombie sceneggiata da Rhett Reese e Paul Wernick e diretta da Ruben Fleischer, oggi fresco fresco di Venom (2018). Che mondo aspetta ai nostri quattro improbabili eroi? Gli zombie avranno preso del tutto il sopravvento o ci sarà una debole speranza di normalità per Columbus e soci? Chissà, lo scopriremo solo vedendolo
La Llorona – Le Lacrime del Male
Il regista Michael Chaves e il produttore Mr. Conjuring James ‘Insidious’ Wan hanno unito le loro forze per raccontare una storia che attinge direttamente al più oscuro folclore ispanico: leggenda della maledizione di La LLorna. Una terribile figura materna, capace di annegare i propri fogli dopo un eccesso di furiosa gelosia e dannata dalle sue stesse azioni. La leggenda vuole che la creatura maledetta sia sempre alla ricerca di nuovi bambini con cui rimpiazzare i figli defunti. Un film che si rifà al genere del ghost movie sempre apprezzato da molti.
Hellboy
E dopo i remake, è il momento del primo reboot della lista: questa volta tocca a Hellboy, personaggio dei fumetti già portato sul grande schermo dal visionario e talentuoso premio oscar Guillermo Del Toro. Dopo il rifiuto di Del Toro (che ha spinto al rifiuto anche Ron Perlman) questa volta dietro la macchina da presa troveremo Neil Marshall con un cast tutto nuovo da gestire. “E se son rose fioriranno.”
Polaroid
Il film riesce ad unire il classico oggetto maledetto alle leggende metropolitane che alla fine risultano essere vere. Prende spunto da Obbligo e Verità (2018) o da Wish Upon (2017). La trama, seppur semplicistica, coinvolge il pubblico in quanto chiunque sia immortalato dalla macchina fotografica è destinato a una tragica fine. Ma i ragazzi, si sa, possono essere molto crudeli e la storia raccontata dal regista Lars Klevberg potrebbe prendere direzioni impreviste. E chissà se questo buon e semplice horror adolescenziale potrebbe portare le nuove generazioni, abituate alle macchine digitali, al rivalutare e cercare di conoscere le vecchie e buon Polaroid.
IT: Capitolo 2
Insieme ai seguiti non possiamo non prendere in considerazione il caro e diabolico clown Pennywise. Ritroveremo Beverly e compagni, ormai adulti, alle prese con la creatura senza tempo che infesta Derry e questa volta lo scontro con il vorace mostro divoratore di bambini sarà all’ultimo sangue. La prima parte, anche se altalenante, avevo reso giustizia al romanzo capolavoro di Stephen King. Possiamo solo sperare che la seconda parte sarà alla sua altezza.
Isabelle
Se avete problemi con il vicinato, evitate di guardare questa pellicola. Il regista Robert Heydon racconta la storia di una giovane coppia alle prese con una tanto strana quanto inquietante vicina di casa. La pellicola oscilla tra l’ansia che può causare il diventar madre, con qualche riferimento a Rosmery’s baby di Polansky con la classica storia di possessione demoniaca.
Pledge
Horror ambientato in un college. Racconta la storia di un gruppo di studenti non proprio popolari che scoprono un mondo fatto di violenza, torture e sadismo che poco ha a che fare con lo stile tipico delle confraternite americane. Pledge si sposta dalla goliardia del mitico Animal House (1978) per arrivare verso il macabro mondo collegiale di The Skulls (2000). Dopo aver visto questo film, c’è la possibilità di non aver più molta voglia di iscriversi in qualche campus o collegio universitario.
Us
Dopo l’esordio di Scappa – Get Out (2017) che gli è valso un Oscar, Jordan Peele torna dietro la macchina da presa con un film che oscilla tra l’horror e il thriller. Davvero poco si sa di questa pellicola, se non che avrà nel cast il premio Oscar Lupita Nyong’o e che verrà prodotto dalla Blumhouse di Jason Blum, almeno fino a questo momento garanzia di un alto tasso di horror nelle sue produzioni. Come in Scappa – Get Out, Us si propone come un horror dall’aspetto angoscioso e con risvolti sociali degni della saga di The Purge – La Notte del Giudizio di James DeMonaco
Followed
Il film arriva ad unire il canonico edificio infestato con il mondo dei social network attraverso l’ormai classico stratagemma del found-footage. DropTheMike (Matthew Solomon) è una star del web e decide di dare una sferzata alle visite del suo blog provando a girare dei video a tema macabri, arrivando ad indagare sul tipico albergo infestato. Le cose ovviamente non andranno per il verso giusto e a testimoniare l’orrore che Mike dovrà affrontare saranno solo i suoi restanti video.
Grudge
Della serie “alle volte ritornano”, ecco che ci sono i tipici Reboot al cubo (o remake al quadrato). Infatti il 2019 segna la terza riedizione di Grudge, ricordando i suoi predecessori The Grudge (2004) che ha poi dato origine a due sequel ed a Ju-on: The Grudge (2000).
The Turning
Ispirato al racconto horror Il Giro di Vite di Henry James, riprende le più classiche atmosfere delle storie inglesi di fantasmi. Diretto dalla regista italo-canadese Floria Sigismondi, racconta la storia di una tata che viene ingaggiata per assistere due orfani e che si troverà nell’affrontare pericolosi spiriti. Prodotto da Steven Spielberg, per molti un marchio di sicura qualità, segna il ritorno al genere horror del grande regista-produttore.
Eli
Chiudiamo questa rassegna del terrore con Eli, pellicola horror incentrata sulla malattia auto-immune di un giovane paziente che si troverà rinchiuso all’interno di un ospedale ben più pericoloso della sua patologia. Qui il genere non si rifà solo al tipico horror adolescenziale ma anche al classico ospedale claustrofobico dove le ansie, paure, prendono realmente vita. È stato definito dallo stesso regista Ciaran Foy (Sinister 2, 2015) un horror psicologico.
Se è vero che le pellicole paurose hanno una funzione catartica, se non addirittura scaramantica, allora il 2019 dovrebbe essere un anno di serenità e fortuna per il pubblico che andrà al cinema alla ricerca di una buona dose di adrenalina horror.