Dal 2016, con l’uscita del suo terzo lungometraggio Train to Busan, il regista Yeon Sang-ho ha goduto di fama oltreoceano per la sua rara capacità di affrontare i generi occidentali attraverso un filtro sudcoreano. Il suo ultimo film Jung_E, che vanta la potente distribuzione globale di Netflix, è un’immagine crivellata di proiettili che si sforza di fondere il dramma familiare con l’invadente apocalisse dell’IA.
Ma a differenza del suo commovente film di zombi Train to Busan e del suo film di supereroi Psychokinesis, Jung_E è afflitto da un’esecuzione non proprio precisa e tavolozze di colori spesso piatte che lo rendono il lavoro più debole di Yeon fino ad oggi. Nonostante gli effetti occasionalmente ipnotizzanti, le performance compulsivamente divertenti, le belle ma seppur rare coreografie d’azione e un dramma pigro ma efficace che offre al film un minimo di profondità emotiva, Jung_E crolla sotto la sua stessa ambizione.
Siamo nel futuro, la Terra ha ceduto al cambiamento climatico come sapevamo che sarebbe successo e l’umanità si è trasferita nelle stelle. Ma una guerra civile durata 40 anni ha incoraggiato un laboratorio commerciale a clonare Yun Jung-yi (Kim Hyun-joo), una famosa eroina di guerra rimasta in uno stato vegetativo. Sua figlia adulta, Yun Seo-hyun (la defunta Kang Soo-yeon) è a capo del progetto “Jung_E” che cerca di sfruttare la brillante mente tattica di Jung-yi per creare una nuova razza di soldati artificiali. Ma con la fine della guerra e il costoso progetto che non riesce a raggiungere i parametri di riferimento, Seo-hyun fa un disperato tentativo di salvare l’unica cosa che tiene in vita sua madre, per così dire.
Jung_E è apparentemente un film di fantascienza incentrato sul cervello umano, che utilizza per esplorare temi come l’identità, il controllo e il senso effimero di sé. Ma quando è circondato da scene d’azione da videogioco, non tutte della stessa qualità, Jung_E non riesce a mantenere l’attenzione del pubblico sulla funzionalità celebrale.
Il film invece mantiene alcune delle caratteristiche dei lavori passati del suo regista, come l’unità della famiglia di Train to Busan ma Jung_E non è così incisivo come i precedenti lavori di Sang-ho, né così abilmente realizzato. Il sentimentalismo del lutto purtroppo non si fonde completamente all’interno della cornice fantascientifica del film.
Tragicamente, Jung_E è anche l’ultimo film di Kang (morta nel maggio 2022 per emorragia cerebrale).
Nei momenti più commoventi, Yeon sfrutta saggiamente le capacità di Kang per rivelare dolore e desiderio, spingendo la telecamera sul suo viso quando si presenta il momento giusto. Ma quei momenti sono pochi e lontani tra loro.
Sebbene sia divertente a tratti, specialmente nelle scene ambientate nei corridoi futuristici che ricordano un episodio di Star Trek, Jung_E non raggiunge mai il potenziale che promette. L’ultimo film di Yeon non è del tutto una delusione, forse grazie alla potenza del cervello che del cuore pulsante che hanno reso gli altri film del regista Yeon Sang-ho così interessanti e pieni di umanità.
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La Recensione
Jung_E
Nonostante diversi difetti, ho dato 6 a Jung_E per la storia madre-figlia. Seohyun non ha tutto il tempo del mondo; sta morendo. Anche se il film è ambientato sullo sfondo di una battaglia intergalattica, il regista Yeon prende la saggia decisione di concentrarsi sulla posta in gioco umana. Il dramma è accentuato se si considera che la star Kang Soo-yeon, che interpreta Seohyun, è morta per un'emorragia cerebrale prima dell'uscita del film. Jung_E è dedicato alla sua memoria e la sua decisione di interpretare Seohyun come una donna morente è quasi troppo crudelmente preveggente da vedere.
PRO
- Prende lo stile dei migliori film di Yeon Sang-ho
- Si concentra sulla posta in gioco umana rispetto alla battaglia galattica
CONTRO
- La trama spesso si inceppa
- Le scene d'azione non hanno tutte la stessa qualità
- Tavolozza visiva da rivedere
Molto bello