Secondo la scienza i figli cresciuti in famiglie religiose sarebbero più egoisti rispetti a quelli cresciuti con mamma e papà atei.
Abbiamo sempre pensato che per crescere i propri figli nel modo corretto, una delle strade da intraprendere fosse quella di insegnare loro il senso morale e la differenza fra bene e male. Per aiutarci, in nostro soccorso ci ha sempre aiutato la fede religiosa. Ora, però, uno studio smentisce tutto e punta il dito proprio contro le famiglie religiose. La ricerca è stata condotta da sette diversi istituti accademici sparsi per il mondo: Stati Uniti, Canada, Giordania, Turchia, Cina e Sud Africa, il campione scelto è stato di 1200 bambini di età compresa fra i 5 e i 12 anni.
Il 24% di loro era cristiano, il 43% musulmani e il 26,7% atei. Durante l’esperimento ai bambini è stato chiesto di scegliere degli adesivi, in un secondo momento gli è stato detto che non sarebbero bastati per tutti i bambini della loro scuola; ciò serviva, spiegano i ricercatori, a capire quanto fossero inclini alla condivisione. Inoltre, ai bambini sono stati somministrati alcuni filmati nei quali venivano mostrati episodi di violenza fra altri bambini allo scopo di osservare le loro reazioni. I risultati hanno dimostrato che i bambini cresciuti in famiglie religiose – siano esse cristiane o musulmane – sono meno disposti all’altruismo rispetto ai bambini cresciuti in famiglie atee.
Di contro, i genitori credenti hanno maggiore tendenza a vedere i loro figli più empatici e sensibili nei confronti delle altre persone in difficoltà. Infine, sempre secondo lo studio, i bambini cresciuti in famiglie religiose sono più critici verso le azioni altrui.