TITOLO: L’incantesimo del lago
TITOLO ORIGINALE: The Swan Princess
REGIA: Richard Rich
PAESE: USA
ANNO: 1994
GENERE: animazione, sentimentale, fantastico, drammatico
DURATA: 90 minuti
DOPPIATORI ORIGINALI: Michelle Nicastro, Howard McGillin, Jack Palance, John Cleese, Steven Wright, Steve Vinovich, Joel McKinnon Miller, Sandy Duncan, Mark Harelik, Dakin Matthews
DOPPIATORI ITALIANI: Laura Boccanera, Marjorie Biondo, Fabrizio Manfredi, Luigi Sbriccoli, Francesco Pannofino, Marco Mete, Alessandro Rossi, Pasquale Schembri, Mino Caprio, Corrado Conforti, Valerio D’Angelo, Stefanella Marrama, Maria Cristina Brancucci, Giorgio Lopez, Osvaldo Ruggieri, Augusto Giardino
TRAMA: In un’epoca medievale, Re Guglielmo e Regina Uberta, sovrani di due regni differenti, decidono di combinare il matrimonio dei rispettivi figli, con l’intento di unire i popoli. Il regno di Guglielmo, però, è minacciato da un perfido stregone, Rothbart. Quest’ultimo, il giorno del battesimo della piccola principessa Odette, viene scoperto e bandito per sempre ma, prima di lasciare il territorio, giura vendetta.
Gli anni passano nella tranquillità assoluta e tutti si dimenticano della minaccia.
Nel frattempo, Guglielmo e Uberta, obbligano i figli, Odette e Derek, a frequentarsi ogni estate di ogni anno, con la speranza che si innamorino.
Durante il periodo dell’infanzia e dell’adolescenza, fra i due, tutto scorre meno che l’amore. Odette e Derek, difatti, non nascondono l’odio reciproco e crescono facendosi dispetti e combinando marachelle.
Tutto cambia con l’età adulta: principe e principessa si accorgono di provare una forte attrazione e, con grande stupore e gioia da parte dei genitori vedovi, sembrano intenzionati a sposarsi. Se non fosse che, a rovinare tutto, è la goffaggine di Derek che dichiara di voler sposare l’amica per un semplice fattore di bellezza. Il malo modo in cui si esprime viene frainteso da Odette che, offesa, lo lascia per far ritorno nel suo regno.
Nel tragitto, però, la sua carrozza viene inaspettatamente attaccata da Rothbart di cui tutti si erano dimenticati. Lo stregone si trasforma in un grosso e feroce animale e ferisce drasticamente Re Guglielmo per poi rapirgli la figlia.
Ad avvertire Derek e il suo popolo è una guardia sfuggita all’agguato. Il giovane si precipita sulla scena dello scontro dove trova solamente più il quasi suocero morente che lo mette in guardia da un “grande animale” che però “non è quello che sembra”.
Inizia così la caccia alla bestia che purtroppo non porta ad alcun risultato. I giorni passano e il regno pare ormai rassegnarsi all’idea: Odette è probabilmente morta.
In realtà, quest’ultima, è tenuta prigioniera sul lago del nemico, Rothbart appunto.
La giovane donna è stata maledetta da un incantesimo: è costretta ad assumere le sembianze di un cigno ogni giorno per trasformarsi in umana ogni notte, con l’arrivo della luna nel cielo.
L’unico modo per infrangere tale sortilegio è quello di essere il soggetto di un giuramento d’amore eterno.
Non sapendo dove si trova e intuendo di essere praticamente spacciata, Odette trascorre le sue giornate tristemente, in compagnia di tre nuovi amici animali, Jean-Bob, Freccia e Puffin.
I tre la convincono a cercare una soluzione e, difatti, tutti assieme, trovano il modo per rimediare una mappa in grado di ricondurla dall’amato.
Contemporaneamente Uberta cerca una sostituta: una principessa da rifilare al figlio per renderlo finalmente a tutti gli effetti Re. Derek non è assolutamente intenzionato a sposare una donna diversa da quella da lui amata e passa i giorni ad allenarsi in prospettiva di dover incontrare il “grande animale” e salvare la sua principessa.
Un giorno, mentre è a caccia nei boschi, Odette, sotto forma di cigno, riesce a raggiungerlo ma qui succede l’imprevedibile: Derek, difatti, interpreta male le frasi di Guglielmo e crede che il cigno sia il grande animale da uccidere. Inizia così una lotta ma Odette, aiutata dai suoi amici, riesce ad attirare il suo innamorato al lago dove si spezza l’incantesimo con il calare del sole. Qui si trasforma e, finalmente, Derek apre gli occhi e capisce ogni cosa. Dopo una veloce spiegazione il principe invita al ballo dell’indomani la sua principessa, rassicurandola e dicendole che, durante la gran festa della sera successiva, avrebbe fatto il giuramento d’amore che l’avrebbe tratta in salvo.
Sfortunatamente i loro intenti vengono scoperti dal nemico che escogita un malefico trucco per mandare tutto a monte: rilega Odette in una torre e trasforma la sua serva in una versione molto simile della principessa. Così facendo il povero principe, ignaro dell’inganno, giura amore eterno ad un’altra donna costringendo così l’Odette originale alla morte.
Tutto sembra perduto fino a quando Derek, scoprendo il misfatto, sfida il perfido stregone che assume immediatamente le sembianze del grande animale. Il principe uccide la bestia, salva la sua amata e la sposa, unendo due regni e vivendo per sempre felici e contenti.
“La voce dell’amore di te mi parlerà. Ti sento qui vicino a me, speranza mi darà. La voce dell’amore nel cielo volerà, io chiudo gli occhi ed ora sono là.
