Katy Perry al Super Bowl 2015 con Lenny Kravitz e Missy Elliot.
La nuova regina del pop Katy Perry all’inizio aveva risposto picche agli organizzatori del Super Bowl che non la volevano pagare quanto dovuto, ma sotto sotto non vedeva l’ora di esibirsi in quello spezzone, l’half-time show, dove tutte le televisioni del mondo sono connesse, pochi minuti di grande appeal, che tutti gli artisti vorrebbero. Più di 100 milioni di telespettatori, scusate se è poco.
Infatti anche su Twitter ha fatto riferimento ai suoi sogni da bambina: “Oggi è il giorno di questa bambina”, perché per lei, esibirsi al Super Bowl, è sempre stato un sogno, che finalmente si è realizzato. “Questa bambina ha sempre creduto in se stessa e nel suo valore”… non sappiamo se la Katy in versione miniatura pensava di raggiungere l’apice in questo modo, forse nemmeno lei avrebbe potuto immaginare di ottenere simili traguardi in così breve tempo.
L’entrata è stata trionfale, il ruggito di “Roar” si è sentito ovunque, lei ha cavalcato un leone gigantesco e poi si è esibita con i suoi due grandi successi, Roar per l’appunto e Dark Horse. Poi è stata la volta di I Kissed a Girl con il rockettaro Lenny Kravitz.
Katy Perry cavalca il leone dorato
Poi ecco la rapper Missy Elliot, energica come sempre che ha cantato Work It e Get Ur Freak ed ha dato il tempo a Katy di cambiarsi per poter eseguire l’ultimo pezzo, Firework, che ha chiuso l’evento.
Katy il suo Super Bowl l’ha vinto sicuramente, grande prova per quella bambina ormai cresciuta e che ha coronato un grandissimo sogno.