Inutile girarci attorno: le priorità cambiano, per le donne ovviamente (gli uomini hanno il calcio al primo posto da quando nascono fino a che morte non li separi).
Se nell’epoca liceale il Principe Azzurro, la carriera, le borse e i vestiti erano il pane quotidiano, raggiunti i vent’anni l’unica cosa che riesce a vedere una donna è la scritta lampeggiante a caratteri cubitali IKEA.
Ogni periodo è buono per andarci, che sia inverno o che sia estate, autunno o primavera, festivo o non festivo, l’IKEA è un brand che non passa mai di moda. Ci si ritrova a trascinare amici, fidanzati e mariti che, controvoglia ma consapevoli a cosa andrebbero incontro rispondendo di no, ci accompagnano per poi finire regolarmente al bar del complesso…qualunque cosa, anche il Cammino di Santiago di Compostela, pur di non partecipare al giro d’ispezione che ha una durata media di due barra tre ore.
Sono maschi e i maschi, si sa…non capiscono nulla di arredamento. Non riescono a vedere più in là del canale sportivo e della birra, figuriamoci saper notare cosa manca nel resto della casa.
Ma l’IKEA è l’unico SI’ che urleremo con vero piacere (e senza fingere) dai vent’anni in avanti perché…
EVERY LITTLE THING SHE DOES IS MAGIC.
L’atmosfera creata dalla nota catena svedese è qualcosa che farebbe emozionare anche la Disney. Qualcosa che rende l’IKEA il paradiso terrestre delle donne. I cassoni pieni di roba da acquistare che accompagnano tutto il tour all’interno dell’edificio ci destabilizzano totalmente. Le frecce applicate per terra con il compito di indicare la via (giustamente, il senso dell’orientamento è quello che è, meglio prevenire) ci infondono sicurezza. La vista delle camere arredate è così poetica che quasi ti vien voglia di mettere su famiglia solo per il gusto di poter arredare una camera per bambini. I reparti con i gadget per le varie stanze della casa ci inebriano come non mai. E, infine, il grande magazzino dove è possibile recuperare i mobili che più hanno saputo conquistarci ci dà il colpo di grazia. Il tutto accompagnato da luci più o meno soffuse a seconda del reparto/zona in cui ci si trova…pura magia.
YES, WE CAN.
Se noi donne veniamo etichettate come quelle non in grado di svolgere lavori manuali, l’IKEA smentisce e ci dà la giusta occasione per prenderci una rivincita personale nei confronti dell’uomo. Diciamocelo chiaro e tondo: a montare i mobili del marchio svedese siamo più brave e veloci noi (grazie a delle istruzioni semplici e dettagliate, incomprensibili per il maschio alfa). Abbiamo voluto la parità dei sessi e così l’abbiamo. Nulla di più divertente e soddisfacente che “costruire” la propria casa con le nostre sole forze.
NO MONEY, YES IKEA.
Citare i prezzi sarebbe un’eresia. Non credo esista posto più economico per quel che concerne mobili ed oggettistica per la casa. L’IKEA non ha rivali, l’IKEA è per tutti. Puoi rifare casa tua, casa di tuo nonno e anche casa del vicino con una cifra ridicola. Tant’è che appena usciti, guardando lo scontrino, vien voglia di rientrare e cominciare un secondo round, con la consapevolezza di aver comunque risparmiato alla fine del match.
YES, MI SERVE.
Non ho mai capito il segreto, forse la magia, appunto, di cui si parlava prima. Fatto sta che sai come entri e non sai come esci. Parti per l’IKEA con la scusa ufficiale ( scusa utilizzata per sentirci un po’ meno colpevoli) del “mi servono delle cose per il bagno” ma hai appena varcato l’ingresso che immediatamente ti rendi conto di come necessità faccia virtù e quindi tutto serve. Ci sono appendi-sciarpe speciali di cui tu non eri nemmeno a conoscenza che ti chiamano a gran voce, ci sono bicchieri in perfetto stile Medioevo che però hanno anche qualcosa di moderno che ti fa impazzire, ti accorgi di non poterne vivere senza, li vuoi a tutti i costi, devono essere tuoi. Perché se non li compri adesso te li sognerai da qui al prossimo weekend libero per tuo marito, e tu non puoi aspettare un’altra pausa della Serie A per averli.
Dall’oggetto più utile a quello più futile, sembreranno (e diverranno) tutti indispensabili.
Non è mai troppo presto per comprare qualcosa.
Non è mai troppo presto per chiedere il catalogo nuovo.
Non è mai troppo presto per andare all’IKEA.