Uscirà il mese prossimo “Ideal Home”, il nuovo film di Andrew Fleming (“Amici di letto”, “Easy girl”) con Paul Rudd e Steve Coogan, sagace commedia moderna sul tema della famiglia.
Due nonni speciali
Il film di Fleming ha per protagonisti Erasmus (Coogan), uno chef star di un programma televisivo di successo, e Paul (Rudd) suo regista e compagno di vita.
La loro relazione, sentimentale e professionale, sembra essere giunta al capolinea, quando un giorno alla loro porta bussa alla porta un bambino. Il piccolo è il nipote mai conosciuto di Erasmus e l’uomo è l’unico parente che può prendersene cura, dato che il padre è stato arrestato per l’ennesima volta.
Dopo lo sgomento iniziale, Paul ed Erasmus decidono comunque di accogliere il nipote aprendogli le porte della loro stravagante casa (e vita).
Il rapporto tra il bambino e i nonni è inevitabilmente destinato a crescere e a “guarire” la relazione dei due, ma saranno in molti a chiedersi se quella sia effettivamente la sistemazione più idonea per un bimbo.
Oltre alla trama originale e leggera, il film fa leva sugli ottimi protagonisti: l’attore inglese Steve Coogan che abbiamo conosciuto nei panni di Giulio Cesare nella trilogia di “Una notte al museo” e nello struggente “Philomena” e Paul Rudd, che dopo tanti anni da caratterista, ha finalmente raggiunto la fama interpretando il microscopico supereroe Marvel, Antman.
A proposito di Rudd, il suo impeccabile look hipster sfoggiato nel film, così diverso da come siamo soliti vederlo, pare abbia già fatto conquiste, creando il delirio tra i suoi followers.
Tabù infranti e film “arcobaleno”
Se fino a qualche decennio fa, i film a tematica omosessuale erano relegati a film d’essai e vietati anche se commedie (fa ancora sorridere il “V.M.18” riservato al “Il vizietto” con Tognazzi e Serrault), da qualche anno sono stati giustamente sdoganati e sono sempre di più i film che affrontano l’argomento nelle più svariate maniere.
“Ideal home” arriva nello stesso periodo di “Tuo, Simon” teen-movie che affronta il delicato tema dell’accettazione di sé nel travagliato periodo dell’adolescenza.
A quanto pare quindi, il cinema ha preso piena coscienza del tempo in cui viviamo, dando spazio e luce a racconti di vita e a punti di vista che per troppo tempo aveva considerato tabù.
Ma si sa che i tabù sono fatti per essere infranti.