Presta attenzione, questo articolo contiene spoiler.
Nelle sue due ore di durata, Hasta El Cielo mette in scena parecchie situazioni.
Hasta El Cielo – clicca sul link per leggere la recensione – finisce effettivamente da dove inizia, con il protagonista dall’aria triste Ángel (Miguel Herrán di Élite) che guida un’auto alla Fast and Furious contro la vetrina di una gioielleria.
Ma da lì torniamo indietro di qualche scena per tracciare l’ascesa di Ángel dai bassifondi di Madrid fino all’alta società sulla scia di rapine, prima con una banda di scagnozzi sotto la guida del piccolo criminale Poli e poi con la stessa banda di scagnozzi sotto la sua stessa guida. Sopra tutti loro c’è Rogelio, un boss del crimine con amici potenti.
Ángel inizialmente incontra Poli a causa della sua evidente ossessione per Estrella, la fidanzata di Poli. Ángel tradisce rapidamente Poli, gli ruba la ragazza, gli mette contro la maggior parte dei suoi scagnozzi e si lancia da solo verso la scalata sociale.
Alla fine, Ángel fa un patto con Rogelio per essere fondamentalmente il suo ladro privato e per suggellare l’accordo sposa la figlia di Rogelio, Sole, nonostante abbia ancora una relazione con Estrella. Sebbene i ferventi sforzi di un detective di nome Duque, Ángel è in grado di rimanere un passo avanti alla legge e continuare la sua ascesa, grazie in parte all’associazione di Rogelio con un funzionario di polizia di cui si sa molto poco. Ha una faccia gravemente sfregiata ma si presenta solo una o due volte, anche se in modo cruciale in una scena chiave che analizzeremo a breve.
Ángel ha così tanto successo che viene presentato a un riciclatore di denaro che, attraverso una serie di favori internazionali, depositi, e-mail ecc… può spostare su richiesta enormi somme di denaro senza rischi. Qui Ángel porta il suo personaggio al picco… e dice: da qui tutti gli altri sembrano formiche. Si rende conto di aver raggiunto l’alta società.
Poiché Ángel ha un bisogno apparentemente patologico di rubare tutto ciò che vede, lui e la sua banda pianificano di rapinare i gangster cinesi che stanno trasportando il denaro riciclato. Qui i personaggi principali giungono in un hotel per una sequenza culminante in cui Ángel si rende conto che la polizia farà irruzione per catturare tutti in flagrante, inclusa Sole ed i suoi uomini. Questo perché Mercedes è stata intercettata, in modo indiretto, cosa che Ángel sapeva già, ma continua a lavorare con lei. Ma perché ci domandiamo noi. Forse ha solo problemi di udito?
Naturalmente va tutto storto e la polizia arresta tutti, ma Sole fa in tempo a mettere da parte un paio di valigette piene di soldi. Chiama Estrella, tra tutte le persone, per andare a recuperare le valigette, e dice a lei di scappare insieme ad Ángel, nonostante sa che suo padre li inseguirà. Ha sempre saputo che Estrella è il vero amore di Ángel, anche se Hasta El Cielo ha avuto grandi difficoltà a dirlo in modo convincente. Vedendo un potenziale futuro con Ángel, Estrella recupera le valige, e mentre guarda una vecchia foto di Ángel sul suo telefono, il poliziotto con la cicatrice le spara alla testa attraverso il finestrino.
Ora torniamo alla scena che stavamo spiegando all’inizio dell’articolo e vediamo Ángel che guarda la stessa immagine e sfoggia un tatuaggio molto simile prima di sfondare la gioielleria… un gesto di rabbia in cui si da praticamente tutte le colpe dell’accaduto. Una sorta di autodistruzione.
Nessuno sa perché Estrella sia stata uccisa. Sebbene sia comprensibile che Rogelio nutrisse rancore nei suoi confronti vista la relazione con Ángel, non pensavamo che un funzionario della polizia l’avrebbe aiutato in questa missione. Nella rapina finale, ancora una volta, Ángel provava a scavalcare i suoi soci, incluso Rogelio, quindi quest’ultimo avrà voluto vendicarsi. Diciamo che si è vendicato per due cose: un genero indisciplinato al lavoro e in amore. Probabilmente anche Sole sapeva il fatto suo.