Il padre degli zombie George Romero è morto all’età di 77 anni. Da qualche mese combatteva contro un terribile cancro ai polmoni, e si è spento nel sonno
Una notizia che sconvolge il mondo del cinema: se ne va per sempre il regista George Romero, colui che nel 1968 aprì la strada ad un nuovo filone del genere horror, quello dei morti viventi. A confermare la sua morte è il produttore Peter Grunwald, così come la moglie Suzanne Desrocher Romero e la figlia Tina.
Il cinema degli Zombie di George Romero
La nascita degli zombie nella storia del cinema va fatta risalire al 1968, quando George Romero ebbe il suo debutto come regista del grande schermo con il film “La notte dei morti viventi”. Uomini e donne morti e sepolti lasciavano le proprie bare e tornavano a muoversi nel mondo dei vivi. Una creazione eccezionale e ricca di futuro, che ebbe da subito un sucesso planetario arrivando ad incassare oltre 30 milioni di dollari. Da quel film in poi George Romero, lungo tutto l’arco della sua carriera, non lasciò mai più i suoi zombie, tornando nel 1978 con “Zombie”, nel 1985 con “Il giorno degli zombie” ed infine con la recente trilogia “La terra dei morti viventi”, “Le cronache dei morti viventi” e “Survival of the Dead- La terra dei sopravvissuti”.
Gli zombie di George Romero, un messaggio politico per la società
Recentemente George Romero ha lavorato allo script di un nuovo film sugli zombie “Roaf od the Dead” del regista Matt Birman. In un’intervista di pochi giorni fa, Romero aveva criticato le produzioni Hollywoodiane, considerandole chiuse ormai su pellicole commerciali e da blockbuster e di non essere interessate più a storie di genere zombie pure. Alla base dei suoi film infatti, non c’era solo il mero fattore di intrattenimento. Gli zombie, fin dalla loro prima apparizione, volevano essere una critica al mondo contemporaneo, una riflessione politica e della società. Una riflessione che ancora oggi rimane attuale.