Ecco che soffia!!!
Il racconto di questa caccia alle balene, sulla base del saggio di Nathaniel Philbrick, vi renderà assetati, affamati ed in cerca di distrazioni per via del miserabile e noioso viaggio che i marinai compiono in mare aperto.
Ron Howard vorrebbe creare un ambizioso film d’azione, ed ha una bella storia da cui prendere spunto, quella di Moby Dick, la grande balena bianca, purtroppo inciampa in temi più profondi e le scene soffrono di eccessiva CGI.
Heart of the Sea – Le origini di Moby Dick si apre con Herman Melville, interpretato da un affascinante scrittore Ben Whishaw, alla ricerca di un vecchio marinaio (Brendan Gleeson), che era sulla Essex, una baleniera avvolta da una storia tragica e misteriosa. Vuole scrivere un best seller, che poi sarà il famoso Moby Dick.
La storia è raccontata dal punto di vista del marinaio Owen Chase (Chris Hemsworth), esperto nella caccia alle balene e con una moglie incinta, Peggy (Charlotte Riley). Chase vorrebbe essere il capitano della Essex, quel ruolo doveva essere il suo, ma viene retrocesso a primo ufficiale per fare posto al ragazzo più ricco e di buona famiglia George Pollard (Benjamin Walker). Essi salpano con l’obiettivo di portare tanti barili d’olio di balena in porto.
Premessa – l’olio delle balene in quel periodo era importantissimo, veniva usato per l’illuminazione, ma anche per altre necessità quotidiane, tipo nella cosmetica.
Una volta a bordo, lui e l’impacciato capitano Pollard si scontrano istantaneamente. Pollard non è un marinaio vissuto come Chase, come dimostra il suo ordine iniziale (e molto stupido) di indirizzare la nave verso una tempesta.
I marinai guardano terrorizzati la balena per via delle sue dimensioniIl cast comprende anche il marinaio Cillian Murphy (Matthew Joy), il migliore amico di Chase, e Tom Holland (futuro Spider-Man!) come Thomas Nickerson. Il suo viaggio inizia non nel migliore dei modi, ma grazie al supporto di Chase riuscirà a districarsi bene, anche nei momenti più cruenti del film.
Durante una sosta per fare rifornimento, un marinaio indica una zona dove sono presenti molte balene ma mette gli ufficiali in guardia, lì c’è anche una grande balena bianca, un demonio che uccide gli uomini.
Indovina chi trovano più tardi? La balena demone, una creatura massiccia determinata a distruggere la nave Essex. Ciò che ne deriva è un racconto di sopravvivenza disperata, con i marinai che cercano solo di sopravvivere e tornare a casa. I ruoli si sono invertiti ed in questo caso è la balena a dare la caccia ai marinai, addirittura inseguendoli.
In definitiva, il grave difetto di Heart of the Sea – Le origini di Moby Dick è la CGI, così evidente e innaturale che i shots reali del mare portano un sospiro di sollievo. Il premio Oscar per la fotografia Anthony Dod Mantle (The Millionaire) ha fatto la scelta di inondare di tanto in tanto lo schermo di colori saturi che si sentono completamente in disaccordo con la storia grintosa dei marinai hardcore. Qualsiasi luce dorata si trasforma in un morbido alone sfocato che fa sembrare Hemsworth un angelo incandescente invece che un leader muscoloso.
alcune scene del film sono abbastanza noioseOvviamente il motivo principale per cui la maggior parte delle persone sono andate al cinema a vedere questo film è questa enorme balena che va contro la Essex ed il suo equipaggio. Gli scontri con la balena sono pochi e distaccati, ma quando ci sono, lasciano senza fiato. Il modo in cui sottolineano la sua dimensione attraverso la giustapposizione con le barche rende la sua presenza quasi onnipotente.
A parte questo il film a tratti è molto lento, soprattutto all’inizio, i primi 20 minuti o giù di lì sono abbastanza noiosi. Le scene in cui Thomas Nickerson (Brendan Gleeson) racconta le vicende del film ad Herman Melville sono davvero poco interessanti e non aggiungono nulla alla storia del film. Immagino che avrebbero voluto valorizzare il personaggio, e collegare il suo racconto ai drammatici episodi vissuti da Thomas quando era giovane, ma tagliare quei 15 minuti avrebbe permesso al film di essere più scorrevole e gradevole.
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La Recensione
Il Verdetto
Se siete affascinati dalla storia di Moby Dick, allora questo film vi prenderà e riuscirete a chiudere un occhio. Le scene di caccia alle balene sono belle ed intense, ma forse i telespettatori vorrebbero qualcosa di più da una trama che si sente soffocare come i poveri marinai inghiottiti dal mare. Apprezzabile come lo sceneggiatore ci sottolinea che la caccia al petrolio - in questo caso olio di balena - portava morte e distruzione anche in passato.