I Negramaro dedicano Roma Nuda a Califano con questa cover video:
Negramaro dedicano Roma Nuda a Califano (cover del tour)
Il 30 marzo del 2013 si spegneva il poeta di Roma “Franco Califano”. Per omaggiarlo i Negramaro, composti da Giuliano Sangiorgi e Lele Spedicato, hanno realizzato una cover di uno dei brani più emozionanti e famosi dell’artista de Roma. Il singolo è il pezzo inserito anche dalla famosa rivista Rolling Stones come uno dei 100 più importanti brani italiani di sempre, stiamo parlando di “Roma Nuda”.
Il video diretto da Tiziano Russo è in anteprima sul sito del corriere. Lo potete guardare qui sopra.
Ecco cosa ha detto Sangiorgi su Facebook riguardo a questo pezzo e al Califfo:
In questa foto Franco CalifanoRoma è nuda senza il poeta!
è davvero nuda, da quando il “califfo” è andato via per sempre dalle sue strade fatte di asfalto e di preghiere.
ha lasciato un vuoto incredibile, un buco nero fatto di storie e di canzoni, che hanno delineato un contorno indelebile e preciso di questa città di santi e falsi dei.
per ogni verso di Franco c’è un vicolo di Roma in cui perdersi, di notte.
per ogni nota, il suono di una nuova alba sulla città più antica del mondo.
come antico è il canto del suo poeta.
tanto antico quanto modernissimo.
ci manca sentire le sue storie in musica.
si, di un’altra epoca e pur sempre vive nel ruvido della sua voce che ancora riscalda il cuore.
ci mancano le sue canzoni per ogni storia, vera o inventata che fosse… che importava… sembravano tutte vere negli spigoli e nella veemenza dei suoi racconti.
ci mancano i suoi messaggi notturni, forse scritti di getto, passeggiando tra le strade deserte di una roma ancora nuda agli occhi di chi la guarda con i suoi, ancora oggi.
quando canta lui questa città non ha segreti.
non ha nascondigli.
non ha altre città sepolte dalle tante altre che l’hanno preceduta.
tutto appare limpido e cristallino nella notte di queste strade “uguali a pelle scura”.
eppure il suo grido disperato non ha mai segreti, non ne ha mai avuti Franco.
forse, per questo aspetteremo secoli prima che il tempo lo riconosca per quello che è stato , è e sarà per sempre: “IL POETA DE ROMA”.
forse, per passare alla storia come poeti, davvero bisogna vestire degli abiti precisi, indossare silenzi criptici e abitare i giusti salotti culturali, non dire poi tutto, non essere davvero nudi, insomma.
questo non lo so, è solo un dubbio.
ma di una cosa sono certo: io non aspetterò quel tempo!
per me le sue parole, anche in racconti PSEUDO-COMICI (sempre di una profondità pazzesca) sono dei capolavori assoluti, in cui quello che ritrovo è solo semplice e pura poesia.
Roma è nuda, si’! caro Franco ma non lo sarà più se tu tornerai al tuo posto di sempre, “all’angoletto de’ sta strada” che aspetta solo di spegnersi e riaccendersi, ogni giorno e notte, all’aurora e al tramonto di una nuova tua canzone.
qui intanto ci si inventa un’altra vita.
ciao Franco. Porta i saluti a chi sai e a chi hai conosciuto in un giorno qualunque insieme a me.
Ecco il testo originale di Roma Nuda di Franco Califano:
‘N amico nun ce sta che me po consolà stasera
m’attacco a ‘sta città che s’è addormita già da ‘n ora
cammino su de lei, su strade uguali a pelle scura
si poi se sveglierà, io certo nun glie posso fa’ paura…
Roma nuda…
scusa si perdo lacrime pe’ strada
mal che vada fa finta che so’ gocce de rugiada
piuttosto che sta’ solo dentro al letto
vado randagio in quarche vicoletto
cammino a piedi scarzi, armeno finchè t’arzi
dormi e vedrai che manco me sentirai
Roma nuda…
nun me poi di’ de no , so’ disperato
casa è vota, c’era ‘na donna che m’ha rovinato
Me basta sta’ così all’angoletto de ‘sta strada
chissà che a dormì qui domani io nun m’enventi ‘n artra vita.
Roma nuda…
Me basta sta’ così all’angoletto de ‘sta strada
chissà che a dormì qui domani io nun m’enventi ‘n artra vita.
Roma nuda… Roma nuda…
Roma nuda…