Psicologi tornano a stupirci con un nuovo brano, “Il passo”, tratto dal loro ultimo album DIY. Una canzone che esplora il magnetismo dell’estetica e la superficialità, un mix di emozioni contrastanti tra attrazione e consapevolezza della vanità. Sei pronto a scoprire il significato profondo di questo pezzo? Ti invito a un viaggio tra eccessi, mondanità e una ricerca disperata di autenticità.
Tra feste inattese e la voglia di fuggire
Il brano “Il passo” si apre con una scena di vita vissuta tra eventi inaspettati e mondanità. “Non volevo uscire sono finito a una festa”, canta il duo, descrivendo come la vita li abbia portati in situazioni che mai avrebbero immaginato. Questo verso rappresenta perfettamente l’idea di ritrovarsi in contesti non pianificati, travolti da esperienze che sono allo stesso tempo attraenti e destabilizzanti.
La presenza di Milano, una città simbolo della moda e delle luci della ribalta, diventa il palcoscenico ideale per raccontare questa storia di eccessi e vanità. “Milano, andiamo, non l’avrei mai detto che anche tu fai la modella”, questa frase evoca l’immagine di una città in cui tutto sembra possibile, anche i cliché più scontati, come ritrovarsi tra modelle e artisti.
Estetica e superficialità: il fascino ingannevole della bellezza
Uno dei temi centrali del brano è l’estetica come elemento magnetico, ma anche ingannevole. Gli Psicologi dipingono un quadro di bellezza esteriore e di apparente perfezione, ma ci mostrano anche come questa bellezza possa essere superficiale e fuorviante. “Ammaliato dall’estetica, ballo in una videocamera”: in questo verso si percepisce l’attrazione per l’apparenza e la necessità di piacere agli altri, di essere protagonisti in un mondo fatto di immagini e di riflessi.
Tuttavia, questa attrazione per l’estetica ha un prezzo. La bellezza diventa un’arma a doppio taglio, una forza capace di incantare ma anche di distruggere. “Questa musica è un’arma a doppio taglio e può essere fraintesa”, gli Psicologi ci mettono in guardia sul pericolo di perdersi in ciò che è solo superficie, dimenticando la sostanza e ciò che è realmente importante.
L’amore come un gioco pericoloso
In “Il passo”, l’amore è descritto come un’esperienza intensa e quasi teatrale. “Tu dimmi se mi ami, rimani, domani / Come due criminali, armati, Armani”. Questa immagine ricorda un film d’azione, un amore vissuto al limite, come due fuorilegge pronti a tutto. Gli Psicologi parlano dell’amore con un tono che oscilla tra la passione e il rischio, quasi come se amare significasse costantemente vivere sull’orlo del precipizio.
I gesti, descritti in modo quasi coreografico, ci portano in una dimensione surreale, dove ogni movimento diventa un rituale: “Porta le mani a destra, sinistra, in alto, in basso / Io sento che ci stiamo innamorando”. Questi versi trasmettono un senso di perdita di controllo, di abbandono al momento, in cui l’amore diventa un ballo che non puoi smettere di seguire, anche quando sai che potrebbe farti del male.
Il lato oscuro della fama
La canzone ci porta anche dietro le quinte del mondo della fama e delle sue insidie. Gli Psicologi ci mostrano il lato più oscuro della celebrità, dove la solitudine e il disagio convivono con il successo. “Il ragazzo che mi ha offerto una botta nel cesso / Così giovane e bello famoso e depresso”: questo verso racconta l’altra faccia della medaglia, quella che spesso viene nascosta sotto i riflettori. Il successo non garantisce la felicità, anzi, può amplificare il senso di vuoto e di inadeguatezza.
Anche il riferimento alla Fashion Week e all’invito rifiutato evidenziano la complessità del rapporto degli Psicologi con il mondo delle apparenze. Da un lato c’è la voglia di far parte di quel mondo, dall’altro c’è la consapevolezza che non tutto ciò che luccica è oro. Rifiutare quel tipo di esposizione pubblica sembra un modo per preservare un po’ di autenticità, un gesto di ribellione contro la superficialità.
