Aria di burrasca ad Hollywood, la famiglia Gucci pare non aver gradito, come si mormorava già da tempo, il film House of Gucci diretto da Ridley Scott (L’Albatross – Oltre la tempesta, Le crociate – Kingdom of Heaven, Sopravvissuto – The Martian). Ma cosa è successo? Perché questo terremoto postumo, a film girato e prossimo ad essere trasmesso anche sui grandi schermi internazionali? Cerchiamo di fare chiarezza!
Cominciamo con il dire che House of Gucci arriverà al cinema il prossimo 16 dicembre, e che è certamente uno dei film più attesi di questa stagione cinematografica. Prodotto attesissimo, quindi, con un dibattito sempre acceso rispetto all’opportunità di realizzarlo o meno, che ha accompagnato ogni fase della lavorazione.
Una polemica iniziata da subito, dunque, che ha in qualche modo funestato il film sin dai suoi esordi e, poco prima della sua uscita cinematografica, arriva una lettera aperta degli eredi di Aldo Gucci, che è stato a capo della casa di mode dal 1953 al 1986, e che nel film è interpretato dall’attore Al Pacino (Panico a Needle Park, Quel pomeriggio di un giorno da cani, Ogni maledetta domenica – Any Given Sunday).
La lettera degli eredi della famiglia Gucci
La lettera della famiglia Gucci è stata divulgata nelle ultime ore, con un contenuto tutt’altro che pacifico e disteso, contro il film di cui è protagonista, tra gli altri, anche l’attrice Lady Gaga (Sin City – Una donna per cui uccidere, A Star Is Born, Friends: The Reunion), che interpreta Patrizia Reggiani, accusata di essere stata la mandante dell’uccisione di suo marito Maurizio Gucci, imprenditore e presidente della casa di moda omonima.
Le parole divulgate tramite la lettera sono molto dure, gli eredi di Maurizio Gucci si scagliano contro il film e condannano senza alcuna riserva il film di Ridley Scott, che a loro dire lede la dignità della loro famiglia e, come se non bastasse, lanciano una velata minaccia di adire le vie legali per tutelare la propria rispettabilità.
Siete curiosi di saperne di più? Niente paura, vi accontentiamo, e a seguire potete leggere il testo integrale della lettera scritta dagli eredi della famiglia Gucci:
“La famiglia Gucci, nel ramo discendenti di Aldo Gucci, prende atto dell’uscita del film House of Gucci con sconcerto. Nonostante l’opera affermi di voler raccontare la ‘vera storia’ della famiglia, i timori suscitati dai trailer e dalle interviste rilasciate finora sono confermati: il film veicola una narrazione tutt’altro che accurata. La produzione non si è curata di interpellare gli eredi prima di descrivere Aldo Gucci – presidente dell’azienda per trent’anni – ed i membri della famiglia come teppisti, ignoranti e insensibili al mondo che li circondava. Ciò è estremamente penoso sotto un profilo umano e un insulto all’eredità su cui il marchio è costruito oggi. Ancora più censurabile è la ricostruzione che diviene mistificatoria ai limiti del paradosso quando arriva a suggerire toni indulgenti nei confronti di una donna che, definitivamente condannata per essere stata la mandante dell’omicidio di Maurizio Gucci, viene dipinta non solo nel film, ma anche nelle dichiarazioni dei membri del cast, come una vittima che cercava di sopravvivere in una cultura aziendale maschile e maschilista. Questo non potrebbe essere più lontano dalla verità. Peraltro, nei 70 anni di storia in cui è stata un’impresa familiare, Gucci è stata un’azienda inclusiva. Anzi, proprio negli anni ’80 erano diverse le donne che ricoprivano posizioni di vertice: che fossero membri della famiglia o estranei ad essa, si annoverano la presidente di Gucci America, la Head of Global PR & Communication, e un membro del consiglio di amministrazione della società Gucci America. Quella di Gucci è una famiglia che vive onorando il lavoro dei suoi antenati, la cui memoria non merita di essere importunata per mettere in scena uno spettacolo non veritiero e che non rende giustizia ai suoi protagonisti. I membri della famiglia Gucci si riservano ogni iniziativa a tutela del nome, dell’immagine e della dignità loro e dei loro cari.”
Non c’è molto da commentare, parole durissime quelle degli eredi, sicuramente poco felici che le loro vicende private diventino di pubblico dominio. Al momento, però, nonostante i toni tutt’altro che concilianti della lettera, non è ancora stata annunciata nessuna azione legale nei confronti del film House of Gucci. E dalla produzione come l’hanno presa?
Ridley Scott, la scorsa settimana, intervistato in un programma radiofonico della BBC, aveva già risposto alle critiche di Patrizia Gucci, come riportato da Variety, che lo aveva accusato di “aver rubato l’identità della famiglia per trarne profitto”, rispondendo “non mi faccio coinvolgere in questo. Dovete ricordare che un Gucci è stato ucciso e un altro è andato in prigione per evasione fiscale, quindi non venite a parlarmi di trarne profitto. Quando si fanno queste cose si diventa di pubblico dominio”.
E voi cosa pensate di tutte queste polemiche? Pensate che, alla fine, sia tutta pubblicità gratuita per House of Gucci? Andrete a vedere il film, oppure no? E credete anche voi che sarebbe stato meglio non farlo? Diteci la vostra nei commenti!