In attesa di Jumanji: The Next Level, che arriverà nei cinema il giorno di Natale, ecco la recensione del capitolo precedente, Jumanji: Benvenuti nella Giungla disponibile in questo periodo sulla piattaforma Netflix.
La storia è sequel del film cult degli anni ’90 con protagonista Robin Williams, anche se la trama è comunque staccata dagli avvenimenti raccontati nel primo film, e l’unico collegamento rimane il gioco di Jumanji.
Il film inizia così…
Jumanji: Benvenuti nella Giungla inizia con un ragazzo che nel 1996 trova su una spiaggia il gioco di Jumanji, sepolto nella sabbia. Quando lo porta a casa e lo mostra a suo fratello Alex, questo lo butta in un angolo dichiarando che nessuno gioca più ai giochi da tavolo, e lui stesso preferisce infatti i videogames. Durante la notte però… dalla scatola del gioco iniziano a uscire dei suoni di tamburi e in men che non si dica, Alex si trova catapultato in un videogioco, sparendo per sempre dalla circolazione.
Ed è qui che inizia la narrazione del film. Sono passati 20 anni da quando Alex è sparito e molte delle sue cose (compreso il suo videogame) sono state donate alla scuola locale. A trovarlo sono i 4 protagonisti: Spencer, un nerd timido e impacciato; Fridge, sportivo, atletico e adorato dalle ragazze; Martha, la borderline che sta sempre in disparte e Bethany, la ragazza più popolare e cool della scuola. I quattro improbabili amici si ritrovano insieme in punizione e, per passare il tempo, decidono di iniziare una partita con quello strano videogame, vengono così catapultati in Jumanji, in una fitta e pericolosa giungla.
Dei personaggi ben riusciti
Come spesso accade, il successo di un buon film parte dalla scrittura dei personaggi. Quando sono ben architettati, lo spettatore non può fare a meno di immedesimarsi o prenderli a cuore, e appassionarsi quindi alla storia raccontata nel film.
Nel caso di Jumangi: Benvenuti nella Giungla, i personaggi non sono tra i più originali, anzi, sono anche piuttosto stereotipati, ma nell’insieme funzionano e piacciono!
Una volta catapultati nel gioco, i quattro protagonisti si ritrovano trasformati nei personaggi del videogioco, personaggi molto diversi da quelli che sono loro nella realtà. Spencer (Dwayne Johnson) si è trasformato in un muscoloso e invincibile eroe; Fridge (Kevin Hart), a dispetto del suo aspetto reale, è il minuto e poco agile aiutante di Spencer; Martha (Karen Gillan), da impacciata e schiva della vita reale è in Jumanju una agile guerriera tutta curve e infine la superficiale Bethany… si ritrova nel gioco con le sembianze di un panciuto uomo di mezza età (Jack Black), tra tutti sicuramente il personaggio più adorabile e simpatico!
Per poter uscire da Jumanji, i giovani eroi dovranno superare numerose sfide e livelli del gioco che si fanno man mano sempre più complicati e pericolosi. Sarà la loro unione e l’incontro con quello che viene definito “il pezzo mancante” a far riuscire la missione e a riportarli indietro.
Una storia di formazione con qualche lacuna: la recensione di Jumanji
Nonostante la trama avventurosa e piena di azione, Jumanji: Benvenuti nella Giungla è in sostanza un film di formazione, adatto a spettatori di tutte le età. Un gruppo di amici adolescenti, impara a fare delle proprie insicurezze una forza e a far squadra con persone estremamente diverse. Un film che vede crescere e cambiare i propri protagonisti grazie all’avventuroso viaggio fatto in Jumanji.
Nonostante sia diretto ad un pubblico di giovani, il film è molto piacevole e divertente, e vi farà passare un paio di ore spensierate in compagnia di personaggi che, in un modo o nell’altro, possiamo sentire vicini.
Ci sono degli aspetti che non convincono fino in fondo nel film, come ad esempio la mancanza di un vero e proprio villain. La figura del cattivo, infatti, non è mai ben delineata, né sfruttata in tutto il suo potenziale. Inizialmente il ruolo di antagonista lo riveste la Giungla stessa, con i suoi animali feroci e i mille pericoli, ma scopriamo che gli animali sono guidati da un cattivo vero,Van Pelt (interpretato da Bobby Cannavale).
Anche Van Pelt però, non fa molto nel film, non riveste come dovrebbe il ruolo di antagonista, riducendo la trama a dei banali step/livelli di gioco che però non prendono mai davvero forza. Lì dove la trama si svuota e s’indebolisce, sono ancora una volta i personaggi a tenere salda l’attenzione, e con loro ovviamente l’interpretazione degli attori.
Il particolar modo mi è piaciuta l’interpretazione di Jack Black, che veste alla perfezione i panni di Bethany, dando il meglio della sua comicità senza però mai esagerare. Allo stesso modo ho apprezzato anche l’interpretazione di Dwayne Johnson, che nonostante il suo aspetto da duro, ha ben interpretato le insicurezze e le paure di Spencer.
In conclusione, credo che Jumanji: Benvenuti nella Giungla sia un film ben fatto, con qualche ingenuità nella trama, ma con l’unica pretesa di divertire e regalare due ore di spensieratezza a chiunque è ancora abbastanza ragazzino dentro da sognare un’avventura in un videogioco. Con me ha funzionato.
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Se non l’hai ancora visto, ecco qui in basso il trailer ufficiale! Non perdere tempo e guardalo su Netflix.
La Recensione
Recensione
Un film d'avventura per tutta la famiglia, senza grandi pretese, che diverte grazie alla genuinità dei personaggi. Una storia di formazione per tutte le età, con un Jack Black indimenticabile.
PRO
- Personaggi
- Jack Black
- Dwayne Johnson
CONTRO
- Trama a volte debole
- Antagonista debole