Perché Bob Odenkirk qui ridicolizza tutti i film d’azione usciti da un anno a questa parte, consegnando una delle migliori performance degli ultimi anni. Sono sicuro che questo film potrà avere lo stesso successo di Taken.
E ti dico subito una cosa.
Qui sotto c’è il trailer ufficiale del film “Io sono nessuno” ma se riesci a vedere la pellicola senza guardare il trailer, tanto meglio. Anzi ti dirò di più, smetti di leggere la recensione in questo momento, guarda il film e poi riprendi dalle prossime righe.
Io sono nessuno (Nobody titolo originale) è un film d’azione che non disegna la comicità e inizia in un modo che non ti aspetti: descrivendo la mascolinità in crisi del personaggio interpretato da Bob Odenkirk (soprattutto durante una rapina in cui non riesce a proteggere la sua famiglia e viene deriso da amici e familiari, deludendo suo figlio) ma poi diventa estremamente divertente, trasformandosi in un film d’azione in cui la vendetta prende il sopravvento su tutto… ma non solo la vendetta.
Grazie all’interpretazione di Bob Odenkirk, le sorprese nella sceneggiatura di Derek Kolstad (la serie di “John Wick”) e la direzione maliziosamente brutale di Ilya Naishuller (“Hardcore!”), Io sono nessuno è un film d’azione meravigliosamente ritmato e intelligente che alza la posta in gioco di un genere dominato dai cloni di Liam Neeson (Taken).
Odenkirk interpreta Hutch Mansell, la cui routine ripetitiva (catturata brillantemente da Evan Schiff e William Yeh) consiste nel fare il caffè al mattino, buttare la spazzatura, prendere l’autobus per il suo lavoro come contabile in una carpenteria di proprietà di suo suocero (Michael Ironside), tornare a casa e dormire con un muro di cuscini che separano lui e sua moglie Becca (Connie Nielsen).
Una vita incredibilmente banale.
Sino a quando, una notte, un paio di ladri irrompono in casa sua. Il figlio di Hutch, Blake (Gage Munroe), riesce a bloccare a terra uno di loro e, quando Hutch ha l’occasione di mettere al tappeto l’altro ladro con un colpo della sua mazza da golf, decide invece di lasciarli andare. L’agente di polizia giunto sul posto, il vicino di Hutch e vari colleghi, implicitamente o esplicitamente, hanno fatto sapere a Hutch che avrebbero agito diversamente, prendendo un po’ in giro il personaggio di Odenkirk.
E qui che il film si trasforma.
Iniziamo a scoprire il passato segreto di Hutch, un sicario eccezionalmente abile, che aveva deciso di andare in pensione e mettere su famiglia senza dare nell’occhio. Quel lato dormiente è stato risvegliato, tuttavia, quando scopre che i ladri hanno rubato il bracciale tanto caro alla figlia. Ma dopo aver dato una lezione ai malviventi si ritrova implicato in una rissa in un autobus, dove le suona a un personaggio scomodo, il fratello del boss della mafia russa Yulian (Alexey Serebryakov di Leviathan), che cercherà vendetta contro Hutch.
La sceneggiatura fa bene a tenere nascosto gran parte del passato di Hutch. Fa fare il lavoro sporco ai mafiosi russi creando allarmismo e tensione in ognuno di loro man mano che scoprono alcuni dettagli oscuri del sicario.
Naishuller crea un set dopo l’altro e consente ad Hutch di dimostrare le sue varie abilità – corpo a corpo, pistole, bombe, meccanismi vari – e Odenkirk, con merito, interpreta un padre alla deriva e un super assassino con la stessa credibilità. Guardando l’evoluzione dell’attore da “Mr. Show with Bob and David” a “Breaking Bad” a “Better Call Saul” posso dire che è bello vederlo gettare le basi per un possibile nuovo capitolo come star del genere action.
Quando Hutch e i suoi alleati – RZA come suo fratello, Christopher Lloyd di Ritorno al Futuro come papà in pensione ed ex agente FBI – affrontano un esercito di mafiosi russi in un’officina meccanica con trappole esplosive, Io sono nessuno ha da tempo abbandonato ogni pretesa di realismo o logica, ma mantiene il suo ritmo vertiginoso e miete così tanta carneficina da mettere in secondo piano un film celebre come Commando. Le sparatorie sono un po’ esagerate e richiedono una mano ferma con la telecamera… e Naishuller si assicura sempre che gli spettatori sappiano dove si trovano tutti e quante munizioni hanno a disposizione.
L’idea di un grilletto che prude come soluzione al malessere di mezza età è ridicola e “Io sono nessuno” lo sa. Ciò che questo film fa in modo così brillante è spingere l’azione agli estremi comici senza distruggere la sua struttura narrativa. Dà al pubblico ciò che vuole e lo fa in un modo così esagerato che costringe il pubblico a esaminare tutto il contesto. Qualunque sia la tua età, è probabile che tu venga trascinato via dall’ondata di polvere da sparo e testosterone che Io sono nessuno ha in serbo per te.
La Recensione
Io Sono Nessuno
Io Sono Nessuno ha una storia tanto semplice quanto banale, ma che riesce a divertire nei suoi intenti e nella sua semplicità. Logica? Lasciala alla porta! Trama complessa? Leggiti un libro! Questo film è tanta azione e una gradita fuga dalla realtà. Proprio quello di cui abbiamo bisogno in questi giorni.
PRO
- Adrenalina Pura
- Riesce a mantenere un ritmo vertiginoso sino alla fine