C’è chi lo ha amato e chi lo ha odiato, ma è indubbio che il successo ottenuto da Justin Bieber nei primi anni della sua carriera sia difficile da eguagliare. Non impossibile, ma molto difficile.
Un fenomeno mondiale, in grado di raggiungere numeri che spesso neanche chi è parte dell’industria musicale da decenni può dire di aver raggiunto.
Musica a parte Bieber è stato molto spesso al centro dell’attenzione per la sua vita privata, dalle sue relazioni alla piega negativa che l’ha portato a perdere il controllo della situazione.
Poi il silenzio, per molto tempo. “Ma Justin Bieber che fine ha fatto?” si chiedevano in tanti.
Dopo il crollo mediatico il cantante ha voluto concentrarsi sulla sua salute psicofisica, mantenendo un profilo basso, apparendo poco.
Quest’estate è tornato protagonista della scena musicale, rilasciando la collaborazione con Ed Sheeran “I Don’t Care” che, neanche a dirlo, ha ottenuto un notevole successo.
La sua vita personale ha preso una piega inaspettata, dopo numerosi tira e molla con Selena Gomez si è ricongiunto con un’altra delle sue ex, la modella Hailey Baldwin e i due, dopo poco, hanno deciso di convolare a nozze.
Justin continua pero’ a lavorare su se stesso e proprio per questo ha deciso fosse arrivato il momento di parlare apertamente.
Il cantante non ha mai fatto mistero di aver sofferto di depressione e di aver deciso di affidarsi a un terapista che lo segue costantemente. Ma in un post sul suo profilo Instagram ha deciso di confidare al mondo alcuni aspetti della sua vita passata e presente.
“È difficile alzarsi dal letto la mattina con la giusta attitudine quando sei travolto dalla tua vita, il tuo passato, il tuo lavoro, le responsabilità, le emozioni, la famiglia, le finanze, le tue relazioni. Quando ti senti come se ci fossero solo problemi, problemi e problemi […] A volte tutto questo ti può portare anche a non voler più vivere. Quando senti che le cose non cambieranno mai. […] Voi vedete un sacco di soldi, le macchine, vestiti, riconoscimenti, premi. Ma nonostante tutto questo non mi sentivo realizzato”.
Il cantante continua parlando dei suoi inizi e di come improvvisamente tutto fosse diventato, da un giorno all’altro, più grande di lui. E di come, ad un certo punto, non sia più riuscito a gestire tutto ciò che il successo comporta.
“Vedete, non sono cresciuto in una casa stabile. I miei genitori avevano 18 anni, erano separati, non avevano soldi, erano giovani e ancora ribelli. Il fatto che io sia diventato ultra famoso è accaduto nell’arco di due anni. Sono passato da essere un normale 13enne di un piccolo paesino a essere esaltato da tutto il mondo, le persone mi dicevano quanto mi amassero e quanto fossi fantastico. La razionalità matura con l’età e così anche il processo di prendere decisioni. Tutti facevano tutto per me e così non ho mai imparato cosa fossero le responsabilità”.
Con sincerità racconta come sia passato da essere amato e osannato dai più a ritrovarsi al centro di situazioni pessime che gli hanno inevitabilmente macchiato l’immagine mediatica e non solo.
“A 18 anni non avevo idea di come andasse davvero il mondo. Avevo milioni di dollari e accesso a tutto ciò che avessi voluto. Giunto ai 20 anni avevo preso tutte le decisioni più sbagliate che si potessero prendere […] A 19 anni ho iniziato a fare uso di droghe pesanti e ho maltrattato tutte le mie relazioni. Ero diventato rancoroso, irrispettoso verso le donne ed ero arrabbiato. Mi sono allontanato da tutti coloro che mi volevano bene. Mi ci sono voluti anni per distanziarmi da tutto questo, per sistemare tutto”.
Ma ora Justin ha raggiunto una fase della sua vita nella quale sente finalmente di avere un minimo di controllo su se stesso e sulle sue decisioni. E il matrimonio ha avuto un notevole impatto su di lui.
“Si tratta di una nuova incredibile responsabilità. Con il matrimonio impari la pazienza, la fiducia, l’impegno, la gentilezza, l’umiltà e tutto ciò che ti può rendere un brav’uomo”.
Infine conclude con un consiglio.
“Anche quando sembra che tutto sia contro di voi, continuate a lottare. E siate gentili”.
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