Il caso di Elly Schlein, paragonata da Luigi Rispoli, vice presidente del coordinamento cittadino di FdI Napoli e consulente del Ministero dei Beni culturali, a una donna Neanderthal, ha scatenato un’ondata di indignazione e polemiche. Rispoli ha utilizzato un confronto estetico tra Schlein e una ricostruzione 3D di una donna Neanderthal per un post su un social network, commentando che sembravano “separate alla nascita”. Questo episodio ha rapidamente acceso le discussioni, poiché molti hanno percepito il commento come gravemente offensivo e sessista, con l’aggravante di usare un momento significativo di scoperta archeologica per fare satira politica.
In Italia, I segreti dei Neanderthal di Netflix è diventato famoso perché un politico ha paragonato la specie ad Elly Schlein e non per l’importanza culturale o storica del ritrovamento archeologico. Questa situazione evidenzia un problema serio: che la mentalità italiana da più importanza alle cose spicciole rispetto a quelle più importanti.
Chiusa questa parentesi, parliamo di I segreti dei Neanderthal e analizziamo pregi e difetti.
“I segreti dei Neanderthal” è il nuovo documentario Netflix diretto da Ashley Gething e narrato da Patrick Stewart. Riesce a colpire il pubblico con un mix efficace di informazioni intriganti e una narrazione molto buona.
Questo documentario si inserisce tra quelle realizzazioni di Netflix che negli ultimi anni hanno saputo combinare interviste profonde e ricostruzioni dettagliate per migliorare la comprensione dei temi trattati. Un po’ come la serie su Alessandro Magno. In questo caso però, la scelta di non trasformare il documentario in una serie di lunghi episodi ha permesso di mantenere un ritmo agile e diretto che facilita l’immersione dello spettatore nei misteri del passato. Sarebbe stato noioso per lo spettatore – forse – seguire tanti episodi sui nostri antenati.
Questo documentario si distingue tra i documentari sulle scoperte archeologiche. La cura nella scelta dei fotogrammi e la regia attenta fanno sì che ogni scena, ogni ripresa o sequenza, contribuisca a costruire un racconto visivo senza eguali in questo genere. Sia che si tratti di attori impegnati nelle rievocazioni, sia che il focus ricada su scoperte scientifiche importanti, il documentario riesce a rendere ogni momento appagante.
Il valore aggiunto di “I segreti dei Neanderthal” non proviene solo dalle immagini ma anche dal suo contenuto. Spesso, infatti, portiamo con noi idee preconcette sugli uomini di Neanderthal, viste le numerose informazioni superficiali che circolano. Questo documentario si propone di demolire questi stereotipi, offrendo uno sguardo equo e umanizzato su questa specie antica, avvicinandoci a loro più di quanto si potrebbe immaginare.
La narrazione di Patrick Stewart è la ciliegina sulla torta: la sua voce aggiunge quel tocco finale che completa perfettamente l’opera, rendendola un’esperienza unica per gli appassionati di documentari di questo tipo. Senza il suo contributo, probabilmente, qualcosa mancherebbe all’appello.
Per concludere questa recensione, se stai cercando contenuti stimolanti per un weekend ricco di cultura, “I segreti dei Neanderthal” merita senza dubbio un posto nella tua lista. Non perderti l’opportunità di esplorare questo capitolo affascinante della storia umana e di vedere i Neanderthal sotto una nuova luce. Restiamo in attesa dei tuoi commenti su questo straordinario viaggio nel tempo.
La Recensione
I segreti dei Neanderthal
Il documentario "I segreti dei Neanderthal" affascina grazie alle riprese spettacolari e alla narrazione coinvolgente di Patrick Stewart, ma soffre di una narrazione a volte troppo densa.
PRO
- Riprese visivamente impattanti.
- Approfondimenti scientifici stimolanti.
- Narrazione di Patrick Stewart.
CONTRO
- Complessità eccessiva a tratti.