Lo sbarco sulla Luna raccontato da Damien Chazelle non sarà un classico biopic, ci sarà molta azione e analizzerà anche gli aspetti “terrificanti” della missione
Dopo il grande successo del film La La Land, Damien Chazelle torna con il film “First Man”, il racconto dello storico sbarco sulla Luna di Neil Armstrong. Non aspettatevi però il classico film biografico, ricco di enfasi e sentimentalismi, aspettatevi molto di più.
Qualche tempo fa, lo stesso regista aveva parlato del suo film come un action movie, più incentrato sulla missione lunare che sulla storia di Neil Armstrong:
In qualche modo esito a definirlo un Biopic. È un film su una missione. Tratta dell’atterraggio sulla Luna e copre un periodo di circa sei anni. Inizia con lui che entra alla NASA e termina nel ’69 con lo sbarco sulla Luna. In sostanza è un film sul processo che ha portato allo sbarco, e sul raggiungimento di un obiettivo.
A ribadire il concetto, oggi, si aggiunge il Boston Globe, che sottolinea ancora una volta che “First Man” non sarà un biopic tradizionale, ma un film più vicino all’universo in un action-movie.
Anche il co-sceneggiatore Josh Singer (già sceneggiatore de Il Caso Spotlight e The Post) ha voluto sottolineare la principale caratteristica di “First Man”, assicurando che si tratta in tutto e per tutto di un film d’azione incentrato sulla missione lunare e che non mancherà di mostrare anche gli aspetti più “terrificanti” e non solo l’euforia del mondo.
La vicenda del film coprirà un arco temporale di 8 anni (dal 1961 al 1969) e il protagonista Neil Armstrong verrà interpretato da Ryan Gosling. Il film arriverà nei cinema a partire dal 12 ottobre 2018.