Ti dico subito una cosa.
He’s All That di Netflix è meglio dell’originale She’s All That (Kiss Me del 1999).
In un ecosistema cinematografico pieno di reboot e remake, un revamp della commedia romantica del 1999 She’s All That (Kiss Me), con protagonista la celebrità di TikTok Addison Rae, sembra all’apparenza solo un’altra entrata nel vasto mare delle commedie romantiche. Ma il revamp di Netflix He’s All That sfida gloriosamente tutte le aspettative. Diretto da Mark Waters (Mean Girls, Quel pazzo venerdì) e con una sceneggiatura di R. Lee Fleming Jr., lo sceneggiatore del film originale, He’s All That è una delle migliori commedie romantiche liceali del XXI secolo. Mi ha ricordato per alcune sfaccettature la brillante commedia romantica 17 Again – Ritorno al liceo. Utilizza lo stile del vecchio film per ritagliarsi una storia romantica tutta sua e trasformarla in qualcosa di abbastanza innovativo. A conti fatti… He’s All That è superiore al film originale.
[Attenzione: questa recensione contiene leggeri spoiler di He’s All That.]
La trama di He’s All That
In She’s All That, il ragazzo popolare Zack (Freddie Prinze Jr.) accetta una scommessa e decide di trasformare l’antisociale Laney (Rachael Leigh Cook) nella reginetta del ballo. Praticamente un aggiornamento moderno di My Fair Lady. He’s All That aggiorna di nuovo la formula per il 2021, seguendo l’influencer e liceale Padgett (Addison Rae, che di influencer ne sa), in preda alla rottura con il ragazzo in diretta streaming, diventando un meme poco attraente (una ragazza mocciosa). Dopo quel live streaming ha perso la popolarità e i contratti di sponsorizzazione con il marchio di trucchi Bunny Venom, quindi accetta di fare una scommessa con un’amica: trasformare un perdente in un re del ballo.
Vincere la scommessa permetterebbe a Padgett di recuperare i suoi follower e dimostrare anche a Bunny Venom (interpretata da Kourtney Kardashian, fondamentalmente nei panni di se stessa) che è ancora influente e in grado di supportare la compagnia con la sua immagine. Chi è il perdente in questione? Un ragazzo che odia i social di nome Cameron (Tanner Buchanan), che preferisce criticare tutti e scattare foto alla spazzatura piuttosto che fare amicizia con le altre persone.
He’s All That è divertente come l’originale ma più moderno
Come nel film originale, attraverso una serie di tentativi ed errori, i due riescono ad andare d’accordo e diventano amici, il che alla fine porta a qualcosa di più. Il ritmo della storia è più o meno lo stesso, ma aggiornato per riflettere non solo i cambiamenti di genere, ma anche le sensibilità più moderne. La pressione di Padgett per avere successo, ad esempio, deriva dal fatto che le sue sponsorizzazioni la stanno aiutando a pagare le bollette di sua madre single e le permettono di racimolare i fondi per le tasse universitarie. Quando Cameron scappa da un party per ricchi, non è perché è stata umiliata dall’ex di Padgett, come nell’originale, ma perché lo stronzo ha molestato la sorellina.
Waters pone meno enfasi sull’oggettivazione dei corpi delle donne, un problema che affligge l’originale, in cui i ragazzi parlano ripetutamente della qualità delle “tette” delle studentesse e Laney è costretta a mettere in mostra le sue skill indossando un costume da bagno aderente. Invece, He’s All That è incentrato sul gusto di Padgett: l’idea di rendere Cameron sexy non ha nulla a che fare con l’aspetto estetico di quest’ultimo (anche se gli taglia i capelli e cambia il suo look). Padgett prova a scoperchiare la personalità che Cameron mantiene sepolta dalla morte di sua madre.
Non mancano alcuni riferimenti al film originale, come le canzoni, qualche attore e anche la sequenza di ballo finale… forse un po’ troppo lunga. Tuttavia, i riferimenti non risultano forzati. Nel senso, il regista li ha usati solo per compiacere i fan, ma il film avrebbe potuto tranquillamente farne a meno. La struttura in sé non è nuova, concordo, ma è godibile e si presta benissimo a cotte inaspettate, incomprensioni romantiche ed eventuali ricongiungimenti sul finale che non possono mancare nelle più belle commedie romantiche.
Aiuta anche il fatto che sia Padgett che Cameron finiscano per essere due personaggi interessanti e adorabili. Cameron è stato creato per essere il perfetto rubacuori adolescenziale: acido all’inizio ma con un debole per la sorellina e anche per i cavalli. Il suo amore per i cavalli porta in He’s All That alcune scene che sembrano uscite dal diario di un adolescente romantico senza speranza… le persone più sdolcinate le apprezzeranno.
Il revamp di Netflix migliora anche una componente chiave del film originale: il problema più grande di She’s All That è che Laney e Zack non hanno molto feeling al di là della semplice attrazione fisica. Ma in He’s All That, Padgett e Cameron in realtà trascorrono molto tempo insieme, creando un rapporto lento ma costante. La recitazione di Rae può essere un po’ rigida, ma Buchanan è molto bravo a scioglierla.
La Recensione
He's All That
Le commedie romantiche spesso seguono le stesse formule e certamente un revamp di una classica commedia romantica liceale dovrà emulare le stesse sfaccettature. Ma non è una brutta cosa. Se fatte bene, queste commedie risultano molto soddisfacenti, specialmente quando vengono dati dei piccoli ritocchi per tenere conto di nuovi personaggi e del progresso tecnologico. Inoltre, il fascino di una commedia romantica non ricade nell'effetto suspense: viene dal rapporto tra i protagonisti. He's All That crea una storia d'amore appagante in cui entrambe le parti crescono e imparano l'una dall'altra. Come nella maggior parte delle commedie romantiche, la coppia si riunisce con un grande bacio finale - e in He's All That, quel momento sembra essere guidato anche dall'attesa del pubblico. Ho trovato divertente il modo in cui He's All That prende in giro la generazione Z in ogni modo. Mi è piaciuto l'originale "She's All That" ed è stato fantastico rivedere Rachel Leigh Cook e Matthew Lillard in questo revamp/remake del 2021.
PRO
- Addison Rae è adorabile
- Ci sono le canzoni dell'originale
CONTRO
- La recitazione regala emozioni ma anche delusioni