Yoga per un anno: Primavera
La primavera è la stagione della rinascita, della purificazione, dell’apertura al nuovo. La primavera è simbolo di rinascita, del risveglio dopo il sonno invernale.
Con la primavera tutto è più dolce, l’aria è densa di profumi, la natura ricomincia a sbocciare giorno dopo giorno, l’energia addormentata si rimette in moto; c’è chi è in perfetta sintonia con questa nuova stagione e chi l’affronta con stanchezza e sbalzi di umore. L’Hatha Yoga aiuta l’organismo ad affrontare i nuovi ritmi, fondamentale, oltre alla pratica delle asana, sono il respiro “Bhramari” (il respiro dell’ape), il rilassamento “shavasana”, e la meditazione.
Le 27 posizioni proposte per la sessione primaverile sono:
- paksiniasana – il gabbiano: irrobustisce i muscoli dorsali, gli addominali e le gambe; fortifica la colonna vertebrale e raddrizza la posizione delle spalle.
- garudasana – l’aquila: irrobustisce i muscoli in toto, tonifica i nervi e scioglie le giunture delle gambe; aiuta chi soffre di sciatica e reumatismi alle gambe e alle braccia; aiuta a migliorare il proprio equilibrio.
- akarna dhanurasana – arco e freccia: tonifica i bicipiti, i pettorali e i muscoli del collo.
- bakasana – la gru: migliora la circolazione del sangue al cervello, tonifica i muscoli di braccia, gambe, rilassa la schiena e migliora al coordinazione nervosa.
- ardha chandrasana – la mezza luna: contribuisce a migliorare l’elasticità del corpo, a tonificare i muscoli del busto, soprattutto delle fasce laterali.
- dwi konasana – doppio angolo: rinforza i muscoli infraspinali e tonifica il torace.
- utkatasana – la sedia in torsione: asana le cui funzioni sono legata all’assimilazione e all’eliminazione, rafforza l’articolazione della caviglia, delle gambe e migliora la circolazione sanguigna.
- virasana – l’eroe: aiuta chi soffre di mal di schiena, migliora la circolazione sanguigna soprattutto a livello delle caviglie.
- gomukhasana – il muso di vacca: aiuta ad allungare e ad aprire i lati del corpo, a correggere la postura, ad allungare i muscoli delle caviglie, delle cosce, dei fianchi, del petto, delle spalle e dei tricipiti; riduce lo stress, la fatica e calma la mente; ottimo per chi soffre di male al piriforme.
- marjariasana – il gatto che si stira: asana dolce che massaggia i muscoli dalla schiena al ventre, alleviando i dolori da mal di schiena, rende più flessibile la colonna vertebrale e aiuta a ridurre stress e fatica.
- il delfino: asana che rinforza i muscoli delle spalle e delle braccia, apre le spalle e la parte alta della schiena. Controindicato per chi soffre di lesioni alle spalle, pressione alta.
- bhujangasana – la sfinge: aiuta a rendere flessibile la colonna vertebrale, tonificando i muscoli dorsali, i muscoli delle braccia e delle spalle, ottimo per chi soffre di sciatalgia, vengono massaggiati gli organi interni, contribuisce a ridurre stress e fatica.
- hamsasana – il cigno: migliora l’elasticità di tutta la colonna vertebrale, rafforza i muscoli delle spalle e delle braccia, migliora il benessere di tutto il corpo e della mente.
- ushtrasana – il cammello: allunga la parte anteriore del corpo, le caviglie, le cosce, le gambe, l’addome, il torace e il collo; migliora l’atto di flessione dell’anca, tonifica i muscoli della schiena, migliora la postura e stimola gli organi interni.
- khanyasana – il ragno: tonifica i muscoli delle braccia, delle spalle, del polso, del petto, dell’addome; migliora l’equilibrio, allunga la parte superiore della schiena; calma la mente e rinvigorisce il corpo in toto.
- pasasangasana – il nodo.
- baka dhiyanasana – la gru paziente: migliora la circolazione del sangue al cervello, tonifica i muscoli delle braccia, dei polsi e delle gambe, rilassa e allunga i muscoli della schiena, e migliora la coordinazione.
- sasangasana – la lepre: aiuta a scogliere tensione nervosa e fisica.
- saral dhanurasana – posizione facile dell’arco: aiuta ad allungare i muscoli delle caviglie, delle cosce, dell’inguine, degli addominali, del petto; rafforza i muscoli dorsali, massaggia gli organi interni; migliora la postura.
- bharadvajasana – torsione del saggio II: allieva i dolori alla schiena, scioglie la tensione accumulata su spalle e collo.
- parivritti janusirsasana – posizione della testa al ginocchio: allunga i muscoli della colonna vertebrale, le spalle e i muscoli posteriori della coscia, stimola i muscoli addominali e i reni, favorisce la digestione.
- ardha matsyendrasana – torsione spinale: stimola l’attività di fegato e reni, allunga i muscoli delle spalle e del collo, della colonna vertebrale; ottimo per chi soffre di sciatalgia, mal di schiena e dolori addominali.
- halasana – l’aratro: migliora l’elasticità della colonna vertebrale, migliora la circolazione venosa e tonifica i muscoli spinali.
- matsyasana – il pesce: rafforza i muscoli della schiena e del collo, migliora la capacità polmonare, distende i muscoli flessori dell’anca e i muscoli intercostali.
- chakrasana – la ruota: migliora la postura, stimola l’attività di cuore e polmoni, tiroide e ghiandole surrenali, rinvigorisce tutto il corpo.
- salamba sirshasana + niralamba sirshasana – posizione sulla testa con/senza sosteno: aumenta notevolmente il flusso sanguigno al cervello, migliorando cosi l’ossigenazione delle cellule.
- adityasana – la madre degli dei: massaggia e tonifica l’apparato genitale, aiuta chi soffre di mal di testa, mal di stomaco.