La Ira de Dios, film del 2022 in onda su Netflix, ruota attorno al personaggio di Luciana, una giovane ragazza che affronta la morte dei suoi familiari ed è convinta che il colpevole sia un famoso scrittore con cui lavorava.
Luciana lavorava per Kloster (lo scrittore) come dattilografa, scrivendo a macchina il suo lavoro mentre lui glielo dettava. Un giorno, quando lui le fa un’avance sessuale non provocata, lei lo respinge e se ne va in lacrime. Successivamente presenta un’accusa per molestie sessuali contro di lui e questa notizia porta la moglie di Kloster a uccidere la figlia e se stessa a causa dei suoi problemi mentali.
Nei successivi 12 anni, i membri della famiglia di Luciana perdono la vita uno ad uno e lei è convinta che dietro ci sia Kloster come una qualche forma di vendetta. Si rivolge a Esteban Rey, un altro ex scrittore per cui ha lavorato e che ora è giornalista, per condividere la sua storia.
Esteban cerca di scrivere la sua storia e, anche se trova collegamenti sospetti, non riesce a trovare niente di concreto per pubblicare l’articolo. Ha anche un faccia a faccia con Kloster, che a sua volta accusa Esteban di invidia.
Kloster è davvero la mente dietro queste morti o Luciana e la sua famiglia sono incredibilmente sfortunati?
Macarena Achaga è la protagonista principale di questo film anche se qui non fa un lavoro davvero eccezionale. La sua rappresentazione della lenta discesa nella follia e nella paranoia è soddisfacente ma non eleva davvero uno scenario così promettente. Il ritratto di Diego Peretti (che interpreta Kloster) è certamente freddo, ma non è sinistro. La sua interpretazione è un po’ troppo vaga, il che va contro il suo ruolo di antagonista principale. Per curiosità: l’attore argentino ha 59 anni. E’ nato nel 1969.
Juan Minujín (Esteban) è il terzo e ultimo pezzo del puzzle e anche l’anello più debole. C’è nel film ma non aggiunge quasi nulla alla qualità complessiva della pellicola. Non si riesce a capire quale strada voglia prendere.
Cosa mi è piaciuto di La Ira de Dios? La storia generale è intrigante e presenta piccole mancanze. Con un po’ di tempo in più e una migliore regia, avrebbe potuto essere un film migliore. Gli sceneggiatori hanno fatto un lavoro decente con la sceneggiatura, le battute catturano adeguatamente l’aspetto thriller della storia. La sequenza dell’intervista tra Kloster ed Esteban è un punto culminante del film. L’intensità aumenta di qualche tacca ed è qui che il film raggiunge il picco di qualità.
Cosa non mi è piaciuto di La Ira de Dios? Il passaggio dal passato al presente è un po’ casuale e avrebbe potuto essere strutturato meglio. Alcune sequenze sono posizionate male nella timeline causando una disconnessione nella storia.
Leggi la frase successiva solo se hai già visto il film. Parlerò del finale di La Ira de Dios.
Il finale di La Ira de Dios è una grande delusione. Il fatto che Kloster non ottenga la punizione meritata e presumibilmente abbia una relazione con una ragazza dell’età di sua figlia è strano. Tra l’altro il film non ci aiuta a capire com’è nata questa relazione. Si sa solo che la sorella di Luciana ha parlato con Kloster.
Anche se il regista ha deciso di puntare su un finale noir in cui l’antagonista trionfa, la conversazione finale tra Kloster ed Esteban è un po’ troppo ambigua… tante trame secondarie non sono state esplorate.
E tu hai visto La Ira de Dios? Fammi sapere cosa ne pensi del film attraverso i commenti.
La Recensione
La Ira de Dios
La Ira de Dios è un thriller che riesce a catturare l'attenzione per buona parte del tempo. Il finale però è estremamente deludente e lascia l'amaro in bocca per via delle trame secondarie inesplorate. Il cast non sembra molto convincente nell'interpretazione dei rispettivi ruoli.
