“I vantaggi del tradimento” si presta a varie interpretazioni. Potrebbe essere un prodotto nato sull’onda del successo di film come il mediocre 365 Giorni. Ma c’è un altro modo di vederlo. Ci sono stati anni in cui racconti come 365 Giorni o Twilight erano visti come intrattenimento frivolo, relegati alla categoria dei film di “bassa lega”, apprezzati come un guilty pleasure più che come un’opera d’arte. Non sto giustificando il genere, sto solo cercando di comprendere il perché della sua popolarità. Tra l’altro attualmente “I vantaggi del tradimento” è il film più visto su Netflix Italia il che mi pare impossibile. Va beh, continuiamo.
Alla radice di tutti questi film ci sono libri che puntavano alla pura evasione. Spesso la trama ruota attorno a una donna che incrocia un uomo enigmatico e affascinante. La relazione che ne segue è intricata, e la comunicazione tra i due è tutt’altro che perfetta. Ecco perché in queste storie appare spesso una migliore amica dalla personalità contrapposta e un amico innamorato in segreto della protagonista. Inevitabilmente, l’uomo misterioso entra in scena e, grazie a una serie di eventi romantici, lui e la donna diventano la coppia del momento.
Sapevo cosa aspettarmi dalla trama di “I vantaggi del tradimento”, quindi nessuna sorpresa dal mio punto di vista. Ma un’ennesima grande delusione, sì. Giovanni Lancelloti e Leandro Lima, che interpretano rispettivamente Babi e Marco, sono ovviamente esteticamente affascinanti. Altrimenti non verrebbero scelti per interpretare ruoli di questo tipo 😀 Tuttavia, la scintilla tra di loro non scatta. Questo è frustrante, perché quella scintilla è il fulcro della storia. In un racconto che evita tematiche profonde, la chimica tra i due personaggi dovrebbe essere l’elemento centrale.
Sono convinto che il successo di Twilight sia legato alla palpabile tensione tra i protagonisti. Questo elemento si è rivelato fondamentale per l’identificazione del pubblico. È la mancanza di questa tensione a rendere meno accattivante un film come 50 sfumature di Grigio, che ha beneficiato solamente del successo dei libri, non certo delle interpretazioni degli attori.
Riguardo all’aspetto estetico, capisco la necessità di creare una certa atmosfera. Ma in una storia che ruota attorno a una seconda possibilità, la naturalezza dovrebbe essere l’obiettivo principale. E se il cattivo era identificabile fin dall’inizio, un po’ più di cura nel suo look avrebbe aggiunto un elemento di suspense.
Riguardo a Marco, prendiamo ad esempio il personaggio di Jay Gatsby del libro “Il Grande Gatsby”. Gatsby è un uomo ricco e affascinante, con un passato oscuro e misterioso. La sua complessità e il suo fascino lo rendono irresistibile agli occhi di molti, pur essendo un personaggio profondamente problematico. Quando un film o un libro tenta di ricreare un personaggio così complesso come Gatsby, c’è il rischio di cadere nel tranello della superficialità. Se Marco è stato modellato seguendo questa tipologia di personaggio ma non è stato sviluppato adeguatamente, come è successo, appare come una versione diluita e meno interessante, perdendo l’opportunità di esplorare temi più profondi e dinamiche più complesse.
E dov’è la complessità emotiva che avrebbe dovuto sfidare Babi? Parlando di Patty, il personaggio è interessante ma serviva solo a evidenziare che Babi era più equilibrata in confronto. Questo non le rende giustizia.
Forse gli autori volevano riflettere le emozioni delle donne in una relazione, ma si sono persi lungo la strada. Niente in questa storia rappresenta ciò che le donne realmente desiderano. E se così fosse, un consulto psicologico sarebbe più utile. Il punto è che non ho mai visto nel film il momento in cui l’interesse di Babi per Marco è diventato qualcosa di più profondo.
Per concludere questa recensione, il problema più grande di “I vantaggi del tradimento” è la mancanza di chimica tra i protagonisti. Se avessero risolto questo aspetto, tutti gli altri difetti sarebbero passati in secondo piano. Va beh, quasi in secondo piano. “I vantaggi del tradimento” non sarà l’ultimo film di questo genere, ma speriamo che i futuri film imparino dai suoi errori.
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La Recensione
I vantaggi del tradimento
"I vantaggi del tradimento" prova a giocare con il genere romantico-drammatico, ma inciampa più volte. Speravo in una storia coinvolgente tra Babi e Marco, due bellissimi protagonisti, ma la chimica tra i 2 manca. Il film prova a toccare argomenti come amore, passione e tradimento, ma non li approfondisce abbastanza per renderli convincenti o interessanti. Rispetto ad altri film simili, come "Twilight", sembra meno riuscito. Se cercate un'esperienza di puro intrattenimento, forse potrebbe andare, ma se volete qualcosa di più profondo, rimarrete delusi.
PRO
- Forse ci può stare per una serata senza troppe pretese, ideale per chi ama i film d'intrattenimento molto leggero.
CONTRO
- La mancanza di chimica tra i protagonisti rende la storia poco coinvolgente.
- La trama è abbastanza superficiale, con personaggi poco sviluppati.