TITOLO: L’A.S.S.O. nella manica
TITOLO ORIGINALE: The DUFF
REGIA: Ari Sandel
CAST: Mae Whitman, Robbie Amell, Bella Thorne, Bianca A. Santos, Skyler Samuels
PAESE: USA
ANNO: 2015
GENERE: commedia
DURATA: 101 minuti
“Per generazioni i liceali sono stati etichettati in atleti, secchioni, principesse, bulli o fuori di testa. Ma i tempi sono cambiati. Ora gli atleti giocano ai videogame, le principesse si imbottiscono di antidepressivi e i secchioni guidano il paese.”
Comincia così L’A.S.S.O. nella manica, dove A.S.S.O. è il simpatico (o forse no) acronimo che sta per Amica Sfigata Strategicamente Oscena. The DUFF negli Stati Uniti, ovvero Designated Ugly Fat Friend. Un’etichetta nuova, cinematograficamente parlando, ma vecchia tanto quanto i Flinstones. Secondo la teoria liceale, l’A.S.S.O. è colei (o colui, perché anche i maschietti non sono esenti da questa categoria umiliante) che rende le sue amiche fighe, ancora più fighe.
Se con la serie televisiva Glee pensavate di averle viste tutte, aspettate di guardare questa divertentissima pellicola diretta da Ari Sandel. Un adattamento del romanzo Quanto ti ho odiato di Kody Keplinger.
Protagonista assoluta del film, Bianca (Mae Whitman), una ragazza vivace, estremamente intelligente e completamente acqua e sapone. Indovinate un po’? Migliore amica delle due ragazze più belle e popolari della scuola che, però, non sembrano tirarsela come avrei fatto invece io con un fisico del genere. Ma comunque, tornando a Bianca. Non è la classica emarginata sociale che ci immaginiamo a seguito di maratone e maratone di Glee o film del genere. Bianca ha, a modo suo, un certo fascino, fatto di sarcasmo e auto ironia, che la rende diversa dagli stereotipi di “sfigata” a cui siamo abituati.
“Quando i miei hanno divorziato mia madre voleva la mia custodia e mio padre voleva la custodia del cane. Credo che questo riassuma un po’ tutta la mia storia.”
Tutto procede a meraviglia se non fosse che, nel bel mezzo di una festa, Wesley (Robbie Amell), nonché suo amico di infanzia barra vicino di casa barra capitano della squadra di football (che cliché) barra ragazzo più figo del liceo, le fa notare di essere l’A.S.S.O. delle due migliori amiche.
Profondamente offesa e punta nell’orgoglio, Bianca se la prende a morte (e giustamente) con Wesley e, inoltre, vinta dalla paranoia, taglia fuori dalla sua vita (gratuitamente e senza dare troppe spiegazioni) Casey (Bianca A. Santos) e Jessica (Skyler Samuels).
Adesso la sua vita è profondamente compromessa. Tutto a causa di questa tremenda etichetta di cui ignorava l’esistenza. Ma Bianca non lo accetta, non si arrende a quello che sembrerebbe essere il suo destino, vuole essere se stessa ma migliore, indipendente, senza essere categorizzata per ciò che non è. Ed è proprio la necessità di mutare a spingerla verso Wesley, alla quale chiede aiuto in cambio degli appunti di chimica per passare l’anno e, attenzione altro cliché, avere la borsa di studio per entrare al college. Insomma, lei aiuta lui per i compiti, e lui aiuta lei per rivisitare il suo look ed il suo approccio con il sesso maschile.
Fra i due inizia una collaborazione tanto insolita quanto affascinante. C’è sintonia, c’è feeling, ci sono tutti i presupposti adatti. Ed effettivamente, alla fine del film, finisce proprio così, con la formazione della loro coppia improbabile. No, vi prego, non chiamiamolo spoiler: che i due si sarebbero messi assieme lo si capiva già dal trailer. Il finale era scontato tanto quanto la relazione fra Blair Waldorf e Chuck Bass in Gossip Girl.
“Indipendentemente dalle etichette che ti affibbiano…solo tu puoi definire te stesso.”
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La Recensione
Descrizione e Verdetto
Nonostante i difetti, <strong>L’A.S.S.O. nella manica</strong> fa centro. Una commedia divertente ma non demenziale, a tratti scontata ma comunque originale. In grado di spronarvi e motivarvi qualora vi accorgiate di essere l’Amica Sfigata Strategicamente Oscena. Imperdibile.