Francesco Gabbani ci regala una nuova versione della canzone Einstein, brano tratto dall’album Viceversa che, insieme all’uscita del video ufficiale si veste di nuove sonorità, addolcendosi e diventando una ballad più lenta e riflessiva grazie al semplice accompagnamento al pianoforte e degli archi.
Davvero una bella versione che forse, ma dipende sempre dai gusti, rispecchia anche meglio quello che vuole essere la riflessione e il significato del testo di Einstein. Dopo il tormentone estivo de Il Sudore ci Appiccica Francesco Gabbani ci fa sognare con questa nuova versione di Einstein e con il suo video, semplice ma bello.
Nella clip ufficiale, che vi mostriamo in cima all’articolo vediamo Gabbani che suona al pianoforte mentre intorno a lui si muovono diversi personaggi, ognuno con determinate caratteristiche e con la propria unicità e particolarità, per suggerirci proprio che il mondo e la visione della vita è sempre relativa a ciò che siamo.
Il significato della canzone Einstein di Francesco Gabbani
Il significato più profondo della canzone, come ci suggerisce anche il titolo, è come un dialogo che il cantautore fa con il famoso fisico Albert Einstein, padre della teoria della relatività.
Quello che Francesco vuole sottolineare, infatti, è che non esiste una verità assoluta, ma ogni cosa è relativa a seconda di quello che siamo, quello che sogniamo, quello che tentiamo di diventare e fare… Tutto è relativo. L’autore quindi racconta la sua personale ricerca del suo io, guardandosi intorno e muovendosi in questo mondo vario e relativo. Un bellissimo testo per una delle canzoni più profonde di Gabbani.
E tu cosa ne pensi di Einstein e del suo video ufficiale? Lascia un commento alla fine dell’articolo dopo aver letto il testo integrale della canzone che trovi qui sotto di seguito.
Il testo di Einstein di Francesco Gabbani
È tutta una questione di pazienza
Trovare tutto subito o fare senza
Ma guarda che non è una dipendenza
Mi capita ogni tanto
Ti penso mentre canto
Ascolto le canzoni del momento
L’originalità del sogno di un talento tipo
(Questa mattina mi sono svegliato e ho strappato
Cosa ci fai nel mio letto questa mattina, bella signorina)
E mi riguardo, basta che funzioni, da prigioniero
Mi dirigo verso il letto, sovrappensiero
Come Marco Castoldi sostiene di andare
Ad ogni funerale
E dormo poco, dormo male (e domani sembra ieri)
Tra i pensieri è un naufragare (sarai sempre quel che eri)
Apri gli occhi guardo il muro, cimitero di zanzare
Allucinazioni e poi compare
E poi compare (chi è che compare?)
Einstein che mi dice “tutto è relativo”
Il tuo punto fermo non ne ha alcun motivo
Einstein che mi dice “cazzo fai, Francesco”
Provo, provo, provo e prima o poi ci riesco
Ci riesco (è tutto relativo)
Ma ci sei o ci fai (è relativo, vedi)
Tutto è relativo
Devoti è il santuario dell’apparenza
Leccare il culo al Reo fare resistenza
Se guardi nello specchio vedi quel che vuoi
Indiani e cowboy, sì ma dei paesi tuoi
La luce che ci illumina la festa
Arriva da una stella di sinistra o destra
Nel mezzo del cammin che si è oscurato
Mi sono innamorato, mi sento illuminato
E mi riguardo volentieri Django
Suona il postino
Vado verso il mare ma sono un alpino
Che vuol solo scalare la cordigliera delle Ande per dimenticare
Com’è profondo questo mare
Ti conviene respirare
Che andare a casa senza rotta
Stai attento, non si torna
Sarà meglio continuare con questa faccia ad annuire
O con l’anima sognare
Tu si che vales
Einstein che mi dice “tutto è relativo”
Il tuo punto fermo non ne ha alcun motivo
Einstein che mi dice “cazzo fai, Francesco”
Provo, provo, provo e prima o poi ci riesco
Ci riesco (è tutto relativo)
Ma ci sei o ci fai (è relativo, vedi)
Tutto è relativo
Ma ci sei o ci fai
Tutto è relativo
Il mondo è appeso al cielo
E grava la gravità
Cadendo mi sollevo
Tutto è relativo
Il mondo è appeso al cielo
E grava la gravità
Cadendo mi sollevo
A volte è meglio non dire quello che si pensa realmente
Come dice Gabbani, tutto è relativo 😀
grazie per il commento Mario!