Tu sei la luce dell’alba, gioia e calore mi dai. Tu le miei notti per sempre riempirai. La voce dell’amore ti dice che verrò. Io troverò la strada e poi da te arriverò. Lo sento nel mio cuore che ti ritroverò e insieme a te io solo non sarò. Per tutta la mia vita. Ed oltre questa vita. Soltanto te amore io vorrò.”
L’incantesimo del lago cartone – la magia non manca
COMMENTO: L’incantesimo del lago è un film d’animazione del 1994. Proposto alla Disney ma cestinato, il cartone animato non ha però deluso le aspettative del pubblico che, premiandolo negli ascolti, ha permesso la realizzazione dei quattro sequel.
La storia, che si ispira al noto balletto classico Il lago dei cigni, narra la vita del principe Derek e della principessa Odette.
Partiamo dal principio: due sovrani rimasti ormai vedovi, Re Guglielmo e Regina Uberta, decidono di combinare il matrimonio dei rispettivi figli, con la speranza di poter unire i due regni e trarne quindi giovamento. Per riuscire nel loro intento, tutte le estati obbligano Odette e Derek a trascorrere le vacanze assieme. Matematicamente i due si odiano. Non si sopportano proprio. Trascorrono le giornate a farsi dispetti o ad evitarsi e trovano una sofferenza assoluta questa costrizione da parte dei genitori.
Vedere i due promessi sposi crescere è una scena molto divertente perché vengono sottolineati cliché e stereotipi tipici di tutte le età: come, per esempio, lei ragazzina coi brufoli, bruttina e lui che la denigra per questo e poi, l’anno successivo, lei fighissima ed oca, che civetta con ogni guardia reale, e lui che tenta di nascondere un pizzico di gelosia. Crescono nel corso di una canzone soltanto (Così Non Si Può Giocar) e, alla fine dell’allegro siparietto musicale, li vediamo ormai adulti, maturi e ben formati.
A questo punto, nonostante anni e anni di odio, ai due basta vedersi per innamorarsi.
Un colpo di fulmine particolare che fa scoppiare di gioia tutti i sudditi.
A rovinare tutto non poteva che essere lui, l’uomo, che con la sua goffaggine spiega in malo modo le sue emozioni: dichiara, infatti, di voler sposare Odette unicamente per un fattore estetico. Lei se ne risente e lo pianta in asso, davanti a tutti.
I modi di Derek vengono derisi anche dai suoi intimi che difatti lo prendono in giro e lo bacchettano:
“Lei dice “…conta solo la bellezza?” e voi dite “…che altro c’è?” ?!? Voi dovreste scrivere un libro “Come offendere una donna in quattro sillabe o meno”!”
Mentre Odette, padre e guardie stanno ritornando a casa vengono assaliti dall’antagonista del cartone, l’irriverente Rothbart, stregone malvagio che vuole appropriarsi del regno di Guglielmo. Uccide quest’ultimo e rapisce la figlia, portandola nel lago di fianco al suo castello e trasformandola in un cigno: la maledizione svanisce ogni notte con la luna, la luce di questa, infatti, la rende nuovamente umana. Come ogni cartone che si rispetti, per annullare l’incantesimo occorre un giuramento d’amore eterno.
Un po’ difficile da ottenere dato che Derek non riesce a trovarla.
Da questo punto in poi abbiamo un po’ di comiche, a partire dal fatto che Odette non si esprime minimamente sulla morte del padre. La ragazza, che si è offesa per la superficialità dell’amato, dimostra di non essere da meno, preoccupandosi solo del suo sortilegio e non della sorte spaventosa toccata al genitore. Vabbè. Per fortuna ci sono gli animali suoi amici ad alleggerire il momento di lagna della suddetta: Jean-Bob, il rospo convinto che un bacio lo renderà un principe (il suo personaggio ricorda molto Timon de Il Re Leone), Freccia, la tartaruga pacata ma astuta ed, infine, Puffin, particolare pennuto gentleman. I tre si dilettano in uno scontro sportivo contro la serva del nemico quando, a castello, tentano di rubare una mappa. Molto divertente vederli contendersi la pergamena attraverso più sport quali rugby, baseball, hockey…una scenetta veramente molto ben realizzata e simpatica.
Nel mentre vediamo Derek allenarsi per sconfiggere il “grande animale”, chissene frega se Odette non si trova, giustamente. La madre di lui, ancor meno preoccupata, difatti tenta in tutti i modi di rifilare al figlio un’altra sposa e lì capiamo anche come mai Derek sia di base superficiale: Uberta, per “vendere” meglio le altre principesse, organizza una sfilata di moda. Ed ho detto tutto.
Vabbè, per una serie di casualità ed eventi vari provvidenziali, i due riescono finalmente ad incontrarsi: lui prova ad uccidere lei perché interpreta male le parole di Guglielmo in fase di morte e lei, per nulla toccata da tale cosa, lo porta fino al lago dell’incantesimo dove si trasforma tornando umana e lasciando sbalordito Derek. Qui abbiamo un altro fatto strano: lui non rimane a farle compagnia, ma la invita al ballo e se ne va. Per la serie: “fidanzati pessimi ne abbiamo?”.
A questo fatto se ne susseguono altri con altre canzoni (tra l’altro, chapeau per la colonna sonora): inganni, piani strategici, giuramenti d’amore fatti alla donna sbagliata e via dicendo. Fortunatamente la pellicola si conclude nel migliore dei modi lasciando tutti con due grandi occhioni a cuore da cui scorrono fiumi di lacrime.
“Mi amerai, Derek? Per tutta la vita?”
“No, per molto di più Odette”