PRO
- Bella storia thriller
CONTRO
- Finale deludente
- Cast ugualmente deludente
- Troppi buchi nella trama
A me il film è piaciuto, mi piace lo stile asciutto e minimale, qui è la storia che prende il sopravvento. Ho molto apprezzato la libertà che gli sceneggiatori lasciano all’interpretazione sulle ragioni che guidano le azioni dei protagonisti. Il finale shock chiude degnamente il racconto, nient’affatto banale e non certo inspiegabile come insinuato in alcuni commenti. Kloster e la ragazza si conoscevano per motivi di studio come si evince da un dialogo della ragazza stessa con una sua amica. Le modalità non sono mostrate come gran parte degli accadimenti nel film, ma è proprio questa la particolarità del film. Il finale può essere giudicato sgradevole, ma sicuramente ne inspiegabile e neanche banale.
Storia sicuramente intrigante che poteva essere sviluppata molto meglio. Gli attori sembrano costretti a recitare quelle parti, sono poco convincenti e nella trama ci sono passaggi inspiegabili. Certo un sequel ,se ci fosse, andrebbe affidato ad una regia più abile e la psicologia dei personaggi affinata. E il finale? Ambiguo, insoddisfacente e che lascia sinceramente con l’amaro in bocca. Il regista forse l’ha fatto volutamente , in antitesi al “lieto fine” che tutti si aspettavano. Ma troppo improvvisato a mio parere! La superstite potrebbe essersi messa insieme allo scrittore con l’intento di perpetrare una sottile e perfida vendetta? Potrebbe….sicuramente se si dovesse riprendere il filo della trama bisognerebbe dare molte spiegazioni. Il film nel suo genere noir aveva tutte le caratteristiche per diventare un thriller eccezionale. Peccato!
Non vorrei ripetermi ma la base era buona il film si svolge con buona tensione per larga parte ma i salti temporali a volte sconclusionati e il finale indecifrabile, come fanno 2 persone di età così diverse e che non si sono mai viste prima a mettersi insieme, penalizza ciò che di buono si era visto prima
Si erano già conosciute (vedi dialogo su letto con amica), per quanto riguarda la differenza di età non mi sembra che sia una cosa impossibile, relazioni di persone con grandissima differenza di età c’è ne sono tante
Bel film, ma deludente nel finale che non si capisce bene ed è lasciato secondo me, volutamente, all’interpretazione dello spettatore. Le morti, si intuisce, che sono state provocate dallo scrittore senza lasciare prove e così facendo ha portato la ragazza alla pazzia che ha deciso di suicidarsi per far vivere la sorella. Il finale che credevo io invece era che la la ragazza Luciana era pazza e buttava giu’ lei lo scrittore dalla ringhiera, dando prova dell’innocenza di quest’ultimo.
Strano il finale anche se il film a me è piaciuto
Mi è piaciuta L interpretazione di lui L antagonista
Un po’ troppo misterioso e alla fine lascia L amaro in bocca
Mi aspetto un sequel
Il finale invece l ho trovato niente affatto deludente, piuttosto intrigante lasciando lo spettatore nel dubbio.
Gli attori li ho trovati convincenti.
Le perplessità sono:come ha fatto il detenuto ad evadere per uccidere il fratello di Lou?
Cosa c entra il cinese che ha appiccato il fuoco?
Si poteva essere fatto meglio…l’inquietante secondo me è il naso del protagonista…ha parte gli scherzi non si può avere sempre un finale che ci piace, la vita purtroppo non è così.
Film deludente ,troppi lati oscuri ,finale ambiguo che ti lascia di stucco .Film di merda ,ho sprecato due ore preziose.
Questo film è una merda!! Indecente che la bellezza della ragazza posa essere preso come pretesto per una vendetta schifosa di un pervertito del cazzo!!! Che con quelle gambe piuttosto vaccaro che scrittore questo film è immorale e in qualche senso osceno, andrebbe censurato!!
Nessun accenno al fatto che un famoso scrittore lascia la figlia con la moglie psicolabile? Mi aspettavo che il giornalista glielo facesse gli facesse notare che la responsabilità della morte della figlia era solo sua. Finale insopportabile a dir poco.
Effettivamente se la sorella minore era a conoscenza della convinzione dell’ultimo parente rimasto in vita non si capisce come possa avere una storia con chi aveva (non solo) molestato la sorella ma sospettato della morte di tutti i familiari. Non ha molto senso, va al di là della semplice disobbedienza giovanile
Bel film rovinato da un finale penoso.
Nel totale mediocre
Sicuramente non finisce qui.
Prepariamoci al sequel…