Il secondo singolo estratto dall’album “Oh Vita” sarà “Le canzoni”. Ecco quanto dichiarato da Lorenzo Jovanotti sul singolo in radio dal 26 gennaio
Un secondo singolo davvero particolare per Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti che, dopo l’uscita del primo estratto “Oh Vita”, torna in radio con “Le canzoni”. Un brano tutto da ballare, con un ritmo che entra nella testa e non esce più per ore.
Una scelta particolare, quella di “Le canzoni” come secondo estratto, spiegata dallo stesso artista in una recente dichiarazione:
Questo è l’unico pezzo con la cassa dritta del nuovo disco, talmente dritta che c’è solo lei a comporre la ritmica, quanto basta per ballare forte, molto forte, con le strofe frenetiche e i ritornelli che si tuffano nella goduria. Rappresenta una specie di manifesto pop, basato sulla bellezza che teoricamente dovrebbe salvare il mondo. Forse non lo salverà, ma la libertà invece sì, lo salva in continuazione, e continua a farlo girare…
Con queste parole Jovanotti ha così dischiuso anche il significato più profondo della canzone. Come in molti dei suoi testi, anche “Le canzoni” parla dell’amore per la vita, della bellezza che dovrebbe salvare il mondo e soprattutto della liberà, di pensiero, di espressione, la libertà di esser giovani, di fare anche “le cose sbagliate, che poi forse sono quelle giuste” come dice lo stesso Jovanotti nel testo.
Un altro inno alla vita, alle sue sfumature e contraddizioni. Tutto questo è “Le canzoni”.
Le canzoni di Jovanotti – Testo
Sorridendo ti verrà da piangere
A pensare a quante volte nei momenti d’oro
Stavi pensando ad altro
In un altro luogo
Con un altro tempo
Proprio ora che ti sto guardando
Dentro a questo angolo
Di questo mondo
Dove le canzoni sono spiriti
Come da ragazzi siamo stupidi
E ci piacciono le cose sbagliate
Che poi forse sono quelle giuste
E nuotiamo controcorrente
E prendiamo decisioni assurde
Ma più ci rifletti e più fai errori
È l’istinto il braccio che ti tira fuori
Dalle sabbie mobili che trascinano giù
Hai ragione tu
La canzoni non devono essere belle
Devono essere stelle
Illuminare la notte
Far ballare la gente
Ognuno come gli pare
Ognuno dove gli pare
Ognuno come si sente
Ognuno come gli pare
Ognuno dove gli pare
Ognuno come si sente
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre
La mia voce mi esce fuori da dentro
Da una zona che è fuori controllo
Gonfia i polmoni
Passa dal collo
E poi esce e non torna più indietro
Pensavamo bastasse rompere un vetro
Che ci divide dal resto del mondo
Per essere liberi in fondo
È una superficie sulla superficie
Si può leggere il senso profondo
Nella leggerezza di una canzone
Nel flash che becca l’espressione
Siamo tutti diversi, tutti dispersi
Sempre sull’orlo di una rivoluzione
Guardare il mondo come un’autopsia
Uscire la fantasia
E piangendo ci verrà da ridere
Come marinai di una canzone celebre
Il mio modo stilato di procedere
Verso un mondo di persone libere
La canzoni non devono essere belle
Devono essere stelle
Illuminare la notte
Far ballare la gente
Ognuno come gli pare
Ognuno dove gli pare
Ognuno come si sente
Ognuno come gli pare
Ognuno dove gli pare
Ognuno come si sente
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre
L’anima è pesante
Da portare addosso da soli
Prendine un po’ della mia
Dammene un po’ della tua
E abbracciami forte
Ancora più forte
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre
La canzoni non devono essere belle
Devono essere stelle
Illuminare la notte
Far ballare la gente
Ognuno come gli pare
Ognuno dove gli pare
Ognuno come si sente
Ognuno come gli pare
Ognuno dove gli pare
Ognuno come si sente
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre