Joker è un film diretto da Todd Phillips. E’ uscito nelle sale il 4 ottobre 2019. Ha vinto il Leone d’oro come miglior film al Festival del Cinema di Venezia 76. Stiamo parlando di un caso cinematografico attesissimo, già da quando hanno cominciato a circolare in rete i primi trailer. Sia per la fiducia nelle capacità attoriali del protagonista Joaquin Phoenix, sia per la curiosità di scoprire come fosse stato portato in scena un personaggio così conosciuto ed interpretato da molti attori nel corso degli anni. Il Joker infatti è un personaggio “vissuto”, nato nel 1940 grazie alla collaborazione di Bob Kane, Bill Finger e Jerry Robinson. Lo abbiamo conosciuto sul primo numero della serie a fumetti Batman.
La sua è una vicenda affascinante e oscura, costellata di disturbi psichici, violenza, risate e astuzia. Come dimenticare poi il suo rapporto d’amore malato con Harley Quinn?
Joker di Phillips ha già superato gli 11 milioni di euro di incassi in Italia (dati Cinetel). E’ entrato nella Top 10 per incassi annuali e non da segni di arresto.
Cerchiamo di capire perché ha incuriosito così tanti spettatori, ma partiamo prima dalla sua storia cinematografica.
Un uomo, mille volti
Un uomo dai mille volti sempre uguali, ma sempre diversi. Se i tratti principali del carattere rimangono la follia, l’intelligenza sottile, lo sprezzo del pericolo e la solitudine, l’aspetto fisico del pagliaccio dai capelli verdi è cambiato molto a seconda dell’interpretazione. Partiamo da Cesar Romero in Batman (1966), passiamo dalla versione di Jack Nicholson in Batman del 1989 e arriviamo a quelli più recenti. L’interpretazione di Heath Ledger in Il cavaliere oscuro e quella (non apprezzata da tutti) di Jared Leto in Suicide Squad (2016). Ogni attore ha raccontato, a modo suo, le vicissitudini del pagliaccio più folle della storia (col benestare di It, naturalmente).
E il nostro Phoenix invece come sceglie di mostrarci il criminale mascherato? Se mentre lavora per l’agenzia di pagliacci si veste come un qualsiasi animatore di una festa per bambini, nel corso del film fa un’evoluzione, ed alter ego e persona si mescolano: capelli tinti di verde, faccia impiastricciata di cerone bianco e bocca rosso fuoco, senza però i tagli inquietanti che aveva Heath Ledger. Un travestimento molto più comune, se vogliamo, ma comunque d’effetto, anche grazie agli sgargianti vestiti che lo stesso Joker sceglie, in mezzo ad una città fatta di fuliggine grigia e monotona.
Put on a happy face
La madre di Arthur, vero nome di Joker, gli diceva sempre di usare una faccia felice, così da diventarlo davvero e trasmettere spensieratezza anche agli altri. Arthur ci ha provato, provato davvero, ma dopo anni di abusi sessuali, soprusi mentali e convivenza con la follia, non poteva che finire diversamente. Il nostro anti-eroe non è però malvagio e non ha super poteri da cinecomic, da sfoderare contro gli abitanti di Gotham o contro Batman (che vediamo con una piccola apparizione nel film). Non c’è nemmeno la sua innamorata Harley. È semplicemente un uomo solo, depresso e con disturbi mentali evidenti; la sua risata non è provocata dall’ilarità, ma è una condizione patologica che lo fa stare male.
Ridere anche quando non si vuole, anche quando si preferirebbe scomparire dalla faccia della Terra, non è che sia tanto bello. Soprattutto se non c’è nessuno al tuo fianco che possa aiutarti e confortarti. Come puoi sorridere di fronte ad insulti, calci, pugni e derisione? Quando un respiro profondo e la positività non bastano più, lui passa alla pistola e alla violenza. E così Arthur diventa Joker, quello che non sa far ridere quando racconta le barzellette, ma che quando si arrabbia spaventa anche i potenti.
I am Joker
E allora tutti diventano Joker, e indossano la maschera che li rende uguali al loro eroe, Arthur, che ha sfidato i politici e i ricconi d’America, pretendendo considerazione e aiuto, da sempre negati. Questo è uno dei punti di forza del film: mostrare come gli emarginati della società non riescano a venire ascoltati, nonostante gli sforzi. E mostrare anche come a chi se la passa meglio stia bene così. Una grande critica sociale che inevitabilmente fa stare dalla parte del “cattivo” (che poi, forse così cattivo non è), prodotto di una società più malata e anaffettiva di lui.
Guardi il film e capisci le ragioni per cui Joker è diventato quello che è, e ti fa male, e non vuoi stare a guardare ma è come se glielo dovessi, dopo tutto quello che gli è capitato. E ti viene quasi un brivido quando ti accorgi di tifare per lui, quando è rinchiuso nella macchina della polizia. Perché forse, in quell’uomo incompreso e abbandonato ci hai visto qualcosa che conosci. Su di te o che hai visto per strada, tutti i giorni.
Perché è da vedere almeno una volta
Joker è un film da non perdere per tre ragioni fondamentali:
- la fotografia, con colori e scenografie d’impatto.
- La colonna sonora, un mix tra canzoni rock moderne e ballate soft dal sapore d’altri tempi.
- E Joaquin Phoenix, che è dimagrito notevolmente per la parte e fa quasi impressione. Comunica tutto con i movimenti e con lo sguardo, e in quella risata malata racchiude tutta l’essenza del film.
E poi, vale la pena scoprire come si possa parlare di un personaggio da fumetti e da supereroi, raccontando però una storia normale e verosimile.
Tanto normale, che si è parlato anche di “film pericoloso”: sia perché si potrebbe prendere spunto dalle trovate di Joker, sia perché tocca corde così profonde della psiche che non è per tutti, se si è già “fragili”. Se però sei preparato psicologicamente e sei deciso a provare emozioni forti, direi che questo è un film che non puoi proprio perdere!
Fammi sapere in un commento qui sotto se lo hai già visto e cosa ne pensi: ti è piaciuta di più la versione di altri attori del passato? Credi che possa essere davvero un film “pericoloso”?
La Recensione
Joker
Una storia che ti entra sotto la pelle e mette i brividi; vorresti fare una pausa durante la visione, ma al tempo stesso non puoi staccare gli occhi dal dolore delirante del protagonista. Assolutamente da non perdere!
PRO
- Splendida fotografia
- L'interpretazione di Joaquin Phoenix
- La colonna sonora
CONTRO
- Così deprimente che diventa non adatto a tutti