Un finale tra sogno e realtà
La canzone si chiude con un’immagine quasi onirica: “Mi sono svegliato in un negozio di elettronica / Mi stavano puntando addosso la macchina fotografica”. Questa scena rappresenta perfettamente la sensazione di essere costantemente sotto i riflettori, come se la propria vita fosse sempre in mostra, senza mai un momento di vero riposo. È un’immagine potente, che richiama la disumanizzazione della celebrità, ridotta a un semplice oggetto da fotografare e da esporre.
In conclusione: un’esistenza affascinante e tormentata
“Il passo” è una canzone che ci porta dentro il mondo degli Psicologi, un mondo fatto di luci e ombre, di eccessi e di contraddizioni. Da un lato c’è l’attrazione per l’estetica, per la bellezza, per il successo; dall’altro c’è la consapevolezza del vuoto che queste cose possono lasciare. È un brano che parla di ricerca di autenticità, di voglia di trovare un equilibrio in mezzo al caos della vita.
Psicologi riescono a raccontare tutto questo con un mix di ironia, malinconia e schiettezza, creando un pezzo che fa riflettere e che riesce a toccare corde profonde. E tu, cosa ne pensi di questa riflessione sull’estetica e sull’amore pericoloso? Hai mai provato quella sensazione di essere attratto da qualcosa di bello ma effimero? Raccontacelo nei commenti, siamo curiosi di sapere la tua opinione!
Il testo di Il passo
Non volevo uscire sono finito a una festa
Milano, andiamo, non l’avrei mai detto che anche tu fai la modella
Milano, ci siamo a spingere, ti voglio un botto
2 e 24 mi drogo il doppio, la make-up artist mi mette a posto
Questa è la vita che ho visto in sogno
Ammaliato dall’estetica, ballo in una videocamera
Con gli occhiali velocissimi, bellissimi
Una musica che fa
Tu dimmi se mi ami, rimani, domani
Come due criminali, armati, Armani
Facciamolo bendati, seduti, legati
perché sei bellissima, bellissima
Porta le mani a destra sinistra, in alto in basso
io sento che ci stiamo innamorando
però a destra, sinistra, ripeti il passo
stanno parlando, sono gelosi di noi
L’altra sera a Paris dopo che abbiamo suonato
una mi ha chiesto di farlo insieme al suo fidanzato
C’è anche la Fashion Week mi hanno pure invitato
Ma io non ci sono andato
E te non vai là, tu non mi conosci
Vuoi fare i TikTok perché insieme siamo gossip
Chiedo scusa ai fratelli che si leggono i tasti
Ti prendo per il culo e ci faccio pure i soldi
Ammaliato dall’estetica, ballo in una videocamera
Questa musica è un’arma a doppio taglio e può essere fraintesa
Tu dimmi se mi ami, rimani, domani
Come due criminali, armati, Armani
Facciamo bendati, seduti, legati
perché sei bellissima, bellissima
Porta le mani a destra sinistra, in alto in basso
io sento che ci stiamo innamorando
però a destra, sinistra, ripeti il passo
stavo sognando..
mi sono svegliato in un negozio di elettronica
mi stavano puntando addosso la macchina fotografica
Facevano la fila come in Chiesa la domenica
Volevano una dedica
Il ragazzo che mi ha offerto una botta nel cesso
Così giovane e bello famoso e depresso
Parlava del suo disco che sta al primo posto
Gli voglio bene lo stesso
Tu dimmi se mi ami, rimani, domani
Come due criminali, armati, Armani
Facciamo le due note, seduti, legati
perché sei bellissima, bellissima
Porta le mani a destra sinistra, in alto in basso
io sento che ci stiamo innamorando
però a destra, sinistra, ripeti il passo
stanno parlando sono gelosi di noi
così gelosi di noi