La giornata di Ian McKellen alla Festa del Cinema di Roma 2017, una giornata in cui l’attore ha avuto modo di raccontare se stesso e il suo mondo
In conferenza stampa prima, e all’Incontro Ravvicinato poi, quella di ieri alla Festa del Cinema è stata una giornata interamente dedicata a Ian McKellen. Attore dal talento enorme, ha recitato in svariati ruoli passando dal teatro al cinema, passando anche dalla tv, ma che rimane noto al grande pubblico per il suo ruolo di Gandalf nella saga de “Il Signore degli Anelli”.
La carriera di Ian McKellen
Ian McKellen, 78 anni ma la vivacità di un ragazzino, gli occhi illuminati dalla curiosità e dalla gioia, pronto a raccontarsi a cuore aperto. La sua carriera, iniziata all’età di 13 anni, lo ha visto prima grande protagonista del teatro, poi molto tempo dopo del cinema e anche della tv. Tutto con la stessa forza e la stessa passione, frutto di un amore innato per il palcoscenico e per l’arte attorica, un arte che egli stesso definisce “più simile alla vita della vita stessa”.
A chi gli ha chiesto se passare dal teatro al cinema lo abbia portato a cambiare approccio verso il suo lavoro, egli risponde:
Sì e no. Un attore si rapporta al personaggio, e cerca di diventare quel personaggio. In teatro si parla, si dicute, si fanno le prove, si cambiano alcune cose e soltanto alla finesi recita, e ci si mostra, e tra l’attore e il pubblico c’è grande distanza.
Il pubblico del cinema, invece, è molto più vicino, e la cinepresa va trattata un po’ come un altro personaggio. Ecco perché sì, l’approccio recitativo è cambiato- spiega – ma anche no, perché il modo di prepararsi al personaggio resta lo stesso.
[…]Il mio modo di recitare combia di continuo, ma non penso di essere già arrivato alla fine della strada. Molti pensano che recitare sia nascondersi dietro a dei baffi finti, o ad una maschera; in realtà recitare significa RIVELARE, non nascondere. Siamo tutti capaci di essere qualcosa, grazie all’immaginazione.
Ian, omosessualità e adozioni
Grande spazio, nella chiacchierta con Ian McKellen, ha avuto il tema dell’omosessualità. L’attore infatti ha dichiarato la sua omosessualità a 49 anni, rendendosi conto di quanto fosse importante sentirsi liberi di essere se stessi. Il suo consiglio, a chiunque ha paura di fare questo grande passo, è di farsi coraggio, perché la vita, la carriera e ogni cosa volge al meglio.
La cosa migliore è dichiararsi- raccomanda Ian -perché dopo migliora tutto, c’è più serenità. Anche la mia recitazione ne ha tratto beneficio. Capisco che non sia facile per tutti, magari c’è chi ha genitori anziani, oppure ha paura di perdere il lavoro; c’è il politico che può temere di perdere i suoi elettori e anche l’attore di non avere più certi ruoli. Ma il mio messaggio resta comunque: non esitate, fatelo!
Con naturalezza, poi, il discorso è passato sul tema delle adozioni e dei figli, Ian ammette di non aver mai pensato ad un figlio, forse per egoismo, ma non ha mai sentito il bisogno di averne. “Ho i miei piccoli fan- racconta -qualche tempo fa ho conosciuto una bambina di 5 anni che ha voluto fare una foto con Gandalf”. E per quanto riguarda i bambini, smbra bastargli questo.
Quando viene interrogato sulle sue paure, Ian rispnde risoluto “Non mi fa paura niente” e poi si spiega meglio:
Mi fanno paura i politici, i militari, le pallottole, la stupidità… ma quando si tratta di lavorare, non ho paura di niente. Il mio lavoro è l’estensione di me stesso; in un film posso essere chiunque, posso anche volare.
Incontri Ravvicinati… con Gandalf
Un ruolo che ha cambiato per sempre la carriera e la vita di Ian McKellen, il ruolo di Gandalf, lo stregone che nella saga de Il Signore degli Anelli e ne Lo Hobbit ha rivestito un importante ruolo. Inutile negarlo, Ian McKellen, per molti di noi È Gandalf! E proprio per accontentare i tanti presenti al suo Incontro, che l’attore ha ripetuto una delle battute più famose de La Compagnia dell’Anello (primo capitolo della saga Tolkeniana); jha gran voce ha tuonato il suo “TU NON PUOI PASSARE!”, frase che Gandalf recita al cospetto del Balrog, scatenando l’euforia di un pubblico completamente rapito.
I film scelti per raccontarsi, a parte le trilogie di Peter Jackson, sono stati: Riccardo III, L’Allievo, X Man 2 (in cui interpreta il ruolo di Magneto) e Demoni e Dei. Infine, come suo film preferito, scelto personalmente da lui, Sir Ian McKellen ha mostrato un pezzo del film di Jacques Tati Le vacanze di Monsieur Hulot.
Alla fine della conferenza stampa, Ian si è fermato per gli autografi ai suoi numerosi fan. Ecco alcune foto del momento.