John Cazale nasce il 12 Agosto del 1935 a New York, in una famiglia Italo americana.
Interessatosi fin da giovanissimo alla recitazione, dopo alcune interpretazioni teatrali arriva per lui il ruolo con il quale verrà maggiormente ricordato negli anni a venire: nei primi due film della saga de “Il padrino“, di Francis Ford Coppola, Cazale interpreta Fredo Corleone, fratello maggiore di Michael Corleone, interpretato da Al Pacino.
Ma il rapporto fraterno tra i due non si limita alla finzione cinematografica: Cazale e Pacino, infatti, sono amici sin da piccoli, uniti da forte stima reciproca. A vent’anni arriva per loro il primo lavoro in comune: quello di fattorini per le strade di New York, e poi, nel 1972, il primo set cinematografico condiviso, ovvero proprio quello de “Il padrino“.
L’incontro con Meryl Streep
Nel 1976 avviene un incontro che, come per quello con Al Pacino, è destinato a segnare per sempre la vita di Cazale.
Sul set del film “Misura per misura“, adattamento dell’opera di William Shakespeare, John si trova davanti a una donna che si innamora di lui al primo sguardo, attratta dai suoi grandi occhi neri, colmi di un’apparente tristezza senza fondo: Meryl Streep.
“Non era come nessuno che avessi mai incontrato“, dirà la Streep in un’intervista tanti anni dopo.
La coppia così si forma, e diviene ben presto una delle più famose e discusse di Hollywood.
“Erano splendidi da guardare perché erano buffi, diversi dagli altri… Belli a modo loro, erano una coppia veramente eccentrica: una di quelle coppie che per strada ti giri a guardare, non perché fossero incredibilmente belli, ma perché… erano loro due.”
Israel Horovitz, drammaturgo, su Meryl Streep e John Cazale
La fine dell’idillio
Cazale e la Streep, innamoratissimi, vivono come in una favola rosa per due anni: sono sempre insieme, condividono un loft in Franklin Street, nel quartiere Tribeca in quel di Manhattan.
Ma poi, d’improvviso come un pensiero, succede qualcosa che spezza per sempre quel meraviglioso idillio.
È un tiepido giorno di maggio del 1977: Cazale è impegnato nell’anteprima di “Agamennone“, quando ad un certo punto si accascia, in preda a un malore. Ne segue un consulto medico d’urgenza, nel quale Cazale, insieme alla compagna Streep, apprende una terribile verità: la causa del malessere dell’uomo è un cancro ai polmoni, uno di quelli incurabili, allo stadio terminale e già metastatizzato in tutto l’organismo.
Un momento di drammatica staticità, quello, in cui per molti minuti nessuno parla.
Ma poi la voce della Streep, squillante come sempre, rompe il silenzio sempre più opprimente. Non si dispera, non chiede perché un male così tremendo sia capitato proprio al suo grande amore. In fondo, a una risposta del genere, non ci sono risposte corrette.
E allora lei no, lei smorza la tensione con una semplice frase:
“Beh, dove andiamo a cena?”
Così facendo, in parte, ridesta l’animo sconvolto di John.
Nei giorni e nei mesi seguenti, Cazale e la Streep sono sempre insieme, come prima di ricevere il responso medico.
John sta sempre più male, però, sa che la sua vita è ormai come una tenue fiammella in balia di un vento sempre più impetuoso, ma accanto a sé a Meryl, che non lo lascia mai.
Come rivelato da Michael Shulman:
“Si è presa cura di lui come se non ci fosse nessun’altra persona sulla terra.”
Inizia poi il momento delle chemioterapie, ed è Al Pacino a “camminare al fianco” di Cazale in questo nuovo, difficile percorso di vita.
La frase “gli amici si vedono nel momento del bisogno” non è mai stata vera come in questo caso.
John non si arrende, continua a lottare, e continua persino a lavorare: nel 1977, prende parte al film “Il cacciatore“, insieme a Robert De Niro, John Savage e Christopher Walker… e insieme a Meryl Streep stessa, che sceglie di partecipare a quella pellicola soltanto per stare il più possibile vicino al compagno malato.
Sono momenti difficili anche quelli, però. Cazale sta sempre più male, e la casa produttrice del film, la EMI, inizia a non riuscire più a sostenere le spese di assicurazione per lui. Cazale è a un passo dall’essere licenziato, ma interviene De Niro, che si oppone strenuamente a tale drastica decisione, e si offre di coprire parte dei costi necessari (anche se l’attore non l’ha mai confermato apertamente). Cazale così rimane nel film.
La Streep intanto sceglie di partecipare alla mini serie TV di nove ore “Holocaust“, al fine di poter pagare le spese mediche del compagno, serie che le varrà il suo primo Emmy, ma che la costringe a stare per più di due mesi e mezzo lontana da Cazale, siccome la serie è girata tra l’Austria e la Germania.
Successivamente, l’attrice rivelerà, in un’intervista:
“Stavo impazzendo. John era malato e volevo stare con lui”
Al suo ritorno a casa, le condizioni di Cazale sono peggiorate ulteriormente. La Streep a questo punto non lo abbandona mai. Gli sta sempre vicino, anche quando, verso i primi di marzo del 1978, John viene ricoverato all’ospedale Memorial Sloan Kettering.
A nulla valgono però le cure mediche, né l’amore incondizionato offerto dalla compagna: il cancro vince su Cazale, portandogli via le ultime forze rimaste.
Sono le tre di notte del 12 Marzo 1978.
“È tutto a posto, Meryl, va tutto bene.”
Sono le ultime parole di John. Poi muore. Aveva solo 43 anni.
Meryl Streep è devastata dalla perdita dell’amato. Certo, quello stesso anno è foriero per lei di numerosissimi premi: dall’Emmy Award (il primo della sua carriera) per “Holocaust” alla nomination all’Oscar per la sua parte ne “Il cacciatore“, ma nessuna vittoria professionale riesce a colmare la perdita umana, il senso di vuoto e solitudine che la pervadono dalla morte dell’amato.
Del resto la loro è stata una storia sì piuttosto breve, ma ugualmente intensa, forte, di come se ne vedono poche al mondo, tanto che Al Pacino, in quel periodo, disse durante un’intervista:
“Quando ho visto Meryl lì con lui in quel modo ho pensato, ‘Non c’è niente di simile al mondo…’, perché lei è così: grandissima in tutto il suo lavoro e in tutta la sua vita: è la sola cosa a cui penso ogni volta in cui penso a lei.”