“Abiti bellissimi.”
Quelle parole furono dette dalla sola e unica Aretha Franklin diversi anni fa, quando fu spinta da un giornalista a dire la prima cosa che gli veniva in mente su Taylor Swift. Non sapeva cosa dire e allora ripiegò con un commento sui vestiti della cantante.
Il Principe cerca figlio di Craig Brewer, sequel del grande successo di Eddie Murphy “Il Principe cerca Moglie”, è arrivato 33 anni dopo il suo predecessore. Sorprendentemente, considerando un intervallo così lungo, la maggior parte dell’amato cast originale è tornato a vestire i vecchi ruoli. Murphy e Arsenio Hall sono tornati come il principe Zamundano Akeem e il suo migliore amico e assistente personale Semmi; James Earl Jones ha ripreso brevemente il ruolo di Re Jaffe Joffer; John Amos è ora il ristoratore del fast food Cleo McDowell; Shari Headley è ora la regina; Paul Bates è il servo reale. Il tempo è stato gentile con tutti questi volti familiari, che sembrano divertirsi a rivisitare i loro personaggi.
Ti ricordo che per vedere Il Principe cerca Figlio devi possedere un account Amazon Prime. Se non lo hai ancora, rimedia subito abbonandoti qui.
Ma riprendo in prestito l’affermazione detta dalla compianta Aretha quando mi chiedi un giudizio immediato su Il Principe Cerca Figlio. Eh si… i costumi sono bellissimi. 😀
A parte gli scherzi, Ruth E. Carter, la magistrale costumista vincitrice dell’Oscar (Malcolm X e Black Panther) ha messo in mostra le sue abilità in questo sequel. Basandosi sui progetti ormai leggendari di Deborah Nadoolman Landis per il film originale, Carter, insieme a collaboratori come Laduma Ngxokolo e Palesa Mokumbung, entrambi del Sud Africa – ha immaginato modelli e accessori splendenti che saltano fuori dallo schermo e contestualizzano i personaggi anche quando la narrazione è piatta.
Ci si potrebbe facilmente perdere tra i costumi regali indossati dalle persone di colore presenti nel film. E una sola presentazione di questi costumi – per alcuni – potrebbe risultare più interessante dello stesso lavoro cinematografico.
Tuttavia, poiché questa è la recensione di un film e non di una sfilata di moda… andiamo a scoprire questo secondo capitolo. Quando torniamo a Zamunda, il re Joffer è sul letto di morte e la vergogna incombe sull’eredità di Akeem perché lui e Lisa hanno avuto tre figlie e nessun figlio – secondo la legge di Zamunda, solo gli uomini possono ereditare il trono. Ma ahimè! Si è scoperto che Akeem ha un figlio nel Queens che si chiama Lavelle (Jermaine Fowler), di cui non ha mai saputo nulla.
Ovviamente le risate non mancano in Il Principe Cerca Figlio ma gli sceneggiatori del film sembrano troppo impegnati a soddisfare la nostalgia dei fan, anche con citazioni ad altri grandi successi cinematografici, e poco a dare un qualcosa in più alla trama.
Ma cosa non mi è piaciuto de Il Principe cerca Figlio?
Questo film scherza su quanto sia cambiata la società, su quanto la politica sia migliorata e su tutto ciò che è stato culturalmente rilevante dal 1988 ad oggi. Si sforza così tanto di essere così fottutamente attuale che finisce per sentirsi datato. Un altro aspetto della sceneggiatura del film che lo fa sembrare così vecchio è il suo messaggio generico sul femminismo. Parte del conflitto della storia è incentrato sul modo in cui Akeem si rifiuta di rompere la tradizione del suo paese per consegnare la chiave del trono alla figlia guerriera (KiKi Layne). Gestisce il messaggio in modo sciatto non aggiungendo alcuna sfumatura alla conversazione, ma colpisce anche tutti i personaggi femminili e li getta nel dimenticatoio. Shari Headley ha poco materiale per essere una vera moglie rompiscatole, il che non è bello se pensiamo al suo ruolo di spicco nel primo film. Vanessa Bell Calloway è qui solo per fare qualche battuta ogni tanto. A KiKi Layne non viene dato molto da fare oltre ad essere arrabbiata per la presenza di Jermaine Fowler. Volevo vederla in una commedia, ma non c’è letteralmente del materiale comico con cui lavorare. Di tutte le donne presenti nel film, l’unica persona a cui viene dato spazio è Leslie Jones, che è così naturalmente divertente e sa come conferire fascino al lungometraggio.
Il primo film non è stato perfetto ma quando uscì, risultò innovativo ed era pieno di scene divertenti per una commedia, che ci fa capire come mai è stato tramandato da una generazione a un’altra. Murphy e Hall erano all’apice della propria carriera. Tutto funzionava abbastanza bene.
Questo tipo di fulmine creativo raramente colpisce lo stesso posto due volte e in questo sequel purtroppo non ha fulminato nessuno… non in modo positivo.
… Potremmo comunque consolarci con gli splendidi abiti di Carter.
La Recensione
Il Principe cerca Figlio
Se hai amato Il Principe cerca Moglie amerai anche Il Principe cerca Figlio ma ogni tanto mugugnerai... soprattutto perché i personaggi vengono poco sviluppati e il messaggio femminista non viene curato in modo ottimale. Dopotutto non deve esser stato facile per tre sceneggiatori maschi scrivere su tanti personaggi femminili e farci entrare anche un super messaggio femminista.
PRO
- Ovviamente i costumi
- Sono tornati molti personaggi del cast originale...
CONTRO
- ... ma alcuni vengono messi immeritamente in secondo piano
- la sceneggiatura è molto debole